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Cannes, Italia fuori da Semaine e Quinzaine, ma al mercato vola

Consegnati i primi premi in attesa del gran finale.
di Ilaria Ravarino

Sean Penn (63 anni) 17 agosto 1960, Santa Monica (California - USA) - Leone. Interpreta Cheyenne nel film di Paolo Sorrentino This Must Be the Place.

sabato 21 maggio 2011 - News

Moretti venduto in 36 paesi, Sorrentino schizzato nel borsino del mercato, interesse dal Sud America, dalla Spagna, dalla Germania e dal Giappone. Il mercato di Cannes si è chiuso e per l'Italia, che ieri ha festeggiato sulla spiaggia del Cheri Cheri l'ottimo risultato di This must be the place di Sorrentino, è stato un successo. «La crisi è passata», dicono entusiasti i buyers francesi: e il festival, anche nel ritrovato sfarzo dei party, conferma la tendenza. Nel giorno dominato dalla rockstar triste di Sorrentino, Sean Penn arrivato in passerella con il frontman dei Talking Heads David Byrne e la figlia di Bono Eve Hewson (ma non con la compagna Scarlett Johansson), l'Amfar raccoglie oltre 10 milioni di dollari per beneficenza: 500.000 li paga il fortunato che si aggiudica la possibilità di giocare una partita a tennis con il Principe Alberto di Monaco, altrettanti se ne vanno per una nuotata con l'olimpica Charlene Wittstock, 400.000 per una litografia di Andy Warhol e 300.000 per una foto di Mick Jagger. Di spalle.
In anticipo sul Palmares del concorso, previsto per domenica, la Settimana Internazionale della Critica e la Quinzaine hanno assegnato venerdì i loro premi. Per la Settimana vincono Take Shelter dell'americano Jeff Nichols e Las Acacias di Pablo Giorgelli, con una menzione speciale al controverso australiano Snowtown sulla pedofilia. Per la Quinzaine Label Europa Cinemas premia, sui 17 europei in concorso, Atmen di Karl Markovics («Esordio potente su un ragazzo che lascia la prigione per imparare a vivere»), mentre la Siae francese e gli esercenti consegnano il premio a Bouli Lanners con Les Géants, «Superba galleria di personaggi per un film che parla del male senza moralismi», riconoscimento accompagnato da un entusiasmo da stadio in sala. Delusione per la Rohrwacher, rimasta a mani vuote e bastonata dagli ambienti cattolici («Film mesto, ma abbiamo sopportato di peggio»), ancora in lizza fino a domenica per la Camera d'or per l'opera prima. Oggi gli ultimi scampoli del concorso con C'era una volta in Anatolia di Nuri Bilge Ceylan, due ore e 37 minuti per raccontare un omicidio che turba l'apparente quiete di un villaggio, e La source des femmes di Radu Mihaileanu, storia semi-vera dello sciopero del sesso attuato dalle donne di un villaggio del Mahgreb. Chiude oggi i battenti anche Un Certain Regard, con Elena di Andrey Zvyagintsev, regista siberiano leone d'oro a Venezia con Il ritorno e già premiato a Cannes con The Banishment. Stasera cena ufficiale di chiusura del Festival allo spazio Agorà in riva al mare e domani, alle 19:15, la cerimonia del Palmares seguita alle 20:45 dalla conferenza stampa dei premiati.

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