Cominciata ieri con una ricca rassegna di lavori provenienti dalla Corsica, Insulae continua il 27 ottobre il suo excursus mettendo in luce le caratteristiche della sorella Sardegna, altra fucina di talenti nel campo della settima arte. Il cinema Odeon di Firenze ospita un festival che, come ha ben sottolineato Sveva Fedeli, "racconta di quei territori che, dalla loro emersione ad oggi, hanno conservato, nel liquido/mare del grembo/terra, tradizione ed espressioni linguistiche e culturali proprie. Donne e uomini di queste isole, spesso costretti ad emigrare, contaminati da altre culture dominanti ci porgono il vivace fermento artistico contemporaneo". La rassegna, curata da Tomasella Calvisi e Alessandro Michelucci, in collaborazione con l'IRCA e ACSIT, rappresenta così un interessante focus su un cinema nascosto che trova uno spazio per far sentire la sua voce.

Oggi e domani invece, la 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze presenta l'evento speciale Intercity Festival Helsinki che guarda al cinema del silenzio di Aki Kaurismäki.
"Dal profondo Nord arrivano strane figure. Rarefatte e malconce. Stralci di malinconia e assenze giustificate. L'umore è nero, bagnato dal sole di mezzanotte e rubacchia qua e là, fra una birra e l'altra, scorci remoti di speranze. Ma la solitudine avanza. L'espropriazione del carattere diventa una carrellata d'ombre e la notte è notte. Fonda, plumbea, austera. Il cinema di Aki Kaurismaki che nasce finnico nel 1957 non è certo solo e soltanto questo". Queste le parole del critico Gabriele Rizza, curatore delle due giornate di cinema che così dà il via alla rassegna che prevede la proiezione di vecchi e più recenti lavori del regista, da L'uomo senza passato ad Amleto si mette in affari, da Le luci della sera a Vita da bohème.