George l'Europeo
Da titoli di origine letteraria come The American e La solitudine dei numeri primi all'ultimo, travolgente, lavoro di Werner Herzog, passando per gli horror Resident Evil – After Life e 4bia, la stagione cinematografica 2010/2011 entra nel vivo, con film di grande richiamo, ma anche piccole perle rare, come la pellicola tailandese del 2008. Finalmente arriva nelle sale The American, thriller "all'europea" con un intenso George Clooney, che torna nei panni di un agente segreto, dopo la deludente spy-comedy L'uomo che fissa le capre e il coeniano Burn After Reading – A prova di spia. Attesissimo anche grazie al grande interesse che continua a suscitare la coppia Clooney-Canalis, il film rappresenta una rilettura in stile western del romanzo di Martin Booth "A Very Private Gentleman". Con un cast che comprende anche la nostra Violante Placido e un cineasta come Anton Corbijn, ex fotografo e regista di videoclip per band come U2 e Depenche Mode, The American promette di bissare il successo già ottenuto sugli schermi americani.

La solitudine secondo Saverio Costanzo
"I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari." Per chi conosce a memoria questa e altre frasi del libro di Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, l'omonimo film di Saverio Costanzo sarà l'occasione per verificare come un autore cinematografico può trasporre sul grande schermo un testo molto amato come questo. Valore aggiunto della pellicola è il cast, con protagonista una delle attrici più sensibili del panorama nostrano come Alba Rohrwacher, affiancata da un interprete emergente come Luca Marinelli e dei "big" del calibro di Isabella Rossellini e Filippo Timi, impegnato in un inquietante cameo.

Confessioni di una mente pericolosa
Un anno dopo la sua presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, arriva nelle nostre sale anche My Son My Son What Have Ye Done di Werner Herzog, un concentrato delle ossessioni del regista di Aguirre, furore di Dio. Ispirato alla vera storia di un attore di S. Diego che, interpretando l'Oreste di Sofocle, confuse realtà e finzione, il film è un viaggio nel labirinto della mente del giovane Brad Mc Cullum, che ha ucciso la propria madre, tagliandole la testa con una spada. Nata dallo strano connubio fra il regista Herzog e il produttore David Lynch, la pellicola dimostra quanto siano labili i confini fra normalità e follia, in quello che il cineasta tedesco ha definito "un film dell'orrore senza sangue". Nel ruolo del protagonista c'è Mike Shannon, specializzato in parti di malato di mente, come il personaggio da lui interpretato in Revolutionary Road.

Il virus T colpisce ancora!
Molto atteso anche il ritorno sul grande schermo dell'agente Alice di Resident Evil – After Life, che esce contemporaneamente sia in America che nel nostro paese. Attualmente impegnato sul set de Tre moschettieri in 3D insieme alla moglie Milla Jovovich, Paul W.S. Anderson torna a dirigere un film della tetralogia tratta dall'omonimo videogioco, dopo che si erano alternati alla regia degli altri due capitoli Alexandre Witt e Russell Mulcahy. Nelle consuete atmosfere apocalittiche si muove l'adrenalinica Milla Jovovich, ancora una volta alle prese con il virus letale creato dall'Umbrella Corporation. Unendo effetti speciali tradizionali al 3D, Resident Evil – After Life promette di ridefinire l'estetica dei film d'azione contemporanei.