Parte oggi la 55. edizione del BFI London Film Festival, la manifestazione cinematografica organizzata dal British Film Festival che propone fino al 27 ottobre incontri con registi, tavole rotonde sulla settima arte, premiere mondiali, cortometraggi e film d'animazione che provengono da tutto il mondo. Il film che apre la rassegna sarà 360 di Fernando Meirelles (The Constant Gardener, Blindness), un'opera ispirata al dramma teatrale "Reigen" di Arthur Schnitzler, sul tema delle diverse morali sessuali all'interno di classi sociali in competizione. Il cast prevede la presenza eccezionale di Anthony Hopkins, Jude Law e Rachel Weisz, ed è uno dei melodrammi più attesi della kermesse. Un altro appuntamento imperdibile della rassegna sarà la consegna del premio BFI Fellowship al regista David Cronenberg e all'attore Ralph Fiennes, onorati di un prestigioso riconoscimento che celebra le loro straordinarie carriere. A concludere la rassegna di film invece ci sarà invece The Deep Blue Sea di Terence Davies, un dramma romantico basato sul testo teatrale omonimo di Terrance Rattigan.

La giuria, composta da John Madden e Asif Kapadia, dall'attrice Gillian Anderson, dalla produttrice Tracey Seaward, dallo scrittore Andrei O'Hagan e dall'artista Sam Taylor Wood, valuterà la qualità dei film in concorso, tra i quali spiccano Faust e Shame (presentati a settembre al Lido), The Artist e Il ragazzo con la bicicletta (reduci dall'ultimo Festival di Cannes), The Deep Blue Sea, 360, We Need to Talk About Kevin, The Descendants e Trishna. In più ci sarà una massiccia presenza di italiani: in Cinema Europa saranno presenti Corpo celeste di Alice Rohrwacher, Il Gioiellino di Andrea Molaioli, Io sono Li di Andrea Segre, Sette Opere di Misericordia di Gianluca e Massimiliano De Serio e Terraferma di Emanuele Crialese. Al dramma Quando la notte di Cristina Comencini e a This Must be the Place di Paolo Sorrentino spetta invece un posto nella sezione Film on the Square, mentre l'ospite d'onore protagonista di Gala & Special Screenings sarà Nanni Moretti con il suo Habemus Papam.