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Film nelle sale: Un Halloween fuori stagione

Riapre la distribuzione cinematografica con commedie indie e importanti film 'vietati ai minori'.
di Edoardo Becattini

Orrore e lussuria

venerdì 4 gennaio 2008 - Rubriche

Orrore e lussuria
Dopo una breve pausa dominata da svariati panettoni, da ragioni (Redford) e sentimenti (L'amore ai tempi del colera) per le feste, il primo weekend dell'anno cerca di scuotersi dal torpore natalizio puntando su emozioni e piaceri forti, liminari al pudore censorio. Premiato, non senza conseguenti polemiche, dalla giuria di registi dell'ultima Mostra del cinema di Venezia, il nuovo film del corteggiatissimo Ang Lee (due Leoni d'Oro e un Oscar alla regia ottenuti in soli due anni), Lussuria – Seduzione e tradimento, è un dramma storico dominato da forti pulsioni erotiche e lunghe sequenze di amplessi. Tratto da un romanzo della sovversiva scrittrice cinese Zhang Ailing, "Lussuria", racconta della torbida liaison fra il signor Yee, collaborazionista filo-nipponico e torturatore di sovversivi, e la giovane attrice militante Wong Chia Chi, incaricata di sedurre e uccidere Yee, nella cornice di una Shanghai occupata dai giapponesi durante il secondo conflitto mondiale.
Oltre il rosso dell'eros di Ang Lee, troviamo il rosso sangue di Halloween – The Beginning, pellicola che rielabora e approfondisce la figura di uno dei più famosi serial killer del cinema horror. In un periodo in cui tale genere vive unicamente di autopoiesi, sopravvivendo di soli remake di film orientali e di grandi successi del passato, ecco però che un rifacimento come Halloween – The Beginning si pone in una posizione di rilievo non solo perché annovera dietro la macchina da presa una delle maggiori promesse del new horror, il Rob Zombie di La casa del diavolo e La casa dei 1000 corpi, ma anche per lo stesso valore che il suo modello ha assunto nella storia del terrore cinematografico. L'originale Halloween realizzato da John Carpenter nel 1978 è infatti accreditato come il vero e proprio capostipite di un sottogenere nel cinema horror, il cosiddetto slasher movie, che ha per anni proliferato anche grazie alla facile serializzazione della formula e all'implacabile fattura dei suoi assassini. Fra questi, uno dei più amati dal pubblico di sempre è proprio il Michael Myers del film di Carpenter, a cui ora Zombie dedica questo personale omaggio-prequel-remake raccontandone le origini del male e arricchendo determinati particolari sulla sua infanzia.

L'amore di plastica
Terzo "incomodo" di questo primo venerdì, perché più soave e delicato nei toni rispetto agli altri due film di punta, è Lars e una ragazza tutta sua, diretto dall'esordiente Craig Gillespie. Il film, presentato al Festival di Toronto e a quello di Torino dove ha ottenuto il premio del pubblico, racconta del fobico e patologicamente timido Lars che trova in Bianca, una bambola gonfiabile di silicone a grandezza naturale, la perfetta compagna per la vita, tanto che anche i parenti più stretti e gli altri abitanti del paesino del Wisconsin, cogliendo la purezza dei sentimenti di Lars, non romperanno l'idillio dell'anomala coppia. Sul suo protagonista, il ventisettenne e già consumato Ryan Gosling (Il caso Thomas Crawford, The Believer) si regge gran parte della struttura del film, tanto che l'attore risulta attualmente nella rosa dei candidati ai prossimi Golden Globe.
Primo film italiano a comparire in questo neonato 2008, il film dal titolo quantomeno evocativo Bastardi è un progetto singolare: una sorta di rievocazione e celebrazione del poliziottesco italiano degli anni Settanta che fa di un cast a dir poco eterogeneo il suo punto di forza, mescolando volti riesumati proprio da quel periodo (Franco Nero, Barbara Bouchet), personaggi di matrice televisiva (Eva Henger, Randy Ingerman) con anche qualche stimato attore professionista più o meno celebrato negli ultimi anni (Giancarlo Giannini, Don Johnson). La storia è quella di due potenti famiglie pugliesi da sempre rivali nel racket malavitoso in lotta fra loro a causa di un delitto d'onore e del furto di una preziosa reliquia.
Ultimo residuo degli strascichi delle feste è la commedia per famiglie di produzione tedesca Uibù – Fantasmino fifone. Il film trae la sua storia da un famoso racconto per l'infanzia di grande successo popolare in patria su di un cavaliere giocatore incallito e baro, che per una maledizione si ritrova a vagare come fantasma nel suo stesso castello, costretto a spaventare i nuovi abitanti nonostante vi sia decisamente poco incline.

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