Tra le anteprime un inedito Baricco che passa dalla penna alla cinepresa
Un festival ricco di novità e di onorificenze per grandi maestri: ecco cosa ci aspetta a Locarno dal 6 al 16 agosto. Rinnovata anche la Piazza Grande che ospita come di consueto le proiezioni, regalando quell'immancabile atmosfera magica che caratterizza il Festival da sempre.
La giuria offre un accurato melange di nazionalità e inclinazioni, che rende omaggio all'arte italiana col pluripremiato Sorrentino; con lui gli attori Rachida Brakni, francese, Liron Levo, israeliano, Dani Levy, svizzero; i registi Masahiro Kobayashi dal Giappone e Goran Paskaljevic dalla Serbia; a chiudere la produttrice messicana Bertha Navarro.
Accanto a Sorrentino, ampio spazio anche a Nanni Moretti, che cura una rassegna in qualità di produttore e regista, con quelle pellicole che appartengono al suo viaggio di formazione nel cinema del passato. Tra gli autori scelti dal nostro compatriota, Reitz, Loach, Kiarostami, ma anche Garrone, Pasolini e i Taviani; accanto a queste pellicole del tutto personali, un confronto diretto col regista sui suoi lavori (tra cui, riproposta, Palombella Rossa).
Dopo il navigato Moretti, un esordio molto atteso, sostenuto dalla Fandango di Procacci: Alessandro Baricco che passa alla sedia da regista dallo scrittoio da amanuense, con Lezione 21, dedicato alla Nona Sinfonia di Beethoven e imbevuto del classico tocco sognatore dello scrittore.
Dopo Sorrentino, Moretti e Baricco, Locarno ospiterà inoltre, tra gli artisti nazionali, anche Federico Bondi col suo Mar Nero (in concorso), un inedito Und das am montagmorgen del 1959 di Comencini, e il documentario di Pannone e Fasanella sulle Brigate Rosse: Il sol dell'avvenire.

Esordio con the all'inglese
La serata di presentazione riceverà come di consueto due inaugurazioni, rispettivamente ad orario di aperitivo con le presentazioni ufficiali del Presidente del Festival Marco Solari e del Direttore artistico Frédéric Maire; a seguire la proiezione del film Brideshead Revisited di Julian Jarrold. La serata di inaugurazione sarà preceduta come di consueto da un'altra proiezione very english: si tratta di un docu-film del 2007, Young@heart, per la regia di Stephen Walker, reduce dal successo del Sundance.

Premi vecchi premi nuovi
L'omaggio di Locarno quest'anno va a un grande regista attualmente in attività, Amos Gitai, al quale verrà conferito il Pardo d'onore. Il Premio si copre di grande lustro per il cineasta israeliano, fautore di una intensa attività artistica dai primi anni Novanta, per l'autorevole lista dei predecessori: da Rivette a De Oliveira, da Bertolucci a Olmi, da Loach a Gilliam, passando per Sokurov fino al più recente (del 2007) Hou Hsiao-Hsie.
Anche in ambito produttivo, Locarno conferisce un premio di rilievo: il Premio Raimondo Rezzonico, conferito ad un produttore indipendente in memoria di Raimondo Rezzonico che per vent'anni ha presieduto la manifestazione. Quest'anno il premio spetterà a Christine Vachon (tra le sue produzioni: The Company, One Hour Photo, Far from Heaven).
La novità tra gli encomi di Locarno scaturisce da una collaborazione con la rivista Variety, che offre un riconoscimento al film che meglio ha saputo abbinare qualità artistica e potenziale commerciale: il Variety Piazza Grande Award. In corso per questo premio, tutti i film presentati in prima mondiale o internazionale sulla Piazza Grande durante il Festival. Ricordiamo poi, accanto a questi riconoscimenti, i dodici Premi competitivi. E naturalmente il premio del pubblico Prix du Public UBS.
Si prospetta perciò, come ogni anno, un'edizione ricca di novità e di pregio artistico.