Recensione ***
Poco dopo aver firmato la sceneggiatura del film La canzone più triste del mondo, nel lontano 2003, lo scrittore giapponese (naturalizzato inglese) Kazuo Ishiguro si mette a lavoro su un nuovo romanzo dopo il suo ultimo libro "Quando eravamo orfani" (ed. Einaudi, 2002): nasce così "Non lasciarmi" (ed. Einaudi, 2007). Nell'Inghilterra di un futuro non precisato, la riflessiva Kath, l'esuberante Ruth e il poco tranquillo Tommy, tre studenti del collegio di Hailsham, vivono le loro giornate fra studio, sport e attività ricreative. Potrebbe dirsi un normale collegio immerso nella campagna britannica se non fosse che la vita di questi tre ragazzi, così come tutte le vite dei loro coetanei all'interno di quell'istituto scolastico, è programmata pedissequamente dai loro tutori e da una misteriosa autorità superiore chiamata Madame che pare abbia il compito di dividerli fra "assistenti" e "donatori". Nascerà una tormentata storia d'amore - prima fra Tommy e Ruth e poi fra Tommy e Kath - come è tormentata la loro esistenza, invasa continuamente dal terrore di avere poco tempo per se stessi prima di diventare a tutti gli effetti semplici contenitori di organi che dovranno salvare le vite di persone affette dalle patologie più disparate. Perché questi ragazzi non sono ragazzi normali: sono cloni. A narrare tutto questo la malinconica Kath, che affronta con bellezza, eleganza e mistero il peso di dover essere l'unica voce testimone di quanto è accaduto ai suoi compagni di viaggio. Alla ricerca di una forma di scrittura più intimista, legata al genere sentimentale, Ishiguro ha assoldato tutto il suo spirito british, trasformando un genere notoriamente vuoto e gelido come quello fantascientifico in una materia fragile, fievole e labile.

In sintesi
Kath, Ruth e Tommy sono tre ragazzi in apparenza molto ordinari e del tutto simili ai loro coetanei, cresciuti nel collegio inglese di Hailsham. Non avendo genitori, così come tutti gli altri studenti, sono educati dai loro tutori in maniera severissima e ben consci che, raggiunta una certa età, alcuni di loro diventeranno donatori di organi, mentre altri li assisteranno in ogni ricovero e nella morte. Perché quello che il collegio inglese di Hailsham tacitamente fa è formare cloni umani.

L'autore
Kazuo Ishiguro nasce a Nagasaki l'8 novembre 1954. A sei anni, si trasferisce temporaneamente in Gran Bretagna, anche se poi rimarrà lì per tutta la vita. Dopo essersi laureato in Letteratura e Filosofia nel 1978, si sposa e comincia a scrivere a romanzi. Il suo debutto nel mondo della letteratura è segnato nel 1982 da "Un pallido orizzonte di colline" (ed. Einaudi, 2009), cui segue "Un artista del mondo effimero" (ed. Einaudi, 2004). Il suo capolavoro è "Quel che resta del giorno" (ed. Einaudi 2011) che verrà trasposto sul grande schermo dal Maestro del cinema inglese James Ivory (con il quale Ishiguro collaborerà firmando la sceneggiatura della pellicola La contessa bianca, 2005). Suoi anche: "Gli inconsolabili" (ed. Einaudi, 1995); "Quando eravamo orfani" (ed. Einaudi, 2002) e "Non lasciarmi" (ed. Einaudi, 2007).

Acquista il libro