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Slings and Arrows/ Som e Fùria: storia di una fiction di mezza estate

Sale in cattedra il regista brasiliano Fernando Meirelles e ci racconta come si adatta un format canadese per la televisione brasiliana.
di Marzia Gandolfi

Coup de théâtre

giovedì 9 luglio 2009 - Televisione

Coup de théâtre
Non è estraneo al coup de théâtre il regista brasiliano Fernando Meirelles, già autore di City of God e The Constant Gardener, che dopo aver asciugato in due ore di narrazione le 429 pagine del romanzo di John Le Carrè ("Il giardino tenace") e avere adattato quelle più nobili del Nobel Saramago ("Cecità"), si innamora della fiction canadese Slings and Arrows e ne realizza una trasposizione quasi fedele per la televisione brasiliana. Che sia Slings and Arrows o Som e Fùria, che sia il nord o il sud dell'America, al centro della miniserie (tre stagioni per 12 episodi) c'è ancora una volta il Bardo e la sua produzione artistica. Forse perché le opere di Shakespeare si rivelano "un occhio per noi tutti" o più probabilmente perché il drammaturgo elisabettiano è "un carattere che non passa" e "un portatore di luce" agli uomini (e agli sceneggiatori). In Slings and Arrows e Som e Fùria una compagnia teatrale, sull'orlo di una crisi di nervi e di un tracollo economico, ricomincerà da Amleto e dal poeta inglese. Messi a confronto e in cattedra nella terza edizione del Roma Fiction Fest, Fernando Meirelles e Niv Fichman, produttore della versione originale canadese, discutono di cinema, teatro e (naturalmente) televisione.

La lingua del cinema e della fiction
Fernando Meirelles: La mia carriera è cominciata con la televisione e successivamente sono passato al cinema, non faccio distinzione alcuna tra le due arti e le amo entrambe. Confesso che mi è piaciuto molto girare questa mini serie perché ho potuto realizzarla nella mia lingua, quella portoghese, quando faccio cinema, invece, impiego la lingua inglese, l'unica che mi permette poi di trovare una distribuzione mondiale. Proprio ieri sera ha debuttato con successo e davanti a diciotto milioni di telespettatori la prima puntata di Som e Fùria e adesso non mi resta che aspettare di vedere come andrà, anche in Italia, il mio film Blindness (Cecità), trasposizione del romanzo di José Saramago.

Dietro le quinte
Niv Fichman: Susan Coyne, una delle autrici del soggetto, mi parlò per la prima volta di Slings and Arrows nel 1999 e cominciammo subito a lavorarci sopra. Si aggiunga che in Canada abbiamo lo Stratford Shakespeare Festival, una celebrazione annuale dedicata all'opera del Bardo. Ci sembrava perciò pertinente e appropriata l'idea di scrivere e realizzare una miniserie dedicata al teatro shakespeariano. La cosa divertente sarebbe stata quella di provare a guardare a questo festival dall'altra parte, esplorare il suo dietro le quinte e gli aspetti umani di chi il teatro lo fa quotidianamente. Secondo noi la televisione sarebbe stato il mezzo più appropriato per accogliere il nostro prodotto.

L'attrice dietro la sceneggiatrice
Susan Coyne: Prima di diventare una sceneggiatrice sono stata per quindici anni un'attrice shakespeariana, conoscevo perciò molto bene l'argomento e non avrei potuto scrivere meglio di nessun'altra cosa. Oltre al fatto che le storie scritte da Shakespeare sono di una modernità sbalorditiva, la cosa che ci interessava davvero era provare a vedere quale curioso impatto la realizzazione di una delle sue commedie potesse avere sulla vita dei personaggi lontano dal palcoscenico. Non meno importante nella serie è l'aspetto artistico e quello commerciale, molte compagnie teatrali sono costrette ogni giorno a fare i conti con le loro casse e questa condizione può spesso presentare dei lati comici.

Adattando un format
Fernando Meirelles: La sceneggiatura originale, scritta per la televisione canadese da Bob Martin, Susan Coyne, Mark McKinney, mi era piaciuta così tanto che ho cercato di cambiare il meno possibile. La prima cosa che ho dovuto modificare è stata la lunghezza dell'episodio, che nella versione canadese dura 45 minuti. Dal momento che il mercoledì sera la televisione brasiliana trasmette le partite di calcio, per ragioni di (poco) spazio a disposizione ho ridotto la durata a 35 minuti. Poi naturalmente alcuni cambiamenti sono stati dettati dalle differenze culturali, noi non abbiamo lo Stratford Shakespeare Festival, dunque mi sono inventato questa gara teatrale finanziaria e una compagnia decadente con gravi problemi economici. Infine mi sono dovuto occupare di (ri)adattare molte battute o aggiungerne altre a beneficio del pubblico brasiliano.

Abbandono, soccorso e successo
Niv Fichman: Dopo aver ideato la serie abbiamo lavorato per cinque anni con la CBC, la rete pubblica della televisione canadese che, oltre a fornirci il finanziamento necessario, ci sembrava la più adatta ad accogliere e diffondere il nostro prodotto artistico. A un passo dalla realizzazione la CBC ha pensato bene di tirarsi indietro e di abbandonarci, senza nemmeno una spiegazione. A quel punto disperati ci siamo rivolti a due Pay Tv, che generalmente si interessano più al cinema, e a un'altra rete più piccola che trasmette fiction canadese, grazie a queste tre reti siamo riusciti a mettere insieme il finanziamento che ci era stato concesso e poi negato e a realizzare finalmente la serie. Slings and Arrows ci ha ripagati delle fatiche e delle tribolazioni col successo di pubblico e con vari premi e riconoscimenti.

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