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BIFF 2012: la politica si insinua tra le pieghe del festival

Presentato in anteprima mondiale Il comandante e la cicogna.
di Emanuele Sacchi

In foto Wakamatsu Koji, premiato come regista asiatico dell'anno.
Kôji Wakamatsu Altri nomi: (Kôji Wakamatsu ) 1 aprile 1936, Wakuya-machi (Giappone) - 17 Ottobre 2012, Tokyo (Giappone).

domenica 7 ottobre 2012 - News

L'eco della crisi sino-giapponese è arrivato fino a Busan, in una mescolanza tra politica e cinema che stupisce per le proporzioni. Yim Ho arriva a ritirare il film Floating City dal Tokyo Film Fest, dando fuoco alle polveri e creando il precedente di un boicottaggio che potrebbe mettere in discussione la sempre più diffusa tendenza alle produzioni di tipo panasiatico. Jackie Chan e Li Bingbing, per fare due nomi di superstar cinesi dal profilo ormai internazionale, hanno rilasciato dichiarazioni che non lasciano spazio ad ambiguità sulla loro posizione nei confronti della crisi, dichiarando apertamente di non partecipare ad anteprime in Giappone o produzione che vedano il paese del Sol Levante tra i finanziatori. Clima da guerra fredda, proprio come il film di apertura hongkonghese Cold War, accolto da pareri contrastanti. E chissà che ne pensa Wakamatsu Koji, premiato come regista asiatico dell'anno, con il suo passato turbolento alle spalle di militanza politica nell'estrema sinistra (nella famigerata Armata Rossa, di cui denunciò eccessi ed atrocità in United Red Army).
Tutto questo proprio nell'anno che doveva rappresentare la massima distensione, tanto da vedere sorprendentemente in programma un film nordcoreano: una commedia romantica, del tutto apolitica, Comrade Kim Goes Flying nasce proprio all'insegna dell'abbattimento dei dissapori tra Seoul e Pyongyang. Il Ministro dell'Unificazione ha dato il suo benestare e il film farà regolarmente parte del BIFF.
Ancora impatti sul sociale con National Security di Chung Ji-young. Dopo il drammatico Unbowed il regista torna a toccare un nervo scoperto della società sudcoreana, le torture efferate subite dagli oppositori politici al regime di Park Chung-hee, dittatore degli anni '80, già protagonista (in negativo) di The President's Last Bang di Im Sang-soo.
Considerato che la figlia di Park è a capo del partito di destra sudcoreano e che a breve ci saranno le elezioni presidenziali, il clima è teso; per tutta risposta Chung Ji-young ha dichiarato di sperare di far uscire il film proprio durante le elezioni, per aprire gli occhi degli elettori prima di un passo così decisivo per le sorti della nazione.
Passando a un altro eterno fronte caldo di crisi internazionale, quello del Medio Oriente, Bahman Ghobadi, regista iraniano di etnia curda, ha annunciato in una conferenza stampa condotta insieme a Martin Scorsese che il prossimo film, 60 Seconds of Us, riguarderà proprio il conflitto tra curdi e iraniani e sarà scritto a quattro mani dai due registi. Intanto Ghobadi presenta al BIFF Rhino Season tra le anteprime di gala, storia del poeta curdo Sadegh Kamangar e del suo arresto per ragioni pretestuose in Iran. Nel cast, nella parte della moglie del poeta, la nostra Monica Bellucci.
Sul fronte degli italiani da segnalare Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini, presentato ieri in anteprima mondiale al festival, film che uscirà in Italia giovedì 18 ottobre.

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