Il Panda picchia duro Dopo la lunga attesa, fomentata dai trailers, dai gadgets e dai wallpapers (cool marketing made in America) arriva nel Bel Paese Kung Fu Panda. Film d'animazione rivolto ai più giovani, ma che in fondo mette d'accordo fasce d'età più distanti; adatto a chi ha voglia di ridere, ma che non potrà evitare di riflettere sulle buone intenzioni che si veicolano nei 95 minuti creati dalla DreamWorks.
Tanto atteso e tanto desiderato, per la goffaggine del personaggio che ancora prima di esibirsi in acrobazie, ci ha già conquistato con gli occhioni buffi e i mutandoni elasticizzati; tanto voluto per quell'ennesima storia di arti marziali che fa sentire tutti un po' supereroi. E in fondo, questa storia di caparbietà vissuta da un morbidoso animalone antropomorfo, che insegue i propri sogni e non molla, intenerisce: ecco perchè, il grosso panda Po vanta elementi che si prospettano già essere vincenti al botteghino, e che tenderanno ad oscurare il chiacchiericcio insistente proveniente da Venezia.
Un genere completamente diverso, dove i colori sgargianti si spengono nelle atmosfere post-atomiche e lo humour cartooniano si disattiva contro le catastrofi umane e un citazionismo sfrontato di genere, è Doomsday. Rhona Mitra impersona una nuova eroina, che tenta il confronto con la Jolie tutta muscoli, incaricata di perlustrare il territorio della Scozia, isolato quarant'anni prima a causa di una epidemia mortale. Garantita la tensione da film d'azione, ma non cercate troppa originalità. Una lista tremenda Da una parte abbiamo un mezzo thriller a sfondo sessuale, che si attacca al fascino accattivante di Ewan McGregor e di Hugh Jackman; dall'altra un film d'azione tratto da un videogioco che propone intrighi politica-terrorismo. Come a dire che si cerca con le pedine forti, di vincere una partita al botteghino, che tuttavia non può nulla senza un adeguato sostegno di scrittura e regia.
Sex List – Omicidio a tre forse sarà in programma in qualche sala nella serata del 29 agosto: rapidi a vederlo perché non si prevedono lunghe permanenze. La dinamica è quella che mette in campo un triangolo amoroso graffiato dalla perversione sessuale, che tuttavia convince poco. Altrimenti con Postal si può tentare la strada del "videogioco filmico", come si diceva, incappando in un melange di componenti ultima generazione in ambito di terrorismo internazionale.
Detto questo, de gustibus e buona visione. Eldorado è davvero d'oro Vicenda già vista quella che interessa Animanera, film nazionale prodotto nel 2006 e in uscita solo questo venerdì nella sale. Si presenta tuttavia come un tentativo interessante di riflessione sul problema della pedofilia, come già aveva provato The Woodsman un po' di tempo fa. Tema scottante che susciterà dibattito, analizzato qui attraverso i costrutti psicologici che interlacciano la malattia e il suo tentativo di curarla con rispetto della persona: peccato per qualche intoppo registico, ma è comunque importante il tentativo, per questo piccolo film (in termini economici), di parlare di grandi argomenti.
Succede lo stesso nelle lande desolate del Belgio, attraversate da Yvan e Elie: il primo è uno scontroso commerciante e il secondo è un malcapitato ladruncolo, beccato in flagrante con le dita nella cioccolata. L'incontro però non va come si prevede e Yvan decide di risparmiare il furfante e di riportarlo a casa dai genitori al confine con la Francia. I due personaggi nel viaggio si rivelano particolarmente accattivanti, dettaglio che permette ad Eldorado Road di avere la capacità di coinvolgere il pubblico (tra risata e pensiero) e di indagare nel profondo di questi due malcapitati.
A ribadire che a volte basta un piccolo film per parlare in grande. E senza l'aiuto degli effetti speciali! Trasmissioni in differita A prolungare le consuete uscite del weekend abbiamo altri due appuntamenti: il primo è sabato 30 con l'uscita di The Ten - I dieci comandamenti come non li avete mai visti. Commedia sarcastica, tenta la rivisitazione dei dieci insegnamenti biblici con una vena di ironia e in dieci situazioni grottesche differenti. The Ten consente il ritorno di Winona Ryder sul grande schermo in un ambiente spensierato, come già aveva tentato (non molto felicemente) con Tutti i numeri del sesso; tra gli altri anche il faccino tenerissimo di Adam Brody, per le fans di Seth Cohen di O.C..
Altro appuntamento posticipato, che segue a ruota la presentazione a Venezia, e quindi permetterà anche ai non presenti di deliziare in breve di un prodotto della kermesse, è La terra degli uomini rossi – Birdwatchers di Marco Bechis. Selvaggia storia ambientata nel Mato Grosso, che si scaglia contro lo sfruttamento dei popoli indigeni che qui risiedono, e che in Birdwatchers tenteranno di riprendersi ciò che gli spetta di natura.
Avvincente, se non fosse che attinge da una realtà tristemente quotidiana e a noi poco conosciuta. Per riflettere.