Dopo oltre trent'anni in versione musical
Ha debuttato con successo al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano il musical "Profondo Rosso" ispirato all'omonimo film di Dario Argento divenuto ormai un classico. Alla regia teatrale Marco Calindri e alla supervisione il Maestro Dario Argento il quale vede al suo fianco dei compagni di percorso come Claudio Simonetti, autore delle musiche del film e Sergio Stivaletti, creatore di effetti speciali.
Protagonista l'attore e cantante italo francese Michel Altieri, 29 anni, già protagonista di alcuni dei musical più importanti degli ultimi anni, tra cui "Rent", "Il Ritratto di Dorian Gray" e "I Promessi Sposi", e reduce dalla partecipazione all'ultimo Festival di Berlino con il film Cuando la verdad despierta in cui recita al fianco di Fidel Castro.
Sul palcoscenico, al suo fianco Silvia Specchio, performer di musical come "Giovanna d'Arco", "La Febbre del sabato sera" e "Cantando sotto la pioggia". Ballerina e cantante di grande esperienza interpreta il ruolo di Gianna che nel film originale era di Daria Nicolodi. Il progetto si è rivelato ambizioso e coraggioso al contempo perché trasferire la sceneggiatura in un'opera teatrale può esser impresa quasi banale ma inserire l'horror/thriller cinematografico nella codificata struttura di un genere come un musical non è altrettanto semplice. Il coraggio è ulteriormente sottolineato dalla dimensione di novità. Anziché proporci l'ennesima versione italiana di musical di successo di Oltreoceano la Compagnia lavora su un'opera assolutamente inedita per i palcoscenici pensando sicuramente anche a una sua possibile esportazione. Se la prima parte risulta un po' troppo teatralmente impostata progressivamente la situazione si scioglie e l'innesto di una dimensione proveniente dall'aldilà (i fantasmi) testimonia di un'attenzione che Argento è venuto via via maturando di opera in opera.
Per espressa volontà di Dario Argento, il musical è ispirato al teatro francese del Grand Guignol, ricavato da una chiesa sconsacrata e fondato a fine '800 da Oscar Metenier. Gli spettacoli teatrali messi in scena al Grand Guignol possono considerarsi i precursori del cinema thriller e horror, con vicende misteriose, ricche di momenti cruenti e di suspence, spesso ispirate a fatti di cronaca nera realmente accaduti. In scena venivano usati trucchi straordinari per rappresentare davanti agli spettatori inorriditi i delitti più efferati. Il successo fu enorme e durò sino agli anni '60 quando il Teatro del Grand Guignol chiuse i battenti a causa della concorrenza delle sale cinematografiche.
"Profondo rosso" si presta in modo particolare a questo parallelismo, contenendo infatti molti riferimenti al Grand Guignol: delitti raccapriccianti, la medium, il movente psicologico, il flash back, la decapitazione, il pupazzo che ride... Anche se il pubblico di oggi non è più quello 'ingenuo' di un tempo qualche momento di tensione ben costruita non manca e resta, soprattutto, il piacere di seguire un tentativo di fare teatro in modo 'nuovo' senza per questo doversi negare al grande pubblico.