Tutto ciò che si lega all'idea di "cibo"
Una selezione di trailer cinematografici dall'immediato dopoguerra ad oggi per scoprire come il nostro cinema ha rappresentato tutto ciò che si lega all'idea di "cibo" sarà presentata a Berlino nei giorni della Berlinale. "Trailers FilmFest in the world" è l'evento organizzato dall'Associazione Seven in collaborazione con Buonitalia – società voluta dal Ministero per le Politiche Agricole, alimentari e forestali per valorizzare e far conoscere l'agroalimentare made in Italy - allo scopo di promuovere, in occasione delle più importanti manifestazioni cinematografiche europee, il binomio cinema e cibo italiani.
Nella sintetica carrellata che, attraverso i trailer, ripercorre gli ultimi sessant'anni di cinema italiano, il cibo può essere un cibo assente ma sognato, come in Nuovomondo, un cibo conquistato come in Un americano a Roma, e, ancora, il cibo sensuale, ma anche avvelenato, di Brutti, sporchi e cattivi, il cibo patologico di Bianca, il cibo consumato nel Casotto, fino al cibo ritrovato di Pane e tulipani, La finestra di fronte, Pranzo di ferragosto e tanti altri.
L'evento si svolgerà negli spazi dello European Film Market nei giorni dal 16 al 18 febbraio. In collaborazione con Cinecittà Luce, Seven proporrà la selezione storica di trailer "Un assaggio di autentiche emozioni", ma anche un omaggio a Federico Fellini e a Pupi Avati con raccolte monografiche di trailer. Ma Trailers FilmFest in the World non sarà solo cinema: proprio a partire dai trailer, dalle atmosfere dei film "assaggiati", saranno organizzate degustazioni di prodotti italiani "doc". Pani, olii, vini, gli aperitivi del Bar Margherita di Pupi Avati, ma anche i piatti preferiti dal nostro Federico Fellini in una cena di gala ispirata proprio alla raccolta di ricette curata dalla sorella Maddalena. Ma "Un assaggio di autentiche emozioni", sottolineano i selezionatori di "Trailers FilmFest in the World", non è solo un viaggio alla scoperta di come i maestri del nostro cinema hanno rappresentato tutto ciò che si lega al cibo. La selezione, infatti, permette di vedere, uno accostato all'altro, trailer cinematografici di momenti storici diversi e di cogliere, così, i cambiamenti nelle abitudini comunicative dal dopoguerra ad oggi. Da trailer "candidamente esplicativi", come quelli degli anni Quaranta e Cinquanta, si passa così a trailer che sono vere e proprie "opere di videoarte" verso la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta. Un piccolo capolavoro, il trailer di Porcile di Pier Paolo Pasolini, ritrovato dal trailer-maker che lo realizzò nel 1969, Miro Grisanti è presentato qui nella sua forma originaria. Osservare i trailer uno dopo l'altro, dicono i selezionatori, permette di cogliere un cambiamento che non è solo un cambiamento di linguaggio cinematografico. È la percezione di come il nostro mondo sia cambiato negli ultimi anni. Dalla voglia di sperimentazione e di ricerca di nuove strade e nuovi significati degli anni di Porcile, alla ricerca di un linguaggio accomodante e rassicurante nei trailer di oggi. Un cambiamento che non riguarda solo il cinema, ma tutta la società italiana.
Fra i partner dell'iniziativa: Fondazione Federico Fellini, Adriana Chiesa Enterprises, Codì, Borgo Fontale, il fotografo Ennio Calice.