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Torino Film Festival, il programma

La 31esima edizione in programma dal 22 al 30 novembre.
di Chiara Renda


martedì 5 novembre 2013 - News

Si è svolta oggi alla Casa del Cinema di Roma la conferenza stampa della 31esima edizione del Torino Film Festival, in programma a Torino dal 22 al 30 novembre, per la prima volta sotto la direzione del regista livornese Paolo Virzì. Un festival quello di Torino inalterato da oltre trent'anni nella sua vocazione di ricerca e scoperta di giovani talenti e nuove tendenze del cinema indipendente, fedele a una natura popolare e allo stesso tempo raffinata, che Virzì - ha dichiarato in conferenza stampa - ha cercato "di non sciupare, ma alla quale ha cercato di apportare alcune novità". Un'edizione ricca come sempre soprattutto di opere prime e seconde dunque, composta da 185 film, di cui 70 lungometraggi, 46 anteprime mondiali e 25 internazionali. Paolo Virzì ha raccontato con tono colloquiale e entusiasta i 14 film del concorso TFF 31, la sezione focalizzata sui nuovi talenti e giovani registi: tra essi figurano tre titoli francesi, come la commedia esistenziale 2 automnes 3 hivers di Sébastien Betbeder, La bataille de Solférino di Justine Triet, ambientata nel giorno delle elezioni francesi, e Vandal, appena uscito in Francia e ambientato nel mondo della banlieu, ma anche opere americane come il noir Blue Ruin di Jeremy Saulnier e il film tratto da un racconto di David Sedaris C.O.G. di Kyle Patrick Alvarez. Da segnalare poi il toccante ritratto familiare franco-canadese La démantèlement di Sébastian Pilote, il messicano Club Sandwich di Fernando Eimbcke, Pelo Malo della regista venezuelana Mariana Rondon, ma anche il documentario sulla marginalità La Plaga dello spagnolo Neus Ballus e il pedinamento zavattiniano di una ragazza karaoke del film tailandese Sao Karaoke. In ultimo Virzì si sofferma con orgoglio sulle uniche due opere italiane in concorso: La mafia uccide solo d'estate di Pif, autore televisivo che debutta al cinema con un film comico e scanzonato sulla mafia, e Il treno va a Mosca, strana opera nata dal ritrovamento da parte dei due registi Federico Ferrone e Michele Manzolini di filmati amatoriali in 8 mm realizzati da un barbiere comunista che in questo film ripercorre in maniera struggente un suo viaggio a Mosca, raccontando il sogno del comunismo italiano.
Annunciati poi i giurati di questa 31esima edizione: il Presidente Guillermo Arriaga, che ha rivoluzionato la scrittura cinematografica contemporanea, il romanziere Stephen Amidon (con un passato da critico cinematografico), Francesca Marciano, sceneggiatrice e scrittrice, l'icona del cinema cubano Jorge Perugorrìa, e la regista Aida Begic (Buon anno, Sarajevo).
Svelati i nomi dei giurati, è stata poi la volta della presentazione di Emanuela Martini, vice direttore del festival, della sezione fuori concorso Festa mobile, che - come già svelato - aprirà il festival con la commedia "senile" sull'amicizia Last Vegas, con Michael Douglas, Robert DeNiro, Morgan Freeman e Kevin Kline, e lo chiuderà con Grand Piano di Eugenio Mira, con Elijah Wood e John Cusack. Tra i titoli di punta della sezione il ritorno di due registi canadesi cari al festival come Don McKellar con The Grand Seduction e Bruce McDonald con The Husband, ma anche Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen, Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch (entrambi all'ultimo Festival di Cannes), il film postumo con James Gandolfini Enough Said di Nicole Holofcener, Prince Avalanche di David Gordon Green, il noir indiano Ugly, il coming of age The Way, Way Back, esordio alla regia dei due sceneggiatori di Paradiso amaro di Alexander Payne, Frances Ha di Noah Baumbach, e tra gli italiani l'anteprima del nuovo film di Carlo Mazzacurati La sedia della felicità. Inoltre il festival proporrà il primo restauro digitale di Otto e mezzo di Fellini, regista a cui sarà dedicata una retrospettiva, e assegnerà il premio Maria Adriana Prolo alla carriera 2013 a Piera degli Esposti, occasione in cui verrà presentato in anteprima nazionale il documentario scritto e diretto da Peter Marcias Tutte le storie di Piera.
Oltre alla sezione più cinefila e sperimentale "Onde", presentata da Massimo Causo, che si concentrerà sul cinema di Yu Lik-wai, grande direttore della fotografia e regista, e su un focus sul cinema portoghese, la sezione "TFFdoc", curata da Davide Oberto, mostrerà in programma diversi titoli italiani; mentre la sezione Piccolo grande schermo proporrà le serie televisive Top of the Lake di Jane Campion e House of Cards di David Fincher. Novità di quest'anno è la sezione per film "bizzarri" Afterhours e inoltre, grazie alla partnership con MYmovies.it, sarà possibile seguire il festival in diretta grazie ai film trasmessi in streaming su MYMOVIESLIVE!.

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