Dal piccolo al grande schermo
La conosciamo come una delle più originali, divertenti e "agguerrite femministe" del piccolo schermo che, dal palco di Zelig, reclama la sua condizione di single, tanto da averne fatto due libri: "Meglio donna che male accompagnata" e "Si vive una volta. Sola". Ma è anche tra le protagoniste femminili della sit-com Belli Dentro, trasmessa su Canale 5, che nel 2006 le è valsa la Telegrolla come migliore attrice. Giornalista per "Donna Moderna" con la rubrica "Ridiamoci su", da sempre la Cucciari narra le sue vicende di zitella, come si dice, per scelta altrui. Parla di sé, soprattutto, ma anche della "condizione" di una qualsiasi trentenne che inizia a guardarsi intorno e a vedere che amiche e cugine sono tutte sposate, hanno figli, e di uomini intorno, sensibili e intelligenti, ce ne sono davvero pochi. La sua è un'analisi lucida, sempre ironica, pseudo seria, ma molto, molto realistica alla quale tenta di dare, disperatamente, una soluzione. A giorni la vedremo nel nuovo film di Carlo Verdone, dal promettente titolo Grande, grosso e Verdone, prosieguo del fortunato Viaggi di nozze, se non altro per le vicende di tre coppie (tra cui un fac-simile, sempre accanto alla Gerini, dei mitici Ivano e Jessica). La Cucciari sarà Tecla, moglie di Leo Nuvolone (il Verdone imbranato), alle prese con i loro figli e la partecipazione al raduno nazionale dei boy-scout. Chiediamo a Geppi qualcosa di più su questa sua "prima volta" al cinema e del suo personaggio.

Dopo tanta tv, il cinema: era un tuo desiderio oppure è capitato per caso?
Il cinema l'ho sempre sognato, ma ho anche preferito aspettare una proposta per un film che avrei visto al cinema anche se non fossi stata nel cast. Questo film sarei andata al cinema a vederlo lo stesso, ci sono pure io dentro, potete capire la mia gioia.

Come è arrivata la proposta di interpretare Tecla?
Diciamo che me la sono un po' cercata, ho letto che Verdone stava completando il cast. Sono andata a Roma da Moira Mazzantini, responsabile della TNA, e mentre le chiedevo di fare il provino, l'ha chiamata al telefono Roberto Giandalia, storico aiuto regista di Carlo. Dopo mezz'ora ero davanti a Carlo. Dopo due settimane mi hanno richiamata.

Ti somiglia un po' questo personaggio? E sei emozionata per l'uscita del film?
Sono un po' meno petulante (solo un po' meno direbbe qualcuno!), ma ho altrettanto spirito pragmatico.
E lavorare con Carlo per me era un sogno da almeno una ventina d'anni!

Com'è Geppi nella vita di tutti i giorni?
Sempre di corsa, sempre con qualcosa da fare grazie a Dio, sempre con un pensiero che passa veloce; molto serena e con la fortuna di avere accanto persone con un cuore capiente.