La recensione****
Di tutti i miei libri" confessò Charles Dickens "amo soprattutto David Copperfield". Nessuno potrà mai, leggendola, credere in questa narrazione più di quanto vi abbia creduto io mentre la scrivevo". Qualcuno ha definito uno dei testi più popolari dello scrittore inglese, una sorta di autobiografia romanzata, un libro nel quale la condizione operaia nelle fabbriche e le prime conseguenze dettate dalla rivoluzione industriale, si mescolano alle modeste esistenze private dei piccoli protagonisti. David Copperfield – vinta l'ambiguità contemporanea con l'omonimo mago – è uno dei tanti bambini che, negli anni, hanno affollato la mente di Charles Dickens, un orfanello di padre che scopre la durezza della vita nella crudeltà del suo patrigno. Classico della letteratura, pubblicato a puntate su una rivista di proprietà dello stesso Dickens – come spesso accadeva all'epoca – David Copperfield è forse una delle narrazioni più sfruttate dalla nascita del cinema ad oggi. Già nel 1911 fu portato sullo schermo da Theodore Marston, autore di film muti, e riproposto dieci anni dopo dal più noto A.W. Sandberg. Ma furono gli anni '60, il periodo d'oro dello sceneggiato all'italiana, a regalare agli spettatori la memorabile storia del bambino David diretta da Anton Giulio Majano. La Mondadori propone ai lettori italiani un'edizione ampliata da un saggio di Virginia Woolf e un'introduzione a cura del critico letterario Harold Bloom. David Copperfield di Charles Dickens, Mondadori, 2008, euro 16, pagg. 858).

In sintesi
David, orfano di padre, vive una infanzia felice con la madre, ma questa poi si risposa con il signor Murdstone, un uomo crudele che la porta alla tomba. Privo di affetti, David sperimenta la dura scuola del maestro Creakle. Il patrigno gli impone un lavoro avvilente in un negozio di Londra. Disperato fugge a piedi a Dover, dove una zia, Betsey, accetta di occuparsi di lui. Lo manda a Canterbury, per educarlo, in casa del suo avvocato, padre di Agnes, una dolce fanciulla. Divenuto cronista parlamentare e conquistata anche fama letteraria, David sposa Dora che pochi anni dopo muore. Il giovane allora si accorge della dolce Agnes che sposa, dopo aver salvato il futuro suocero dalle trame del suo amministratore.

L'autore
Charles Dickens (nome completo Charles John Huffam Dickens) è considerato uno dei maggiori scrittori di tutti i tempi. Nato a Portsmouth nel 1812 è morto, a cinquantotto anni, nel 1970. Dopo un'infanzia piuttosto felice, iniziò a lavorare – all'età di dodici anni - in una fabbrica che produceva lucido da scarpe. Da lì, lo scrittore inglese, cominciò ad occuparsi della condizione della classe operaia, rendendola viva e presente in tutti i suoi futuri lavori. Il primo libro, scritto appena maggiorenne, fu "Il circolo Pickwick", Subito dopo compose "Le avventure di Oliver Twist" e il suo nome iniziò a circolare con insistenza nei salotti londinesi. Marito e padre di dieci figli, Dickens si separò dalla moglie nel 1968. Passò gli ultimi anni della sua vita in giro per l'America, fino al colpo apoplettico che, nel giro di due giorni, gli tolse la vita.