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Lampi di cinema sul piccolo schermo: Oltre i paradossi del tempo

Questa settimana il guizzo viaggia nei meandri dello spazio-tempo.
di Edoardo Becattini

Fantastiche fantascienze
Al Pacino (Alfredo Jacob Pacino) (84 anni) 25 aprile 1940, New York City (New York - USA) - Toro. Interpreta Carlito Brigante nel film di Brian De Palma Carlito's Way.

domenica 19 ottobre 2008 - Rubriche

Fantastiche fantascienze
Le idee brillanti non splendono necessariamente di luce propria. Il cinema è in questo senso davvero il miglior catalizzatore (per non dire il miglior "ladro") delle scoperte scientifiche e tecnologiche, che ha da sempre colto e captato come agenti di innovazione o come semplici idee per costruire storie appassionanti. Questa domenica sera saranno così i paradossi temporali di Einstein a far scattare il guizzo nei film del palinsesto televisivo.
Ritorno al futuro (Italia 1, 19.00) è ormai più che un semplice classico del genere che affronta i "viaggi nel tempo", è un vero e proprio gioiello del divertimento fantascientifico realizzato da un regista attento alle meravigliose innovazioni della tecnologia come Robert Zemeckis. Altro capostipite di una trilogia di avventure attraverso i tempi è il primo film della serie di Rick O'Connell (Brendan Fraser) e dell'esercito di non morti risvegliati da una maledizione egiziana. Il primo La Mummia (Italia 1, 21.30), pur traendo lontana ispirazione dal famosissimo mostro della serie Universal interpretato da Boris Karloff, ha colto nuova linfa nel proporre una commistione fra horror vecchia maniera, avventure esotiche in perfetto stile Indiana Jones ed il meglio dell'avanguardia della post-produzione digitale.
Gli slanci registici di un vero e proprio esteta della macchina da presa come Brian De Palma ci guidano poi, lunedì sera, verso i luoghi suburbani della malavita newyorkese di Carlito's Way (Rete 4, 23.20), dove un ex portoricano appena uscito di galera conduce la sua tragica crociata per uscire dal giro della droga.

I grandi autori e gli script originali
Come una lunga tradizione di grandi sceneggiatori ci dimostra, non è solo il cinema dei grandi registi o quello con gli effetti speciali più strabilianti a fare la differenza. Un film come L'amore non va in vacanza (Canale 5, 21.10), in onda martedì sera, che pare quasi riscoprire una vecchia tradizione di commedie brillanti interpretate dai protagonisti più in voga. Dall'idea di uno scambio di case per un periodo di vacanza dal lavoro e dallo stress affettivo, prende avvio il film che finisce col coinvolgere intrecci e storie amorose fra la nuova California e la vecchia Inghilterra, coinvolgendo nei rapporti i bei volti di Jude Law, Cameron Diaz, Jack Black e Kate Winslet.
Lo stesso principio di originalità lo si potrebbe applicare ad un film della sera successiva, mercoledì, Gothika (Italia 1, 23.10). Solo che la singolarità del suo plot non si ispira affatto ai toni blandi della commedia, ma a quelli più oscuri del thriller psicologico. Nel primo film americano di Mathieu Kassovitz (regista del pluri-premiato L'odio e dell'imminente Babylon A.D.) Halle Berry è la psicologa di un carcere femminile che, senza apparentemente sospettarne il motivo, si ritrova dall'altra parte delle sbarre accusata dell'omicidio del marito, il direttore del carcere.
Come dicevamo, un regista di mano esperta e di grande maestria non è certo una sicurezza, ma senza dubbio rappresenta un valore aggiunto, come testimoniano alcuni film trasmessi giovedì sera. Pur non rappresentando la migliore rappresentazione del conflitto fra bene e male e del sottilissimo filo che le separa realizzata da Martin Scorsese, The Departed (Sky Hits, 21.15) ha comunque il pregio di essere una grande lezione su come si fa (o si dovrebbe fare) cinema ai giorni nostri. Molto più rischiosa è stata l'impresa di Steven Spielberg nel realizzare un film come A.I. – Intelligenza Artificiale (Rete 4, 23.20), in cui è ben lontano dal suo repertorio storico o avventuroso, ma si avvicina ad una fantascienza dark, alla ricerca di una difficile ibridazione con il cinema e le tematiche di Stanley Kubrick. Come ultima "perla" della serata ritroviamo De Palma, che tuttavia con Redacted (Sky Mania, 23.05) mette da parte il suo formalismo stilistico per parlare con urgenza sullo stato delle immagini e delle cose di questo mondo, raccontando un crimine di guerra attraverso tutti i punti di vista possibili sull'evento (videocamere ad alta e bassa definizione; videofonini; piattaforme You Tube; ecc.). E realizzando così un film che ha aperto una nuova epoca delle immagini.

I mille volti dei grandi personaggi
La serata di venerdì sono i mille volti contraddittori, ironici, provocatori del musicista Bob Dylan a stupire in un'opera che non si accontenta di raccontare la vita del grande cantautore, ma di compierne quasi un ritratto espressionista, sul personaggio e sul suo tempo. Io non sono qui (Sky Mania, 21.00) è infatti una straordinaria opera semi-sperimentale in cui la narrazione diviene subalterna alla possibilità di raccontare l'aspetto contraddittorio di una grande icona musicale, intrecciando epoche e personaggi differenti, ognuna rappresentante uno dei vari volti di Dylan. Nella sua ultima avventura, Spider-Man 3 (Sky Max, 21.00), è anche il supereroe coscienzioso Peter Parker a dimostrarsi bifronte, protagonista di una avventura in cui, oltre a tre nemici di non lieve portata, deve tener testa anche al suo lato oscuro e vendicativo. Lo slancio innovativo dei film in tv raggiunge nel fine settimana il suo culmine, grazie anche ad una programmazione diversificata, capace di spiegare estro creativo sia sulle esigenze più legate all'intrattenimento, che su quelle del cinema autoriale.
Così troviamo un sabato che alterna le moderne meraviglie dell'animazione digitale con il cartoon Madagascar (Italia 1, 21.00) e i suoi eccentrici presupposti zoologici, alla antica Cina imperiale trasposta dal maestro Zhang Yimou nel film storico-avventuroso La città proibita (Sky Mania, 21.00). Il resto della serata è costruita su due film che hanno superato la grande prova del tempo. Da una parte abbiamo i complessi intrighi spionistici e le cospirazioni governative de I tre giorni del Condor (Cult, 21.00), realizzato da Sidney Pollack. Dall'altra, un capolavoro del cinema nostrano come Amarcord (RaiUno, 0.50), sospeso fra la genuinità nazional-popolare e l'onirismo sfrenato del maestro Federico Fellini.

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