Misteriosi omicidi in Italia
Se dovessimo fare una classifica delle migliori interpreti femminili della nuova generazione italiana, i nomi sarebbero più o meno questi: Marina Suma, Violante Placido, Claudia Pandolfi, Caterina Murino, Valentina Cervi, Sabrina Impacciatore, Donatella Finocchiaro, Livia Bonifazi, Martina Stella, Sandra Ceccarelli e Ana Caterina Morariu. E una delle migliori interpreti canore? Tra le prime ci sarebbe sicuramente la «cantantessa» Carmen Consoli. La casa di produzione Wilder (che ha realizzato la pluripremiata serie Boris) unisce tutte queste personalità femminili in una nuova serie televisiva, Donne assassine, in onda dal 16 ottobre su FoxCrime.
Gli 8 crime movie sono diretti da Alex Infascelli e Francesco Patierno, impegnati nel delineare ritratti di donne criminali, apparentemente normali, dalla vita tranquilla e abitudinaria, un'esistenza che nasconde però turbolenze incontenibili. Risentimenti, vecchi rancori, tradimenti non superati sono la molla che fa scattare la follia omicida di queste donne in crisi, messe a dura prova dalla disperazione e dai guai della vita. Il primo episodio si apre con la voce di Carmen Consoli (che firma la sigla della serie) e vede come protagonista Chiara (Sandra Ceccarelli), donna affascinante ma talmente insicura da dubitare continuamente della fedeltà del marito; così si convince che la vicina di casa Manuela (Claudia Pandolfi) si chiami in realtà Annalena e sia l'amante del compagno. La serie prosegue poi con altri piccoli film tv, girati con realismo e una regia minimalista che segna lo stacco dai precedenti lavori di Infascelli, visionari e slegati, simili ai vortici senza tregua dei videoclip musicali.
Se finora abbiamo visto donne vittime di uomini, questa volta i ruoli si scambiano e gli assassini portano la gonna. Niente a che vedere con la parità dei sessi, niente discorsi moraleggianti. Quello che è garantito è la suspence e l'originalità del racconto.