La diva in dolce attesa sfila sulla Croisette con il regista di Changeling.
di Chiara Renda
Bellissime in passerella
Dopo la bellissima Monica Bellucci, ieri a Cannes è stata la volta di due star hollywoodiane, Angelina Jolie, con tanto di pancione, e la ritrovata Gwyneth Paltrow, in questi giorni nelle sale italiane in Iron Man dopo un lungo periodo di pausa lavorativa (dovuto agli impegni familiari).
Le due splendide attrici si sono "sfidate" presentando due film in concorso.
Angelina, già in passerella pochi giorni fa come doppiatrice di Kung Fu Panda, ha accompagnato il regista Clint Eastwood nell'applauditissima anteprima di Changeling, storia di una madre coraggiosa (per la cui interpretazione ha dichiarato di essersi ispirata alla sua vera madre, morta lo scorso anno) alla quale viene rapito il figlio. Dopo che la polizia le riconsegna un bambino che non è suo, la donna decide allora di intraprendere una battaglia contro le forze dell'ordine che non finirà bene. Una nuova storia di sentimenti familiari - dopo Mystic River - per Eastwood, ultimamente dedito a film di guerra: "Mi sembra evidente che gli abusi sui più indifesi siano i crimini peggiori. Nel film c'è questo tema naturalmente, ma anche la chiara accusa all'abuso di potere di chi, invece, dovrebbe proteggere la popolazione. Nel nostro caso la polizia di Los Angeles".
L'altra bellezza della Croisette , Gwyneth Paltrow, è in gara invece con il film del regista indipendente James Gray (I padroni della notte) Two Lovers, dove interpreta il ruolo di giovane amante di un uomo sposato: "Nella vita sono cose che capitano" ha raccontato la donna "è una ragazza confusa, non riesce a capire quale sia il suo bene, ma comprendo la sua ossessione, per lei aspettare la telefonata dell'amante è la vita, anche se la fa soffrire". Nel cast del film, incursione nel film romantico per un regista solitamente dedito al crimine e al poliziesco, anche Vinessa Shaw, Joaquin Phoenix e Isabella Rossellini.
Kusturica, Maradona e Spike Lee
Ma non solo bellissime... Dopo Tyson, ecco sfilare sulla Croisette un altro personaggio dello sport: "el pibe de oro" Maradona, protagonista del film biografico fuori concorso Maradona, a lui dedicato da Emir Kusturica. "Questo film", ha spiegato l'ex campione argentino "racconta il mio passato e il mio presente, i momenti più belli e quelli più difficili. La gente mi crede un Dio, ma non lo sono affatto, sono un essere umano molto, molto normale". Infine ha confessato il suo amore per la diva prediletta, Julia Roberts: "Farei qualsiasi cosa per vederla sfilare qui sulla Croisette. Sarei disposto a tagliarmi la mano per camminarle accanto, anche quella con cui segnai all'Inghilterra". Ma le parole più sentite sono state quelle riguardo al rapporto con la droga: "Non è stato difficile parlarne. è bene che i giovani mi ascoltino visto che sono qui, vivo, e posso darne testimonianza".
Ma la giornata di ieri ha visto anche qualche anticipazione da parte del regista Spike Lee, giunto a Cannes per presentare otto minuti del nuovo film, Miracle at St. Anna, film "al cento per cento italiano, girato in Toscana, a Cinecittà e negli Usa, con ottimi attori quali Pierfrancesco Favino, Valentina Cervi e Luigi Lo Cascio". Il regista, che presenterà il film finito probabilmente a Venezia o a Toronto, ha raccontato di essersi appassionato al libro di James McBride (che ha curato la sceneggiatura) perché "ha restituito onore e verità storica ai Bubble Soldiers, gli afroamericani che formavano la Divisione Buffalo impegnata nella campagna d'Italia nella Seconda Guerra Mondiale". Infine, ha concluso con qualche parola sulla situazione americana: "Stasera sarebbe bello festeggiare la nomination del primo americano di colore alla Casa Bianca ma con prudenza mi limito a dire 'Yes, we can'. Non sarebbe solo un fatto importante per l'America, ma un fatto significativo per il mondo e per la mia razza. Comunque è importante sapere che dopo otto anni finisce l'era Bush. L'America ha bisogno di tornare a fare qualcosa di giusto e importante per il mondo".