Peppe fa il suo ingresso esibendo un generoso sorriso. Capelli neri cortissimi, viso "illuminato" da un imprecisato ed eccessivo numero di lampade, si fa fotografare. "Che taglia porti? Sai per i costumi, eventualmente", gli chiedono. Lui, paffutello, paventa un leggero imbarazzo alla domanda, ma poi afferma ridendo: "Ehhh che potrò essere na' 48, na' 50". Poi, sistemandosi la felpa: "Avisse perdere nu' poco e' peso. Song' nu poco chiatto". E giù qualche risata.

Centinaia di aspiranti comparse per il nuovo film di Garrone
Napoli, location il Lanificio 25, ex insediamento produttivo, in pieno centro storico partenopeo, adesso spazio culturale ed artistico polivalente. Alle dieci del mattino, fuori le sue porte, ci sono una quarantina di persone. Dopo mezzora sono già duecento. Sono tutti lì, come il giovane Peppe, per un motivo particolare: i casting per comparse e figuranti speciali per il nuovo film di Matteo Garrone. Arrivano da tutti i quartieri della città, Scampia, Ponticelli, la Sanità, ma anche dall'hinterland partenopeo. Si sa ancora poco del film, ma Garrone è sinonimo di Gomorra. Tra i ragazzi, le signore, i pensionati, gli studenti che affollano i casting, alcuni avevano già preso parte al film premiato al Festival di Cannes nel 2008. E la voglia di esserci è palpabile e la curiosità è tanta.

Sul film massimo riserbo
"Ma parlerà di Fabrizio Corona?" chiede un signore ad una delle assistenti alla regia. Lei sorride, smentendo e continuando a compilare moduli e a scattare fotografie delle aspiranti comparse. Sul film, infatti, si mantiene il riserbo. Il titolo provvisorio è Big House. Sopralluoghi e casting, anche per gli attori, sono ancora in corso. I protagonisti non sono stati ancora scelti. Si comincerà a girare verso maggio, forse giugno. I luoghi? Napoli e la zona vesuviana che comprende cittadine come San Giorgio a Cremano, Portici, Torre del Greco. Nei giorni dei provini per gli attori del film, pare sia arrivato anche Franco Ricciardi, nome che non dirà nulla oltre i confini regionali, ma che, invece, dice molto ai campani. Ricciardi infatti è un cantante neomelodico, appartenente al filone degli storici cantori della canzone napoletana anni novanta e, ormai, duemila. Si è presentato al casting, tra le espressioni di stupore degli stessi partecipanti, come riporta il blog napoletano Café do Friariell. Ma pare sia stato chiamato dallo stesso Garrone.

Tra killer, professionisti e gruppi parrocchiali
Intanto continuano i casting per le comparse. Se ne cercano tantissime. E l'occhio è puntato soprattutto su bei volti di veraci napoletani e napoletane. Tra le fila di chi aspetta il proprio turno, non ne mancano. Studenti universitari o lavoratori precari, pensionati ottantenni, mariti e mogli, disoccupati e una miriade di attori amatoriali. Qualcuno recita nel teatrino del quartiere, un altro ha partecipato al serial La nuova squadra, un altro ancora era uno spietato killer nel discusso Un camorrista perbene. "Ragazzi, voi fate parte di qualche gruppo di catechesi?" chiedono le addette al casting. "Si, facciamo parte di una parrocchia. Si organizzano pellegrinaggi". Scatta l'intesa tra le assistenti alla produzione. Il requisito in questione sembra essere di fondamentale importanza per la scelta delle comparse.
A metà mattinata, con il cortile del Lanificio stracolmo di gente, spunta un "capogruppo": "Ho con me quaranta persone, forse anche settanta" dice. Gli organizzatori sgranano gli occhi. Per la giornata è più che sufficiente il numero di persone che spingono fuori la porta. Forse è meglio rimandare con il gruppo. Ma la febbre per il cinema sembra essere incontenibile: "Se volete, ve ne posso portare anche centocinquanta di persone, di tutte le età, uomini e donne" afferma con sicurezza il "capogruppo".
Un signore elegantemente vestito si fa scattare la rituale foto e risponde alle solite domande: "Lei ha già esperienza nel campo? Ha già fatto qualche comparsata?". Lui, tra il timido e l'orgoglioso risponde di si. "In realtà faccio teatro. Sono professionista da venticinque anni. Faccio questo nella vita. Ma, sapete, in questo momento c'è crisi".