Advertisement
Film in tv: Quel che la Storia ha da dirci

Si riscopre e reinterpreta il passato nei film di questa settimana, soprattutto quello dell'Italia nostra.
di Edoardo Becattini

Una lunga domenica di qualità

giovedì 17 aprile 2008 - Televisione

Una lunga domenica di qualità
Una giornata all'insegna di moderni capolavori e di classici storici con qualche piccola opera indipendente a coronare il tutto. Così si profila la nuova domenica primaverile in televisione: perfettamente bilanciata in qualità, epoche storiche e tempistiche del palinsesto, a cominciare da un pomeriggio su cui si staglia il classico dei classici del cinema western americano, Ombre rosse (La7, 14.00) di John Ford; film che, imponendosi nell'immaginario di tutti i cinefili vecchi e giovani, costituisce tuttora l'imprescindibile metro di paragone della categoria. Altro semi-classico (occorre attendere ancora del tempo per poterlo sanzionare tale) è il più famoso film finora girato dal maestro coreano Kim Ki-duk, ovvero Ferro 3 (RaiTre, 1.55): un misto di grazia, equilibrio e poesia per il modo in cui ci aiuta ad apprezzare le piccole cose del quotidiano. Sia per ragioni di contenuto che di valore artistico comparativo, i "piccoli" outsider della giornata risultano essere il dramma dal positivo sguardo sociale Una casa alla fine del mondo (Rete 4, 23.30), con Colin Farrell e Robin Wright Penn che formano un nucleo familiare anticonformista nella New York dei primi anni Ottanta, e la teen-comedy tutto incentrata su un loser folle e bizzarro come Napoleon Dynamite (Italia 1, 2.15).
Lunedì sera l'elevato fattore artistico della giornata precedente si polverizza nelle continue esplosioni di The Transporter (Italia 1, 23.00) e Transporter: Extreme (Italia 1, 21.10). In questo dittico ultramovimentato che l'astuto Luc Besson ha ideato ibridando il suo Taxxi con il genere hard boiled del cinema di Hong Kong, Jason Statham, dopo qualche ruolo accessorio per Guy Ritchie, è stato definitivamente lanciato come icona dei film d'azione: una sorta di Bruce Willis ma, possibilmente, ancor più "coatto".

I romanzi di un'Italia criminale
La serata del martedì spicca vistosamente per la presenza, in prima serata, di un grande evento del cinema italiano di pochi anni fa. La ricostruzione storico-sociale dell'Italia durante i fatti della banda della Magliana operata da Michele Placido con Romanzo criminale (Canale 5, 21.10) rappresenta un vero e proprio kolossal per il nostro cinema recente per impiego di mezzi, attori (sono più o meno tutti qua dentro i giovani volti del panorama contemporaneo) e per la stessa durata del film (che viene proposto in versione integrale e per questo suddiviso in due parti, la seconda messa in onda mercoledì alla stessa ora). Interamente nella sola seconda serata viene invece proposto il thriller di Dario Argento Il cartaio (Rete 4, 23.45), ennesima variazione sul tema di Profondo rosso, stavolta ambientata nel mondo dei videopoker, con un giovane Silvio Muccino assiduo frequentatore di sale giochi.
Gli anni Quaranta fra Sicilia e America sono il periodo preso in carico dalla sera di mercoledì: un pressoché sconosciuto caso di delitto politico perpetrato dalla mafia nei primi anni della Repubblica sono al centro di Placido Rizzotto (RaiUno, 3.15), antinaturalistica opera d'impegno civile diretta da Pasquale Scimeca. Le regole della casa del sidro (Sky 3, 21.00) adotta invece uno stile più convenzionale, che si ispira ai melodrammi della lunga tradizione hollywoodiana, ma con una robusta sceneggiatura ed un'eccezionale performance di Michael Caine a sostenere la sontuosa confezione.
Dalla terribile realtà di sanguinosi fatti storici alla più ispirata letteratura favolistica, giovedì sera viene trasmessa una versione accorciata del lungo sceneggiato televisivo che Luigi Comencini ha derivato dal "Pinocchio" di Collodi. Le avventure di Pinocchio (RaiTre, 21.05), realizzato nel 1972, viene ricordato per il quantitativo di grandi nomi annoverati nel cast, fra i quali si rammentano maggiormente Nino Manfredi come Mastro Geppetto e Gina Lollobrigida come Fata Turchina. Più tardi un'altra prova di attori di tutto rispetto, un confronto a due fra i talentuosi Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini: una "strana coppia" di parenti nel grottesco Mio cognato (RaiUno, 3.15).

Le liberazioni del week-end
Nella ricorrenza della Liberazione, venerdì si celebra la commedia all'italiana nella sua evoluzione moderna: quella più fragile ed edulcorata nella componente dissacrante dei tempi che furono, diretta ed interpretata da Leonardo Pieraccioni con Ti amo in tutte le lingue del mondo (Canale 5, 21.10), ed una più recente produzione di uno dei registi simbolo del genere, Mario Monicelli. In Cari fottutissimi amici (Rete 4, 23.20), lo spirito di questo maestro novantenne ripercorre proprio i giorni della liberazione nazifascista in Toscana, con un gruppo di disgraziati che aprono bische per incontri di pugilato clandestini, durante i quali si scontrano proprio con dei militari americani. All'alba del giorno dopo, vale la pena ricordare ai cinefili insonni la presenza televisiva di Él – Lui (RaiTre, 4.30), film dai forti quanto pudichi richiami al feticismo sessuale scaturito dal perbenismo cattolico-borghese, che Luis Bunuel ha realizzato durante il suo periodo messicano.
La ormai consueta "doppietta" di film familiari del sabato di Italia 1 questa settimana propone i due episodi sulla maschera voodoo che dona poteri elastici ed un volto verdognolo: The Mask (Italia 1, 19.15), consacrazione comica di Jim Carrey ed angelica apparizione di Cameron Diaz, e relativo sequel, The Mask 2 (Italia 1, 21.15). Una prima serata incentrata sul giallo psicologico è invece quella di Rete 4, che propone un thriller in cui Michael Douglas è uno psichiatra minacciato da dei rapinatori e costretto a far emergere dai ricordi di una paziente un'importante cifra numerica in Don't say a word (Rete 4, 21.30). A chiudere in notturna la settimana, un film del circuito indipendente americano che ritrae una piccola comunità di "reietti" della periferia di Los Angeles, un gruppo di bianchi e latino-americani che la società benpensante e le tradizioni non riescono ad accettare: Non è peccato – La Quinceañera (RaiUno, 1.15).

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati