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Cannes: chiusura con Parnassus e Chanel

Domani gli ultimi film in concorso e poi Heath Ledger e il mito di Coco Chanel.
di Paola Monticelli

Sharon Stone e Robert Pattinson stregano tutti
Sharon Stone (66 anni) 10 marzo 1958, Meadville (Pennsylvania - USA) - Pesci.

venerdì 22 maggio 2009 - News

Il Festival di Cannes non è soltanto una gara cinematografica, ma anche un red carpet troppo appetibile per ogni star che si rispetti: l'ennesima conferma è giunta ieri sera, dove tante stelle del cinema, approfittando di una buona causa, passeggiavano sulla Croisette: così è apparsa magicamente Sharon Stone che ha stregato tutti in un mini abito nero, presenziando al galà dedicato alla raccolta di fondi per la lotta contro l'Aids. Nella stessa manifestazione, il bellissimo vampiro Robert Pattinson ha mandato in delirio tutte le adolescenti di Cannes che, pur di baciarlo, hanno sborsato 20.000 dollari, ma fortunatamente per una nobile causa.
Aldilà di queste piacevoli sorprese, la gara prosegue e, avviandosi ormai verso la conclusione, si fa sempre più avvincente: ottima accoglienza per la pellicola A l'Origine del regista Xavier Giannoli, vera sorpresa della giornata. Già indicato come possibile outsider per il premio finale, il film è la fotografia di una società, quella attuale, che risulta sempre più allarmata e allarmante, quando non ha valori né sociali né religiosi su cui fondarsi. L'altro film in concorso, Il nastro bianco, riflette invece su cosa accade ai giovani di una società bigotta e autoreferenziale che impone i suoi valori con la forza e la disciplina; il regista Michael Haneke torna in concorso a Cannes, dopo il premio per la miglior regia conquistato nel 2005 con Niente da nascondere, e dichiara che la sua pellicola non è un'opera esclusivamente contro il fascismo, ma "volevo parlare di un gruppo di ragazzi e il modo in cui interiorizzano una serie di valori assoluti inculcati a forza. Anche questa è una specie di terrorismo e io volevo provare a descriverne le conseguenze". Nella proiezione di mezzanotte, panico sulla Croisette per il film d'animazione firmato da Stéphane Aubier e Vincent Patar, Panique au Village, film per grandi e piccini, ma che ieri ha divertito soprattutto i grandi e molto esigenti spettatori.

Oggi sfilerà sulla Croisette Gaspar Noé, lo scandaloso regista francese di Irréversible, che presenta tra i film in concorso il suo Enter the Void, una pellicola visionaria che racconta il legame di un fratello e una sorella per le strade maleodoranti di Tokyo, che si trasforma al contatto con un passato che riemerge in prossimità della morte. L'altra pellicola che si aggiunge al carnet dei film in concorso è The Time That Remains di Elia Suleiman, che ci accompagna nuovamente nella sua Palestina, raccontando più di cinquant'anni della sua storia attraverso il viaggio di un padre alla ricerca del figlio. Nella sezione dei film fuori concorso, troviamo l'ultima interpretazione di Heath Ledger prima della sua morte, Parnassus – L'uomo che voleva ingannare il diavolo di Terry Gilliam, costretto a modificare la sceneggiatura per la prematura morte del suo protagonista, che, ad ogni nuova meta del suo viaggio fantastico per mondi paralleli cambia le sembianze, diventando prima Johnny Depp, poi Colin Farrell e infine Jude Law. Per la sezione Special Screenings è prevista la proiezione di Petition (la Cour des Plaignants) di Zhao Liang e una co-produzione tra Francia, Romania e Portogallo per Ashes and Blood, opera prima dell'attrice Fanny Ardant, musa di tanti registi italiani da Antonioni a Ettore Scola. Per Un certain Regard, spicca la pellicola portoghese Morrer Como Um Homem di João Pedro Rodrigues, che porterà sugli schermi di Cannes il mondo di una drag queen e le difficoltà dei suoi rapporti affettivi e, in chiusura di giornata, è previsto The Silent Army di Jean van de Velde.
Seguirà un amarcord importante, quello di Maria Callas: verrà infatti esposta la corona e le cinque collane indossate dalla diva nella Medea di Pier Paolo Pasolini, esattamente 40 anni fa. Il sabato della Cannes cinematografica vedrà la proiezione degli ultimi due film in concorso: Map of the Sounds of Tokyo, pellicola affascinante di Isabel Coixet che riesce ad intrecciare la storia di una giovane ragazza che, oltre a lavorare nel mercato del pesce, si ritrova spesso nelle vesti di una killer dal viso d'angelo e quella di un ingegnere del suono che ipnotizzato dalla donna e dalla città, la segue registrando i movimenti del suo passaggio in una Tokyo "sonora" come non si è mai vista, anzi sentita. L'ultimo film in concorso è Face di Tsai Ming-liang che riesce ad avvicinare cinematograficamente Parigi e Taiwan attraverso le vicende di un regista che decide di girare una pellicola sulla storia di Salomé, ripescando una delle idee classiche, quella del film dentro al film. L'ultimo giorno del Festival, prima che il fortunato vincitore della Palma d'Oro venga reso noto e i riflettori si spengano sulla kermesse, ci propone una chiusura di gran classe: Coco Chanel & Igor Stravinsky di Jan Kounen. Se Anne Fontaine raccontava come fosse nato il mito di Coco Chanel, Jan Kounen ne indaga la passionalità della Chanel donna matura, dando vita a quella leggenda secondo cui tra i suoi amanti ci sarebbe stato Igor Stravinsky. L'intensa storia d'amore di due rivoluzionari, uno nella musica l'altra nella moda, chiude anche la sezione dei film fuori concorso.
Il toto-Palma impazza, ma ancora pochi giorni e sapremo il nome del vincitore assoluto di questa 62° edizione del Festival di Cannes.

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