Genealogia di un eroe duro a morire
Dal passato al futuro, e poi di nuovo al passato, si concludono le tappe del lungo viaggio nello spazio-tempo di Marty McFly (Michael J. Fox) e Doc (Christopher Lloyd) con Ritorno al Futuro – Parte III (Italia 1, 19.00), in onda domenica nella fascia preserale. In quest'ultimo segmento della trilogia il viaggio di "ritorno" prosegue all'indietro fino alla grande epoca della frontiera e del selvaggio West, sullo sfondo di una mitologica Monument Valley. Guizzi di lacrime invece per il film di prima serata Ghost – Fantasma (Canale 5, 21.30), romanticissima storia d'amore che non muore interpretata da alcuni degli attori più in auge negli anni Novanta (Patrick Swayze, Demi Moore, Whoopi Goldberg), poi un poco eclissatisi col nuovo millennio. Chi è riuscito invece a mantenere ed anzi rinnovare la sua celebrità guadagnando il favore anche del più ampio pubblico è l'ex marito della Moore, Bruce Willis, un tempo icona di sofferenza e di ironia, umanissimo eroe di film d'azione, e col tempo (grazie anche a collaborazioni più "autoriali" come quelle con Tarantino o con M. Night Shyamalan) trasformatosi in attore completo e versatile. Lunedì sera, viene trasmesso un "passo indietro" della sua filmografia, quasi un ritorno nostalgico e resistente al personaggio che più lo rese celebre sul grande schermo: quel John MacClane, ispettore burbero e dall'emicrania perenne, che in Die Hard – Vivere o morire (Sky 1, 21.00) si prende gioco della sua vecchiaia, di fronte ad un nemico iper-tecnocrate e cyber-terrorista. La sera la creatività volge al dramma bellico, con il grande capolavoro di Michael Cimino, Il cacciatore (Rete 4, 23.25). Una vena artistica che non nasce semplicemente dalla volontà di raccontare la guerra del Vietnam partendo dalla spettacolare ricostruzione bellica, ma anche dall'urgenza di raccontare il trauma psicologico che i campi di prigionia hanno lasciato sui sopravvissuti.

Fantasia dark e vis polemica
Nel giorno delle elezioni americane, martedì, il guizzo si fa politico e polemico, ed assume le forme corpulente di Michael Moore. Il documentarista americano, famoso per il suo stile caustico e sardonico, dopo le scioccanti rivelazioni sul costume nazionale in fatto di uso e abuso di armi narrato in Bowling a Columbine, alle vigilia delle scorse elezioni si rivolse direttamente al suo nemico numero uno, il Presidente George W. Bush, con accuse ben dirette e documentate: Fahrenheit 9/11 (La7, 21.30), film capace di muovere perfino la giuria dello smaliziato Tarantino a Cannes 2004. Mercoledì si chiudono i giochi politici e si inaugurano quelli fantastici di moderni eroi o antieroi. In Harry Potter e il calice di fuoco (Italia 1, 21.00), quarta avventura del popolarissimo maghetto creato da J. K. Rowling, ai consueti problemi di Harry e dei suoi amici si assommano i dubbi e le preoccupazioni della tarda adolescenza. Meno popolare, meno vincente, meno giovane, ma più "giovanilista" di Potter è invece l'adolescente antieroe Donnie Darko (Italia 1, 0.10), giovane ossessionato dalla fine del mondo e da un gigantesco coniglio dall'aspetto poco rassicurante. Ed è a suo modo un antieroe della stessa portata, introverso e veggente, anche Johnny Smith, il protagonista de La zona morta (Raisat Cinema, 22.40): trasposizione, in onda giovedì sera, di un racconto di Stephen King, realizzata nientemeno che da David Cronenberg. Dalla più crudele e beffarda ironia nasce invece il guizzo de Le invasioni barbariche (RaiUno, 3.15), in cui il pessimismo distaccato del regista canadese Denys Arcand ritrova i protagonisti de Il declino dell'impero americano, mettendoli tutti di fronte al capezzale di un vecchio amico.

Quant'è dura l'avventura
I guizzi conclusivi della settimana prevedono un ampio spettro di emozioni: brividi, angoscia, fantasia, avventura. Il venerdì comincia velato dal cielo plumbeo della Bucarest di 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni (Sky Mania, 21.00), in cui una giovane ragazza rumena decide per l'aborto clandestino nel pieno del regime di Ceausescu. In piena notte, la storia vera di un seviziatore di ragazzi nel pieno delle zone desertiche australiane è la spunto per un riadattamento in chiave orrorifica, che non disdegna né l'elemento gore del più recente Non aprite quella porta o Hostel, né il crudo realismo della macchina a mano e dell'estetica a basso costo: Wolf Creek (RaiUno, 3.50).
La sera del sabato è invece votata al massimo dell'intrattenimento per famiglie, con alcuni dei migliori prodott americani di sintesi fra animazione e ripresa dal vero. In Space Jam (Italia 1, 19.30) gli amatissimi personaggi cartoon della Warner (Bugs Bunny, Duffy Duck, ecc.) incontrano un'altra popolarissima icona americana, l'ex gigante dell' NBA Michael Jordan, per sfidarsi sul campo da basket con delle forze aliene. Zathura – Un'avventura spaziale (Italia 1, 21.10) riprende invece lo spunto di un altro grande successo di fantasia cinematografica, Jumanji. Come nel film con Robin Williams ed una giovanissima Kirsten Dunst infatti, anche qua è un banale gioco da tavolo a scatenare il movimento dell'universo e a proiettare i due ignari ragazzini nello spazio più profondo. Chiude questa sunto settimanale di guizzi un altro film d'avventura, a sua volta figlio di un altro filone cinematografico di successo, quello delle avventure esotiche con creature pericolose, inaugurato nel decennio scorso da Jurassic Park. Così, Congo (Italia 1, 23.20), che con il film di Spielberg condivide la medesima fonte letteraria, quella di Michael Crichton, narra di una spedizione in Africa da parte di un gruppo di archeologi guidati da una gorilla dotata di un'intelligenza straordinaria.