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Film nelle sale: Miracolo al cinema con Mamma mia!

Mamma mia! e Miracolo a Sant'Anna, dal musical alla guerra.
di Valentina Cauteruccio

Tra storia e musica
Omar Benson Miller (45 anni) 7 ottobre 1978, Los Angeles (California - USA) - Bilancia. Interpreta Soldato Sam Train nel film di Spike Lee Miracolo a Sant'Anna.

venerdì 3 ottobre 2008 - Rubriche

Tra storia e musica
Giunge finalmente anche nelle sale italiane l'attesissimo musical Mamma mia!, che vede il premio Oscar Meryl Streep cimentarsi nelle canzoni degli Abba. Ambientato nel nostro mar Mediterraneo, in un'incantevole isola greca, racconta la storia di Donna e della giovane figlia, Sophie, senza padre conosciuto, in procinto di convolare a giuste nozze. In un revival musicale e sentimentale le due protagoniste si ritrovano di fronte al passato, tra nuovi amori e vecchie storie. La regia di questo musical è firmato da un'esordiente Phyllida Lloyd, che porta sul grande schermo ciò che era già stato del teatro, tra musica balli e un cast di tutto rispetto.
In questo fine settimana un altro film americano ambientato da noi, anticipato dalle polemiche, Miracolo a Sant'Anna di Spike Lee, tratto dall'omonimo romanzo di McBride, che racconta la strage protratta dai nazisti a Sant'Anna come rappresaglia verso i partigiani. Ma racconta anche del sempre attuale problema di razzismo in America; infatti il gruppo di soldati americani che arrivarono sui nostri Appennini facevano parte della 92^ divisione "Buffalo Soldiers" composta interamente da militari di colore, "testati" in quell'occasione per controllare la loro capacità combattiva. La nostra Storia, vicina sia temporalmente che emotivamente, raccontata da un rappresentante di un popolo che ci vede sotto molti aspetti ancora stereotipati; una sfida non facile che finalmente potremo giudicare se riuscita.
Un altro blockbuster americano si insinua nelle nostre sale cinematografiche in questo weekend, più leggero del film di Lee, Zohan ha come protagonista Adam Sandler, che interpreta un agente palestinese che lotta contro il terrorismo ma che decide di abbandonare la vecchia strada per inseguire il suo sogno, fare il parrucchiere a New York. Il regista Dennis Dugan non è nuovo a questo genere di comicità, né a lavorare con l'intrepido attore americano - basti pensare al suo penultimo lungometraggio Vi dichiaro marito e marito -, con commedie leggere che però affrontano tematiche attuali e scottanti, l'omosessualità e il terrorismo nei paesi arabi. Un ottimo modo per sorridere ma anche per riflettere su cosa accade nel mondo che ci circonda per chi vuole penetrare un livello meno immediato di questo tipo di cinema.

Dal cartone animato all'horror
Non mancano però neanche questa settimana pellicole firmate da registi non hollywoodiani. Il primo che incontriamo è un film di animazione, L'Arca di Noè, dell'argentino Juan Pablo Buscarini, che con questa pellicola porta sul grande schermo il suo secondo lungometraggio animato. La storia è conosciuta a tutti, di fronte al Diluvio Universale che si abbatterà sulla Terra. Noè raccoglie sulla propria Arca la sua famiglia e una coppia di animali per ogni specie, tra problemi di omosessualità e di chi non si adatta alla dieta vegetariana impostagli. Probabilmente mai più attuale è stata questa novella visti gli innumerevoli segni di una vicina e catastrofica seconda alluvione, visto il crescente innalzamento delle acque dato dal surriscaldamento globale. Un film per i più piccoli ma che può far riflettere anche i più grandi.
Per completare la carrellata di film due pellicole horror: la prima firmata dal regista francese de Le colline hanno gli occhi, Alexandre Aja, è Riflessi di paura, il dramma personale del protagonista Ben Carson, interpretato dal Kiefer Sutherland di 24, assieme ai misteri che avvolgono l'edificio in cui lavora, in un crescendo di paura che ha lo specchio come leitmotiv.
Ultima pellicola in uscita è Ex drummer dell'esordiente Koen Mortier, che firma sia la regia che la sceneggiatura ispirata a un romanzo, mai tradotto all'estero, dell'autore belga Herman Brusselmans. Racconta la storia di uno scrittore che decide di entrare a far parte di una band, composta da elementi alquanto particolari, alla ricerca di materiale umano per il suo prossimo romanzo. Caratterizzato da scene forti di violenza e sesso, al punto da essere stato accostato a Trainspotting di Boyle come "film punk", la pellicola di Mortier si candida ad entrare a pieno titolo tra i film scandalo capaci di colpire gli spettatori, ormai abituati quasi a tutto.

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