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Film nelle sale: in Italia il mattino ha l'oro in bocca

In arrivo molte pellicole italiane, ma anche produzioni spagnole, francesi e americane.
di Chiara Renda

Tra horror e cartoon

giovedì 28 febbraio 2008 - Rubriche

Tra horror e cartoon
Dopo i grandi titoli della scorsa settimana (John Rambo, Tim Burton e i fratelli Coen), questa settimana nei cinema italiani arrivano pellicole minori, ma comunque interessanti e molto attese. Si comincia con l'horror low budget Rec, girato da Jaume Balagueró e Paco Plaza quasi interamente all'interno di una palazzina in cui i personaggi rimangono intrappolati. Un horror semplice e proprio per questo riuscito, che riesce a tenere incollati alla poltrona ricorrendo allo stesso tempo – grazie anche all'uso quasi esclusivo della camera a mano - a una denuncia nei confronti del voyeurismo dei media nella società contemporanea.
Da non perdere poi il film d'animazione in bianco e nero Persepolis, girato (oltre che da Vincent Paronnaud) dalla stessa autrice del fumetto da cui è tratto, Marjane Satrapi: già uscito in due sale italiane lo scorso weekend e candidato al premio Oscar come miglior film d'animazione, il film racconta la personale esperienza di vita di Marjane dagli otto anni all'adolescenza, dall'infanzia in Iran agli anni difficili dei turbamenti giovanili a Vienna. La storia di una donna forte e moderna, doppiata per il pubblico italiano dalla solare Paola Cortellesi.

Stati Uniti tra impegno e suspence
Dagli Stati Uniti questa settimana non mancano le emozioni forti: Doug Liman, regista di The Bourne Identity e Mr. & Mrs. Smith, ha chiamato due dei giovani attori di punta del cinema contemporaneo, Jamie Bell e Hayden Christensen, per realizzare il thriller fantascientifico Jumper, per il quale sono state eccezionalmente aperte le porte del Colosseo. Un film di (form)azione sulla scoperta del potere del teletrasporto da parte di un ragazzo di diciassette anni. Azione e suspence accompagnano anche le otto diverse Prospettive di un delitto di Pete Travis, gli otto diversi punti di vista cui la polizia si trova davanti in seguito all'assassinio di un politico in una piazza gremita. Primo al box office nella classifica americana, il film vanta un cast di tutto rispetto, da Sigourney Weaver a William Hurt, da Dennis Quaid a Forest Whitaker.
E da ben due premi Oscar, Meryl Streep e Reese Witherspoon, qui affiancate da Jake Gyllenhaal, è interpretato Rendition – Detenzione illegale, thriller classico e ricco di suspence che affronta in diverse storie il terrorismo post 11 settembre. Il manovratore che sta dietro a questa spy story è il sudafricano Gavin Hood, autore del celebrato Il suo nome è Tsotsi ma anche del prossimo atteso capitolo degli X Men, in uscita nel 2009.
Infine dagli Stati Uniti arriva nelle sale un interessante documentario musicale: Il futuro non è scritto – Joe Strummer è un ritratto del carismatico leader dei Clash a cinque anni dalla sua morte, ricostruito attraverso le testimonianze degli amici - più o meno - intimi (tra cui il regista Jim Jarmusch, per il quale ha recitato in Mystery Train) da Julien Temple, già autore della pellicola punk Sex Pistols – Oscenità e furore.

I sogni degli italiani
La rincorsa di un sogno è quella che Elio Germano, insieme a Laura Chiatti e Martina Stella, persegue ne Il mattino ha l'oro in bocca. La versione cinematografica, firmata Francesco Patierno, del romanzo di Marco Baldini (Il giocatore) inizia con le belle speranze del giovane fiorentino aspirante dj per addentrarsi poi nella Milano da bere degli anni Ottanta, dove il ragazzo viene iniziato all'arte radiofonica ma soprattutto al gioco d'azzardo. Dopo i recenti affreschi cinematografici degli anni Settanta (Romanzo criminale, Mio fratello è figlio unico) Elio Germano si tuffa nei viziosi e tentatori anni Ottanta nel difficile compito di raccontare un personaggio vivente e noto, ma riuscendo come sempre a superare brillantemente la prova con lo spirito ironico che lo contraddistingue.
La storia di un sogno che si realizza per poi sgretolarsi è quella di Antonio Perrone, il boss della mala salentina interpretato dall'ex "dandy" di Romanzo criminale Claudio Santamaria in Fine pena mai, storia vera del mafioso pugliese messa nero su bianco (nel libro "Vista d'interni") durante i 15 anni di isolamento in regime carcerario di 41 bis. Diretto da Davide Barletti e Lorenzo Conte, il film è un piacevole ritorno dell'Italia – dopo Romanzo criminale - al gangster movie di qualità alla Scorsese, che pur nei contorni dell'azione incalzante, non tralascia l'aspetto psicologico e introspettivo dei personaggi.
Altra uscita italiana è opera del giovane regista torinese Louis Nero, fattosi notare soprattutto in ambiti festivalieri prima con Pianosequenza e poi con Hans: La rabbia è un'opera (a tratti autobiografica) di denuncia nei confronti dell'industria cinematografica, un sistema che per Nero non ha più niente a che fare con la missione artistica originaria di elevare l'animo umano. Tra tensione e ironia, il film racconta la frustrazione di un regista che per riuscire a realizzare il suo film decide di compiere una rapina; un uomo spinto solo dalla "rabbia", una forza che diventa il motore interiore delle sue incoscienti azioni.
Meno ironia e più dramma in Forse Dio è malato, il documentario-viaggio attraverso le miserie del continente nero diretto da Franco Brogi Taviani e tratto dall'omonimo libro di Walter Veltroni. Tra immagini reali e fiction, un film d'autore di sensibilizzazione che uscirà purtroppo in sole sei copie in tutta Italia.

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