La notte delle streghe
Uscite cinematografiche particolarmente dislocate questa settimana, dilazionate anche sulla base delle ricorrenze, festività e ponti che la occupano. La carrellata delle novità ha inizio a partire da oggi con due pellicole profondamente differenti fra di loro, ma piuttosto in sintonia con la festa di Halloween. La categorica uscita horror della festa è quest'anno ben rappresentata dal ritorno di uno dei più importanti maestri del genere: Dario Argento, che dopo la parentesi votata al mystery con Nonhosonno e Il cartaio, torna all'orrore nella sua forma più pura e viscerale con La terza madre. Il film rappresenta per il regista romano un doppio ritorno: ritorno a quella forma di horror soprannaturale in cui sangue e omicidi spesso non hanno un referente tangibile; e ripresa e conclusione della storia delle tre streghe ancestrali che seminano morte nel mondo, cominciata con Suspiria e Inferno ormai quasi trenta anni fa. La presenza nel cast della figlia Asia Argento e della ex moglie Daria Nicolodi fornisce all'opera senso di completezza e sigillo familiare.
Chi invece avevamo visto proprio per colpa di una strega perdere un po' del suo sguardo creativo e atipico è Terry Gilliam, il cui ultimo film aveva un po' deluso critica e pubblico due anni fa. Così dopo l'ampio budget e i divi di I fratelli Grimm e l'incantevole strega, il visionario ex Monty Python ha scritto e diretto Tideland - Il mondo capovolto, una favola nera sull'infanzia e i mondi immaginari di una bambina che vive in una famiglia di tossicodipendenti. Un film che lo stesso regista di Brazil e L'esercito delle 12 scimmie ha definito una versione dark di Alice nel paese delle meraviglie ambientata in un paesaggio rurale e mortifero.

Il ritorno della spia e dei papà precari
Giovedì, festa di Ognissanti, approdano nei nostri cinema due recenti sequel di produzione americana. Il vero evento della giornata è il terzo capitolo della saga dedicata a Jason Bourne, la spia inventata dal giallista Robert Ludlum e interpretata da Matt Damon in tutti e tre i film. The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo vede di nuovo dietro la macchina da presa il regista del secondo episodio, Paul Greengrass (nomination Oscar per United 93, Orso d'Oro per Bloody Sunday), e ritrova, oltre a Damon, alcuni attori affezionati ai loro personaggi come Julia Stiles più piacevoli nuove aggiunte quali Albert Finney (Big Fish) e David Strathairn (Good Night, and Good Luck) a impersonare nuovi personaggi che ruotano attorno alla CIA e alla caccia della spia amnesica. Il film prosegue esattamente la narrazione laddove terminava il precedente The Bourne Supremacy e risponde a molti degli interrogativi lasciati in sospeso finora sulla spia assassina senza memoria.
Il campeggio dei papà è invece la commedia per famiglie prodotta dalla Disney che fa da seguito a L'asilo dei papà, forte successo al box office americano di quattro anni fa. Del film precedente riprende molto da vicino anche la storia di due padri di famiglia che per ovviare al licenziamento decidono di fare dell'allevamento dei figli un business. In questo film il nominato Oscar Eddie Murphy lascia il posto al vincitore Oscar Cuba Gooding Jr. e la vicenda si sposta dagli ambienti chiusi dell'istituzione prescolare allo spazio aperto del campeggio estivo, con la differenza che stavolta entrerà in scena anche la disciplina militare.

Thriller legale, thriller dell'anima
A concludere questa staffetta dei nuovi film in uscita venerdì approdano sui nostri schermi due gialli, due atipiche storie d'omicidio, accomunate da una fredda suspense e da ottime prove d'attore. Il caso Thomas Crawford è un legal thriller in cui Anthony Hopkins è un ricco ingegnere aeronautico che confessa l'uccisione della moglie fedifraga per poi però difendersi autonomamente in tribunale dalla stessa imputazione. Ryan Gosling è il giovane e ambizioso avvocato dell'accusa che, a dispetto del talento e della forte determinazione a vincere, è costretto a intraprendere una sottile battaglia di retorica e strategia per fronteggiare sullo stesso piano il suo arguto avversario.
Il protagonista de L'uomo privato (visto la scorsa settimana alla Festa di Roma) è invece un anonimo professore che viene coinvolto suo malgrado nelle indagini di omicidio. Docente universitario di Diritto, apprezzato da donne e colleghi, il personaggio interpretato da Tommaso Ragno è un uomo individualista e solitario il cui sguardo vacuo e distante è costretto a fare presa sulla realtà in seguito al suicidio di un suo studente particolarmente ossessionato.