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Film nelle sale: Il Divo e la City

Finalmente sul grande schermo le fantastiche 4 di Manhattan.
di Chiara Renda

Dall'Italia a Manhattan

giovedì 29 maggio 2008 - Rubriche

Dall'Italia a Manhattan
Uscita anticipata, mercoledì 28, per Il Divo di Paolo Sorrentino, che è arrivato in Italia subito dopo Cannes, dove ha trionfato insieme a Gomorra conquistando la stampa internazionale e – soprattutto – il premio della Giuria. Il film è un ritratto originale e in chiave pop del senatore a vita Giulio Andreotti, raccontato con lo stile surreale e minimalista che da sempre contraddistingue il regista napoletano. Un personaggio a cui Sorrentino si è accostato con la consueta scrupolosità di documentazione ma senza esporre giudizi troppo radicali: per un anno intero ha letto qualunque scritto disponibile sul politico che si aggiunge alla galleria di personaggi ai margini, scomodi e ingombranti, antipatici ma umani, disegnati dalla sua penna. Il risultato è un'opera rigorosa dal punto di vista storico-politico, ma allo stesso tempo sopra le righe perché attenta (alla sua maniera, originale e "sbilenca") all'umanità e ai dettagli della quotidianità di un personaggio pubblico che ha segnato la storia d'Italia.
L'altra attesissima uscita del weekend è il film al femminile più atteso dell'anno: Sex and the City. Il ritorno sullo schermo (stavolta grande) di Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda è già un evento in tutto il mondo. Durante l'attesa però qualcuno non è stato troppo trepidante: il comune di Gerusalemme infatti, indignato per i manifesti in cui compare la parola "sesso", ha chiesto di rimuovere i cartelloni pubblicitari affissi in giro per la città perché offensivi e di sostituire la "scandalosa" parola con tre puntini di sospensione. Chissà cosa accadrebbe se qualche membro del comune assistesse alle bravate delle quattro ragazze di Manhattan... Intanto nel resto del mondo si fantastica da mesi sulle quattro diverse storie e su quale sarà il destino di ciascuna: Carrie riuscirà finalmente a essere portata all'altare da Big? Samantha riuscirà a rimanere fedele a un solo uomo? Miranda riuscirà a vivere serenamente col padre di suo figlio? E Charlotte rimarrà incinta? Ma soprattutto... quale personaggio morirà (scioccante rivelazione rilasciata poco tempo fa da Cynthia Nixon)? Da oggi finalmente potremo saperlo.

Ragazzi inquieti
Un altro attesissimo, ma di tutt'altro genere, è il remake del cult movie anni '80 The Hitcher, storia di una coppia di universitari che, decisa a passare qualche giorno di vacanza in campagna, si mette in viaggio in una notte di pioggia e raccoglie un autostoppista che presto si rivela un maniaco omicida. Diretto dall'apprezzatissimo regista di videoclip Dave Meyers, questo horror/road movie uscito in America mesi fa con un discreto successo è l'ennesimo remake del genere tanto in voga di questi tempi ed è prodotto dal regista Michael Bay, attualmente impegnato anche nella produzione di un altro atteso remake, quello de Gli uccelli di Hitchcock.
Nel filone adolescenziale ma più impegnato e indipendente si inquadra invece Charlie Bartlett, una storia tipicamente americana che racconta uno dei tanti giovani inquieti e ribelli di questi tempi. Dopo i vizi e i capricci del Succhiapollice, le innocenti bugie de Il calamaro e la balena e le vicende tragicomiche dell'emancipata Juno, Charlie Bartlett racconta l'avventura e le difficoltà d'adattamento di uno studente brillante e inquieto nel suo passaggio dalla scuola privata a quella pubblica. Il film vede tra gli interpreti anche il rinato Robert Downey Jr., accanto al protagonista Anton Yelchin e alla "indie" Hope Davis.

Calcio, musica e sogni
Oltre a Il Divo, l'altro film di Cannes in arrivo questo weekend è Maradona di Kusturica, il documentario che il regista balcanico ha dedicato all'ex "pibe de oro" e che arriva a due anni di distanza dal film di fiction di Marco Risi. Kusturica segue le vicende di quest'uomo straordinario dalle sue umili origini alla sua fama mondiale, dalla sua spettacolare ascesa alla tragica caduta. Un'opera che attesta l'amicizia e la reciproca stima tra questi due artisti, in un lungo viaggio tra glorie e sconfitte, tra perdizione e gioie, tra Buenos Aires, Cuba e Napoli.
Torna questa settimana anche un altro autore, il russo Sokurov, allievo di Tarkovskij e spesso citato dai libri di storia del cinema per il "film piano-sequenza" Arca russa. La storia del suo Alexandra è ancora profondamente radicata nella sua cultura e racconta la visita di una nonna, l'Alexandra del titolo (interpretata dalla stella della lirica russa Galina Vishnevskaya), al nipote che presta servizio nell'esercito russo in azione in Cecenia. Come sempre Sokurov sa esplorare l'intimo della natura umana nelle situazioni più disperate e nei rapporti delle persone tra loro con sobrietà, senza virtuosismi o compiacimenti autoriali.
L'ultima uscita del fine settimana è invece una storia d'amore, musica e immigrazione ambientata a Dublino: in Once (piccolo film che deve la sua fortuna alla canzone vincitrice dell'Oscar, "Falling Slowly") si incontrano un'immigrata dell'est, un'eccellente pianista costretta a fare la colf per mantenere la figlia, e un cantante di strada che per sfamarsi ripara aspirapolvere nel negozio di suo padre. Entrambi hanno un sogno nel cassetto: lei quello di avere un pianoforte tutto suo, lui quello di incidere un disco con le canzoni che ha scritto per la donna che amava e che l'ha appena lasciato. Unite solo per una settimana, queste due solitudini riusciranno forse a realizzare i propri sogni. E a dare un nuovo corso alla propria vita.

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