Dal 4 al 13 settembre a Toronto
Mentre la Mostra del Cinema di Venezia si avvia alla conclusione, oggi apre i battenti la 33^ edizione del Toronto International Film Festival, che quest'anno vede in programma ben sette titoli italiani: i fortunatissimi Gomorra e Il Divo, l'ultimo film di Ozpetek appena passato a Venezia Un giorno perfetto, e poi ancora film di nicchia come Pa-ra-da di Marco Pontecorvo, Machan di Uberto Pasolini (anch'essi appena passati alla Mostra di Venezia), e Il resto della notte di Francesco Munzi (presentato invece all'ultimo Festival di Cannes). Infine il documentario di Andrea Zambelli prodotto da Davide Ferrario sul coro di ex mondine di Novi Mondine - Di madre in figlia.
Ma la presenza del cinema italiano in ambito internazionale è confermata dalle coproduzioni selezionate al festival, tra le quali Miracolo a S. Anna di Spike Lee, prodotto da Roberto Cicutto, Il matrimonio di Lorna dei fratelli Dardenne e Le tre scimmie di Nuri Bilge Ceylan.
Molti dei film presentati al Festival vengono proprio dalla Mostra di Venezia, a partire da Burn after Reading dei Coen, Rachel Getting Married di Demme, Achille e la tartaruga di Kitano, The Burning Plain di Arriaga, ma anche Jerichow, Nuit de chien, e Plastic City, per citarne solo alcuni.
Intanto oggi il film d'apertura della manifestazione è Passchendaele, il dramma di Paul Gross incentrato sulla tragica battaglia omonima avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale che costò la vita a circa 300.000 soldati alleati. Si segnala infine la presenza di uno dei maggiori registi americani indipendenti come Kevin Smith (Clerks) col suo nuovo Zack and Miri Make a Porno, una divertente commedia che vede Seth Rogen ed Elizabeth Banks nei ruoli di due amici che per guadagnare qualche soldo decidono di entrare a far parte del cast di un film hard e durante la lavorazione capiscono di essere fatti l'uno per l'altra.
Il TIFF rappresenta una realtà sempre più significativa per il cinema internazionale, e non solo perché si propone molto spesso come trampolino nella corsa agli Oscar, ma anche perché con i suoi 312 film in cartellone è una kermesse adatta a un pubblico eterogeneo, dagli appassionati ai profani, che potranno spaziare dal blockbuster al film sperimentale senza difficoltà.