I fratelli e i figli del cinema
Giunge finalmente nelle sale l'ultima fatica dei fratelli Coen che, dopo il successo di Non è un paese per vecchi, decidono di concludere la trilogia "degli idioti" che ha avuto come protagonista Clooney. In questo ultimo capitolo però il suo ruolo è stato quasi soppiantato dall'inaspettato Pitt, forse ad anticipare una nuova trilogia con lui come protagonista, dato che Chad/Brad non brilla per capacità intellettive elevate. I fratelli non si sbilanciano, ma in Burn After Reading - A prova di spia portano sullo schermo una storia apparentemente leggera e che tende all'ilarità ma che alla fine della visione lascia un retrogusto amaro che non si dimentica in fretta. Come per il film di Joel e Ethan Coen, anche l'esordio registico di Marco Pontecorvo Pa-ra-da è stato presentato al Festival lagunare '08, e raccontando la storia vera di Miloud Oukili, clown di strada che si dedica ai "boskettari" rumeni a tre anni dalla caduta del regime di Ceausescu, porta sullo schermo storie vere di piccoli già grandi che cercano di sopravvivere. Un esordio che non passa inosservato, un regista italiano che racconta un paese straniero, portando un'ottima testimonianza della storia della Romania e della capacità dei "nuovi" italiani dietro la macchina da presa.
Ancora dei fratelli, questa volta i Dardenne, che con Il matrimonio di Lorna, vincitore del Premio Miglior Sceneggiatura al Festival di Cannes 2008, raccontano una storia di emigrazione, disperazione ma anche di amore. Una storia che prende spunto da vicende reali, portando alla luce i mezzi legali per l'immigrazione illegale. In quest'ultima pellicola le caratteristiche del loro cinema, quale la quasi assenza di colonna sonora, camera a mano, pellicola 16mm, elementi per cui sono stati spesso collegati al Dogma di Lars von Trier, vengono meno. Scelta del formato professionale 35mm e camera meno movimentata, scelta che sicuramente influenza il modo di raccontare la storia della giovane rumena Lorna.

Le storie edificanti e quelle ...terrificanti
Fine settimana intenso per le uscite cinematografiche, che vedono sullo schermo un'altra storia di immigrazione, questa volta italiana, con il film Billo – Il Grand Dakhaar, il nuovo film di Laura Muscardin, una storia come se ne possono vedere ogni giorno nel nostro paese, un giovane che lascia il suo paese per cercare la fortuna nel nostro, incappando in diversi personaggi, tra storie d'amore e di amicizia. Sempre da oggi nelle sale un altro esordio Black Sheep di Jonathan King che, per celebrare l'omonimia con il famoso scrittore King, approda alla settima arte con un film di paura che ha come protagoniste pecore assassine, rese tali da esperimenti genetici stile pecora Dolly. La trama può apparire grottesca, ma l'elemento di rispetto per la natura e i suoi abitanti, umani animali che siano, stimola la curiosità di vedere come se la caveranno i nostri protagonisti nella fattoria irlandese dove avvengono questi esperimenti.

Le guerre del rock
Ultime due uscite, Star Wars: The Clone Wars, un film di Dave Filoni, un altro capitolo della saga di Guerre Stellari che si situa tra il secondo episodio, Attacco dei cloni, e il terzo, La vendetta dei Sith. Questo episodio, sempre firmato LucasFilm, è però realizzato non con attori in carne ed ossa ma completamente in computer grafica, e anticipa la serie animata televisiva che presto approderà nella televisione a pagamento americana, riducendo così il film quasi a una puntata zero. The Rocker – Il batterista nudo dal regista di Full Monty Peter Cattaneo, arriva la storia di un uomo e la musica; allontanato dalla sua rock band trova come continuare a suonare grazie a un gruppo di ragazzini capitanati dal nipote. Il film prende spunto dalla storia di Pete Best, il primo batterista dei Beatles, che durò solo due anni e che fu rimpiazzato da Ringo Starr prima di giungere al successo interplanetario che li accompagnerà per il resto della loro esistenza.