Advertisement
X Files: Voglio crederci e i dettagli digitali

Torna il mondo enigmatico di X-Files.
di Gabriele Niola

Il Fantahorror è questione di dettagli...digitali
David Duchovny (63 anni) 7 agosto 1960, New York City (New York - USA) - Leone. Interpreta Fox Mulder nel film di Chris Carter X-Files: Voglio crederci.

mercoledì 3 settembre 2008 - Making Of

Il Fantahorror è questione di dettagli...digitali
Dopo 9 stagioni e un lungometraggio già portato al cinema non stupisce che esista un "tono X-Files" cioè una serie di accorgimenti che rendono qualsiasi immagine un'immagine da X-Files, qualsiasi personaggio un personaggio da X-Files e qualsiasi panorama un panorama da X-Files.
Si tratta di dettagli, colori, atmosfere e volti, quello di X-Files è un mondo di sensazioni prima ancora che di storie. Se già la fantascienza è identificabile più come uno stato mentale e un modo di vedere il mondo, allora la serie ideata da Chris Carter e il suo mix di fantascienza e horror è un modo di dipingerlo a tinte fosche e senza speranza, un mondo dove tutto è possibile anche se mai conoscibile fino in fondo.
X-Files - Voglio Crederci porta al cinema esattamente questo: il mondo del "I Want To Believe, ma non mi sarà facile" e non tanto la linea di continuità nella trama che per 9 anni ha mandato avanti la serie e il precedente lungometraggio (che si inseriva tra la quinta e la sesta stagione come un ponte ideale). La trama è facilmente seguibile anche da chi non ha mai visto un episodio della serie e alla fine del film si conclude senza imporre strascichi o prevedere eccessivi legami a tutto ciò che c'è stato.
Al centro non c'è nemmeno una vicenda strettamente paranormale, semmai è il mondo che circonda quella storia, il mondo dove sguazza l'agente Fox Mulder, che è sempre stato e continua ad essere un mondo dove il sovrannaturale c'è per chi ha gli occhi per vederlo. E a comunicarci questo mondo di normale paranormalità ci pensano infiniti dettagli disseminati dagli autori, variazioni macroscopiche dalla realtà ma anche alle volte minuziose pieghe della fisica ottenute attraverso un uso accorto e ragionato degli effetti speciali.

Effetto X-Files
In X-Files - Voglio Crederci ci sono tra i 350 e i 400 fotogrammi modificati con effetti speciali, una cifra ridicolmente bassa per un film di fantascienza ma estremamente elevata per un normale thriller, questo perchè la scelta è stata di utilizzare la postproduzione digitale per creare sensazioni e non per rendere possibile l'impossibile come si fa solitamente.
La serie è nota per la sua atmosfera cupa e i suoi ambienti umidi, ragione per la quale è sempre stata girata nei dintorni di Vancouver, luogo ideale per ritrovare con la frequenza necessaria quelle condizioni climatiche e di illuminazione. Nonostante la troupe sia tornata proprio vicino Vancouver per girare anche questo nuovo film, lo stesso l'idea è stata di sfruttare il budget maggiore per calcare la mano sull'atmosfera (visto che il film è destinato anche a chi non conosce la serie).
Molti effetti sono stati utilizzati per eliminare le ombre o crearle dal nulla, "per scurire una giornata di sole senza farla sembrare in una giornata nuvola" ha detto il responsabile agli effetti speciali Mat Beck, spiegando il particolare "effetto X-Files" che era continuamente ricercato da Chris Carter.
Molte modifiche digitali le hanno subite le scene più cruente in modo da poter essere edulcorate per il cinema ma anche pronte al reintegro per la versione in DVD, altre invece più imprevedibili invece sono state fatte alle scene in laboratorio. Ad esempio con un po' di attenzione si nota come i riflessi negli occhiali dei molti "lavoratori nei laboratori" che tempestano il film sono fasulli e non hanno nemmeno un perchè nella trama, semplicemente sono parte dell'"effetto X-Files", quel complesso di immagini e dettagli che rendono lo spirito della serie.

Non esistono due tormente di neve uguali
Ma la cosa più complessa in assoluto è sicuramente stata la creazione delle continue tempeste di neve che si abbattono sul luogo dove è ambientato il film. Non potendo chiaramente attendere continuamente lo scoppio di una bufera la troupe ha preferito girare anche di giorno e poi creare la neve al digitale, solo che come ricorda Mat Beck: "Non esistono due tormente di neve uguali", il che significa che per ottenere più tormente occorre, come per l'animazione dell'acqua, riuscire a generare la casualità. Ancora più difficile in molte scene c'è neve vera che cade realmente e dunque quella finta avrà anche un referente e un termine di paragone diretto agli occhi dello spettatore.
Dato l'alto numero di tormente differenti presenti nel film e le molte differenze nel modo di cadere che la neve doveva avere anche all'interno di una medesima tormenta (poichè l'idea è che la tormenta è un elemento emotivo e al crescere o decrescere dell'emotività essa deve cambiare di tono) la produzione ha deciso di creare un software apposito che hanno chiamato Frosty.
"Frosty consente la creazione di tormente di neve" spiega sempre Mat Beck "e soprattutto la loro personalizzazione secondo 50 diverse variabili che spaziano dal vento, alle turbolenze, a come interagisce con gli oggetti presenti in scena, a come sfuoca diversamente e come si comporta nelle immagini in movimento", un genera-tempeste personali insomma.
Questo tipo di effettistica ha poi determinato un'altra peculiarità tecnica del film, cioè il fatto che se nella maggior parte dei film ad alto tasso di effetti speciali questi sono utilizzati per lo più per cancellare dalle immagini finali i cavi che reggono a mezz'aria elementi che altrimenti non ci potrebbero stare, in questo caso la gran parte degli effetti è stata concentrata nel rimuovere dalla neve le impronte delle scarpe che non potrebbero rimanere in caso di tormenta.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati