Il ritorno di Verdone
Sarà un weekend prolifico per il cinema italiano. Dopo i giochi d'azzardo di Elio Germano e i sogni infranti di Claudio Santamaria, questo fine settimana sarà sicuramente Verdone a farla da padrone al botteghino. Con Grande, grosso e Verdone il comico romano che ha rappresentato l'Italia di oggi in tutte le sue declinazioni torna a vestire i panni dei suoi personaggi più fortunati, dal coatto di borgata lontano parente dell'Ivano di Viaggi di nozze – accompagnato anche qui dalla sua Jessica/Gerini – all' imbranato mammone sulla scia del Mimmo di Bianco, rosso e Verdone. Una commedia episodica, tipicamente all'italiana, per un nuovo sicuro successo di pubblico.
Si parla di "famiglia italiana" anche nel film di Alfredo Arciero (Dio c'è) Family Game: se una vita non basta, che affronta la mancanza di comunicazione e il conflitto generazionale attraverso la figura di un bambino, punto di vista privilegiato di un racconto d'evasione attraverso il videogioco, moderno mezzo di fuga dalla pesantezza della quotidianità. Nel cast la timidamente intensa Sandra Ceccarelli, Stefano Dionisi e Fabio Troiano.

L'impegno degli italiani, dal documentario alla fiction
In concomitanza con la festa delle donne esce anche un documentario che celebra il mondo femminile: Vogliamo anche le rose, diretto dalla celebrata regista di Un'ora sola ti vorrei, Alina Marazzi, è un prezioso ritratto che racconta il profondo cambiamento avvenuto nel costume in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta grazie alla liberazione sessuale e al movimento femminista. Non un semplice documentario, ma uno sguardo intimo e personalissimo, arricchito da immagini di repertorio, della regista milanese attenta al mondo femminile.
Drammaticamente reale e attuale è il documentario sull'emergenza rifiuti in Campania Biùtiful Cauntri, diretto da Andrea D'Ambrosio, Esmeralda Calabria e Peppe Ruggiero. Il film, che ha ricevuto la menzione speciale all'ultimo Torino Film Festival, racconta e denuncia le cause e l'impatto sulla popolazione e sul territorio delle carcasse di agnelli disseminate per la campagna, dei campi colmi di fanghi tossici, delle numerose discariche abusive nascoste. Un viaggio rurale è quello di Salvatore Mereu nella Sardegna selvaggia di Sonetàula (presentato fuori concorso all'ultima Berlinale), drammatica formazione di un ragazzino costretto a scelte estreme ambientata all'epoca della seconda Guerra Mondiale.

E fiabe dall'estero...
Gli unici due film non italiani in uscita sono due favole. O meglio, la prima è una rivisitazione di tante favole: Cenerentola e gli 007 nani è una fiaba d'animazione 3D, che assecondando la tendenza in voga da Shrek in poi, assembla e attualizza diverse fiabe classiche, da "Pollicino" a "La bella addormentata". Un film che, pur divertendosi a capovolgere l'andamento delle note novelle, ha il merito di lasciare inalterato il fascino immortale delle favole.
E per concludere, una favola francese leggera e fantastica è quella che il drammaturgo Eric-Emmanuel Schmitt ha voluto raccontare nella sua prima prova da regista: Lezioni di felicità – Odette Toulemonde è una favola contemporanea e ottimista sull'incontro tra una sognatrice, appassionata lettrice, e il suo scrittore preferito. Una pellicola lieve, musicata dal nostro Piovani, che ricorda – nelle intenzioni del regista - lo stile dei film Disney di una volta, quei film che tranquillizzano lo spirito e danno a chi li guarda una "lezione di felicità".