Si inaugura oggi in una delle più prestigiose sale fiorentine il River to River – festival dedicato alla cinematografia indiana e giunto quest'anno alla sua ottava edizione. Diretto da Selvaggia Velo e patrocinato dalla Mediateca Regionale Toscana, il River to River e la sua selezione di film indipendenti e rigorosamente off-Bollywood, si propongono quantomai attuali ed importanti di fronte alla tragedia che si sta consumando negli ultimi giorni a Mumbai. I film ed i documentari proposti rappresentano infatti uno sguardo lucido soprattutto diretto alla tradizione religiosa, alla situazione sociale e al retaggio culturale di tutto il popolo indiano. Uno sguardo che propone lo stesso film scelto per aprire questa sera la nuova edizione del festival: Ocean of Pearls, storia di un medico di origine indiana formatosi in nord-America, e del conflitto familiare che scatena la sua decisione di accettare un ruolo di prestigio in una clinica di Detroit. Oppure come quello che verrà presentato domani, In the name of God, racconto a metà fra documentario e film sulla vita di indiani e pakistani nella società occidentale in seguito all'11 settembre.
Oltre alle proiezioni, il festival prevede anche degli incontri con la maggior parte degli autori dei corti e dei lungometraggi che si contenderanno il River to River DigiChannel Audience Award e la possibilità di promuovere la loro opera attraverso il sito Digichannel e il relativo network internazionale. Dopo l'inaugurazione di questa sera, il festival presenterà anche un'importante retrospettiva dedicata a Raj Kapoor, grande cineasta che, ricoprendo personaggi sorridenti e tragici come quelli del grande Charlie Chaplin, ha prefigurato ed influenzato molto lo stile ed i sentimenti del cinema contemporaneo sviluppatosi con Bollywood.