Thor, Source Code e le altre uscite del weekend.
di Nicoletta Dose
C'era una volta un eroe coraggioso e vincente. Dotato di poteri straordinari, si dava un bel da fare per conquistare terre e ricchezza ma, mai contento della sua fama e dell'abbondanza dei suoi averi, l'avidità prese il sopravvento. Punito da un padre severo, venne mandato sulla terra, dove avrebbe dovuto dimostrare di sapersela cavare senza l'uso dei suoi poteri sovraumani e comprendere l'importanza di un'esistenza rispettosa, portata avanti in nome dell'amore. La morale è una sola: gli sbagli sono necessari per riuscire a vivere dignitosamente. E Thor, nato dalla penna creativa della Marvel, e ora sul grande schermo grazie alla sapiente regia di Kenneth Branagh, è giunto a noi per darci questo buon insegnamento, ripercorrendo, in modo spettacolare, le tappe del Cristo cattolico. In sala già da mercoledì, il film di Branagh si destreggia tra epica e tragedia e, con un cast straordinario, che prevede il contributo del premio Oscar Natalie Portman, del veterano Anthony Hopkins e del novello Chris Hemsworth, porta in scena una storia potente che non dimentica però la forza dirompente dell'ironia. Infatti, se da un lato la forza fisica di Thor richiama al cinema soprattutto spettatori maschili, dall'altro il suo umorismo smorza i toni e si apre a una dimensione umana inaspettata.
Rivedere il passato per scoprire il futuro
Jake Gyllenhaal prevede il passato. L'affermazione non è poi così bizzarra, visto che in Source Code interpreta un capitano che si sveglia nel corpo di uno sconosciuto per riuscire a identificare il responsabile dell'esplosione di un treno di pendolari di Chicago. Sarà una missione unica che gli permetterà di assumere l'identità di un altro essere umano negli ultimi otto minuti della sua vita e di intuire i sintomi della ferocia violenta che ha innescato il tragico incidente. Dopo il successo di Moon, molto apprezzato dalla critica e anche dal pubblico che ha cercato di scovarlo in sala, malgrado una distribuzione molto parca ma grazie ad un passaparola potente, il regista Duncan Jones si confronta con una storia originale che ha le doti di un thriller di ottima fattura. Suspense, attesa e tensione sono gli ingredienti di un film che cerca di andare oltre il banale per dire qualcosa di interessante su quanto il caso influisca la nostra vita quotidiana. Impotenti di fronte agli eventi, tragici o felici che siano, tutti si confrontano ogni giorno con un'impressione di volontà divina che decide al posto degli uomini. Ma sarà proprio così?
Il cinema d'autore in Italia
Nel weekend in arrivo il cinema italiano occupa più sale del solito. I baci mai dati di Roberta Torre e Malavoglia di Pasquale Scimeca, entrambi ambientati in Sicilia, raccontano quella parte di Italia un po' credulona e caciarona ma drammaticamente vera. Da un lato c'è una ragazza con un dono, quello di parlare con la Madonna, dall'altro c'è una comunità di pescatori colpita dalla tragedia della morte di un proprio caro e mai più ripresa. Quest'ultimo intreccio, tratto dall'omonimo libro di Giovanni Verga, ci fa vedere come di fronte alla sciagura l'uomo si trovi isolato e possa contare solo sull'importanza dell'affetto dei cari. E anche sull'energia dei giovani, gli unici addetti alla riconquista di vecchi valori salvifici. Un altro gioiello presente in sala è Notizie degli scavi di Emidio Greco, con Ambra Angiolini e Giuseppe Battiston. La trama di due solitudini che si incontrano, un professore e un'ex prostituta, coinvolge la Storia, i resti di una civiltà che non esiste più. La forza dei sentimenti raggiunge l'estetica della Villa di Adriano, a Tivoli, al servizio di un'idea di cinema che induce alla riflessione.
Gli emarginati dei sentimenti
Se da adolescente non hai i genitori ma un solo amico fidato che si prende cura di te vuol dire che la buona stella non illumina più il tuo percorso. La vita non ha regalato molte soddisfazioni a Ludovico, il giovane protagonista di Diciottanni – Il mondo ai miei piedi di Elisabetta Rocchetti, e così ha trovato una via di fuga nella prestazione sessuale a donne molto più mature. Quando l'amore vero si inserisce nella sua vita quotidiana, le cose cambiano radicalmente e anche Ludovico comincia a prendere in mano la sua squallida esistenza per tentare di dare un senso ai desideri più nascosti. Molto più drammatica è la situazione in cui si trova a vivere lo sbandato protagonista de Il sesso aggiunto diretto da Francesco Antonio Castaldo e musicato dal premio Oscar Nicola Piovani. Alan è un tossicodipendente che non vuole smettere di 'farsi', e al contempo spera ardentemente di trovare un segno della presenza di un amore ormai dimenticato. Appartamenti trascurati, siringhe e giornate ondivaghe fanno da sfondo a una storia per pochi che racconta una vicenda di emarginazione esistenziale.
Tutti dicono I love you
Di anime che si incontrano per innamorarsi ce ne sono tante, ogni giorno. Però è diverso quando queste due hanno un passato burrascoso fatto di dispiaceri continui perché sono persone che hanno perso la capacità di fidarsi degli altri. Nel delicato racconto di Angèle e Tony di Alix Delaporte, una ragazza con un figlio fa di tutto per far innamorare un operaio del porto, e forse alla fine anche lui riuscirà a ricambiare il suo affetto, scoprendosi ancora capace di provare un sentimento. In terra francese c'è tanto amore quindi. Ma anche tanta passione per l'arte della musica. In Noi, insieme, adesso – Bus Palladium di Christopher Thompson un gruppo di giovani musicisti sogna il successo sul palcoscenico e, tra una ragazza e l'altra, anche l'incontro con l'amore. In questo fine settimana cinematografico tutti dicono "I love you".