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Film nelle sale: Il petroliere e la farfalla

Arriva direttamente da Berlino Il petroliere, accompagnato da due film d'autore.
di Chiara Renda

Il petroliere da Berlino all'Italia

venerdì 15 febbraio 2008 - Rubriche

Il petroliere da Berlino all'Italia
Dopo l'uscita strategica, a San Valentino, dell'esordio alla regia di Silvio Muccino con l'ennesimo film sentimentale italiano, Parlami d'amore, finalmente arriva un fine settimana di qualità all'insegna del cinema d'autore. Si comincia con un attesissimo: già candidato a otto premi Oscar, Il petroliere segna il ritorno alla regia del dotato Paul Thomas Anderson, il losangelino rivelatosi all'attenzione della critica con film corali come Boogie Nights e Magnolia, ma apprezzato anche nell'inusuale Ubriaco d'amore, romantica e inquietante commedia su un individuo paranoico e irascibile che riesce a convogliare le sue energie nell'amore.
A cinque anni di distanza da questo film e dopo aver aiutato l'anziano Altman nella sua ultima fatica (Radio America), Anderson si confronta con un romanzo, "Oil!" di Upton Sinclair, per mettere in scena una storia ambientata alla fine dell'800. Una parabola sul potere e l'ambizione con protagonista il premio Oscar Daniel Day-Lewis. Chissà se Berlino porterà fortuna a Paul Thomas Anderson come nel 2000, quando il regista si aggiudicò l'Orso d'oro per Magnolia.

Due film autoriali e festivalieri
Ad accompagnare questo affresco americano, nel weekend ci sono altre due uscite d'essai: Lo scafandro e la farfalla, presentato a Cannes e già strapremiato in tutto il mondo, è il toccante e intenso ritratto autentico di Jean-Dominique Bauby, caporedattore di "Elle" rimasto da un giorno all'altro quasi totalmente paralizzato, fatta eccezione per la palpebra sinistra, in seguito a un ictus. Basato sull'omonimo libro del giornalista, il film di Schnabel (pittore prima che regista) è un viaggio verso la libertà di un uomo dotato di una forza d'animo ammirevole.
Toccante e drammatico è anche l'esordio dietro la macchina da presa della giovane attrice Sarah Polley: Away from her – Lontano da lei è un film poetico sulla solitudine e la vecchiaia, il ritratto delicato e appassionato di una donna colpita dall'Alzheimer che ha il volto e il corpo della bravissima Julie Christie, già vincitrice del Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico, e candidata anche all'Oscar. Si vedrà: la prossima settimana con l'uscita dei film dei Coen e di Tim Burton potremo avere una visione più globale per un accurato pronostico sugli Oscar... anche se solo due giorni prima della cerimonia, che si terrà il 24 febbraio.

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