Il cinema di qualità e lo sguardo rivolto ai grandi autori. Il Torino Film Festival rappresenta anche quest'anno una vetrina dedicata alla settima arte che offre agli spettatori, non solo una varietà di proposte culturali, ma anche un momento di riflessione sull'importanza sociale del cinema. La 29a edizione prende dalle opere del passato la filmografia del regista americano Robert Altman e la ripropone integralmente, dai primi lavori degli anni Cinquanta all'ultimo capolavoro Radio America diretto nel 2006. Del presente accoglie la maestria dei grandi autori contemporanei, Aki Kaurismäki su tutti, il quale riceverà il Gran Premio 2011 (nella serata d'apertura di stasera, moderata dalle madrine Laura Morante e Penelope Cruz), e di Werner Herzog e Martin Scorsese, presenti alla rassegna con due documentari, il primo, Into the Abyss, una riflessione sull'uso della pena di morte negli Stati Uniti e l'altro, George Harrison: Living in the Material World, un ritratto introspettivo sul componente più riservato dei Beatles. Dalla Francia giungeranno i lavori del regista Eugène Green, mentre l'Oriente si imporrà grazie alla retrospettiva dedicata al regista giapponese Sion Sono.

Il film d'apertura di stasera sarà L'arte di vincere di Bennett Miller, con Brad Pitt nei panni del protagonista. La chiusura invece, oltre alla premiazione, sarà il momento in cui verranno presentati due film, Albert Nobbs di Rodrigo García e Twixt di Francis Ford Coppola. Tra oggi, 25 novembre, e il 3 dicembre, si attende inoltre il ritorno di Alexander Payne, divenuto famoso anche all'estero grazie al successo di Sideways, e ora a Torino con la commedia The Descendants, interpretata da George Clooney. A fargli compagnia, più di 200 film, lungometraggi internazionali e documentari italiani, grandi successi annunciati, tra i quali spicca Midnight in Paris di Woody Allen, presto anche nelle sale cinematografiche italiane, e produzioni indipendenti tutte da scoprire. Antonio Albanese, Fabio Volo, Sergio Rubini, Michele Placido, Gigi Proietti e Kim Rossi Stuart saranno tra gli ospiti più attesi. L'Italia e il suo cinema saranno al centro dell'attenzione ma lo sguardo sarà rivolto ancora una volta al futuro e a ciò che c'è al di là del confine nazionale. Per creare un momento di incontro e scambio culturale, come il Torino Film Festival, ora diretto da Gianni Amelio, ha da sempre dimostrato di essere.