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Berlinale: Alla ricerca dell'Eden

Le ultime opere di Wajda e Costa-Gavras chiudono il festival di Berlino, assieme alla seconda volta di Steve Martin come ispettore Clouseau.
di Edoardo Becattini

Una pantera in Germania
Steve Martin (Stephen Glenn Martin) (78 anni) 14 agosto 1945, Waco (Texas - USA) - Leone. Interpreta Ispettore Jacques Clouseau nel film di Harald Zwart La Pantera Rosa 2.

venerdì 13 febbraio 2009 - News

Ultimi fuochi per la 59esima Berlinale. Gli ultimi tre giorni della manifestazione tedesca vedono in calendario alcuni eventi speciali ed un ultimissimo film in concorso, presentato stasera stessa. Si tratta di Tatarak, ultima fatica del grande maestro polacco Andrzej Wajda (da oggi anche nei cinema italiani con il dramma storico Katyn). In polacco tatarak è il nome di una pianta aromatica che cresce nei pressi del fiume, ma è anche il racconto di uno dei più noti scrittori del paese, Jarosaw Iwaszkiewicz. Wajda riprende la tragedia di Marta, infelice donna di mezza età sposata con il dottore di una piccola città che si abbandona fra le braccia di un ragazzo molto più giovane di lei, ma interfacciandola con la realtà della vita dell'attrice che la interpreta, Krystyna Janda, e con i suoi toccanti monologhi dedicati al marito da poco defunto, Edward Klosinski, noto direttore della fotografia con cui Wajda ha più volte collaborato.
Molto più ricco il calendario dei film fuori concorso, sospeso fra la comicità "revival" de La Pantera Rosa 2 e i due omaggi al mondo della cultura germanica Deutschland 09 e Hilde. Con più di quarant'anni d'età sulle spalle e con il suo creatore, Blake Edwards, ormai in pensione, ripensare la figura dell'ispettore Clouseau significava ripartire da zero e creare un personaggio che non fosse una semplice caricatura del grande Peter Sellers. Di questa ingombrante missione si è incaricato Steve Martin, che in questo "sequel di remake" ritrova come spalla il serafico Jean Reno, e con lui due nuovi ingressi eccellenti: Andy Garcia e John Cleese.
Al contrario di operazioni squisitamente cinefile come Paris, Je t'aime e New York, I Love You, Deutschland 09 non è un semplice atto d'amore corale e cinematografico dedicato alla città di Berlino. Attraverso lo sguardo di tredici registi di provenienza tedesca, siano essi "autoctoni" come Tom Tykwer o Wolfgang Becker, o naturalizzati come Fatih Akin, Deutschland 09 ha in realtà un intento rigoroso e documentaristico, proponendosi di offrire tredici brevi frammenti del clima politico e sociale dello stato federale odierno. Più vicino, invece, al sentimento e alla cultura nazionale vero e proprio è il film Hilde, biografia dell'attrice e cantante Hildegard Knef, un'istituzione per il mondo dello spettacolo della Germania del dopoguerra. Hilde segue la vita della cantante negli anni della maturità, dopo aver conosciuto il successo in patria e negli Stati Uniti con uno show tutto suo a Broadway. Il suo ritorno in Germania nel 1966 per realizzare un concerto nella prestigiosa Filarmonica di Berlino è un momento di importante riflessione per l'artista, da molti considerata la star più famosa di Germania dopo Marlene Dietrich.

Ultima giornata di proiezioni domani, sabato, con un'unica ma estremamente importante pellicola presentata fuori concorso. Si tratta di Eden is West, nuovo lavoro che il cineasta militante Costantin Costa-Gavras ha girato in varie parti d'Europa assieme alla star italiana Riccardo Scamarcio. Dopo l'affilata satira del noir Cacciatore di teste e dopo aver tenuto la presidenza della giuria alla Berlinale dello scorso anno, Costa-Gavras torna a Berlino e alla regia di un film di grande respiro che narra la storia di un viandante, un immigrato clandestino che si sposta da un punto all'altro dell'Europa alla ricerca di un paradiso, un'oasi di speranza e di felicità.
Il film di Costa-Gavras chiude il calendario ufficiale delle proiezioni e le luci glamour della passerella di Potsdamer Platz, mentre la giornata conclusiva del festival vero e proprio sarà domenica, quando verranno annunciati tutti i premiati di questa 59esima edizione. In attesa di avere i responsi della critica al film di Wajda, al momento si vocifera molto su toto-Orso d'Oro. Come sempre poche le certezze, anche se i film più graditi paiono essere l'iraniano About Elly e l'americano The Messenger; mentre voci sempre più insistenti vogliono la straordinaria Brenda Blethyn di London River sempre più accreditata come miglior attrice.

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