Advertisement
Film nelle sale: il gay per forza Adam Sandler protagonista del weekend

Scontro USA – Italia con le novità del Lido: dal Bob Dylan di Todd Haynes all'Aragosta di Sabina Guzzanti.
di Piervittorio Vitori

Due finti omosessuali contro la bella avvocatessa

giovedì 6 settembre 2007 - Rubriche

Due finti omosessuali contro la bella avvocatessa
Riecco Adam Sandler, il campione della commedia leggera made in USA. In Io vi dichiaro marito e... marito, che lo vede al fianco dell'emergente Kevin James, il comico ritrova alla regia Dennis Dugan, già autore di quel Big daddy – Un papà speciale che consacrò il fenomeno-Sandler in patria e lo fece conoscere da noi. E se lì il personaggio era quello di un giovane costretto a fingersi padre, qui i due protagonisti devono, per ragioni economiche, fingersi una coppia gay. A tentare di rompere loro le uova nel paniere ci si mette però una bella avvocatessa, interpretata dalla splendida Jessica Biel. E se della 25enne del Minnesota non si può non apprezzare il fascino, il divertimento viene assicurato, oltre che dai sue scatenati protagonisti, da un reparto di comprimari di prim'ordine quali Ving Rhames, Steve Buscemi e il redivivo Dan Aykroyd, reduce da un'assenza dagli schermi durata tre anni. Da un problema famigliare a un altro, ma di segno totalmente opposto: è quello che tormenta Sandra Bullock, casalinga che una notte sogna la morte del marito, salvo poi ritrovarlo vivo la mattina dopo. La cosa inizia a ripetersi con angosciante frequenza: si tratta solo di incubi o c'è dietro un'altra, più inquietante spiegazione? In Premonition la sceneggiatura di Bill Kelly riesce a coinvolgere lo spettatore lungo le quasi due ore di pellicola, permettendo a Bullock di mettere alla prova la sua versatilità sul terreno del thriller soprannaturale e al protagonista maschile Julian McMahon di confermarsi interprete di razza anche sul grande schermo dopo il successo raggiunto in tv come protagonista di Nip/Tuck.

Sette facce e un grande cast per il caleidoscopico Bob Dylan di Haynes
E da un uomo che la notte muore e di giorno la moglie ritrova vivo, a uno che, stando al titolo, non c'è ma che in verità è presente in addirittura sette incarnazioni: è il Bob Dylan proposto in Io non sono qui da Todd Haynes, in questi giorni al Lido. Attenzione, perché non si tratta di un biopic, ma di un oggetto strano: un film che apre finestre su vari momenti e aspetti della vita e della produzione del cantautore, ma al contempo è intrigante per il modo in cui li mette in relazione con l'America descritta e vissuta dallo stesso Dylan. Il paradosso è quindi quello del ritratto di un'icona della cultura popolare statunitense che si rivela in realtà un affresco corale, supportato da un cast eterogeneo e di grande appeal: il giovane emergente di "Don't look back" è interpretato da Cate Blanchett (!), la star dell'epoca di "Blood on the tracks" da Heath Ledger, l'ex-profeta folk spintosi verso la religione da Christian Bale; in più, ecco nella digressione più fantastica Richard Gere nei panni di Billy the kid. A completare la lista, Julianne Moore e Charlotte Gainsbourg vestono i panni delle due figure femminili che maggiore risalto avranno nella vicenda umana dell'artista. I sette frammenti dell'epopea dylaniana vengono poi resi da Haynes con altrettanti stili visivi diversi: il regista riprende tematiche, atmosfere e soluzioni formali già sviluppate nei suoi film precedenti, in particolare in Velvet Goldmine e Lontano dal Paradiso. A fare da collante a questo caleidoscopio è una colonna sonora a prova di critica: da "Stuck inside of Mobile with the Memphis Blues again" alla conclusiva, epocale, "Like a Rolling Stone" il film è naturalmente anche una lunga cavalcata attraverso l'opera del menestrello di Duluth.

Venezia, Italia: i ritorni di Marra e Guzzanti
E dal Festival di Venezia arrivano anche due dei tre titoli italiani che nel weekend contenderanno agli statunitensi il primato al botteghino. Il primo è L'ora di punta, grazie al quale il napoletano Vincenzo Marra si presenta al Lido per la quinta volta in sette anni, per l'occasione in concorso. Dopo la "deviazione" documentaria di L'udienza è aperta, il regista torna alla fiction, con un film che però pare non avere nulla da invidiare, in termini di denuncia, al suo predecessore. È infatti la storia di Filippo (Michele Lastella), giovane agente della guardia di finanza che intravede la possibilità di realizzare le sue sfrenate ambizioni nell'incontro con la matura Caterina (Fanny Ardant), che gli aprirà le porte del corrotto universo della finanza. Poca denuncia, invece, in Le ragioni dell'aragosta; e questo è forse il dato più originale del film, visto che la firma è quella di Sabina Guzzanti. Chi si aspettava un Viva Zapatero! 2 forse rimarrà deluso: la comedian mette infatti in scena una reunion tra vecchi amici, quelli che un decennio fa formavano la banda di "Avanzi". E se è una denuncia sociale il motore dello spettacolo che il gruppo metterà in scena, i veri protagonisti diventano i problemi e le disillusioni di una generazione che con l'impegno cercava di cambiare la società ma deve constatare il proprio fallimento. Completa il trittico nostrano un film atipico per il nostro panorama e capace di affrontare una pluralità di temi. Storia del rapporto tra un "matto del villaggio" e un'immigrata dell'Est in fuga dal malavitoso che l'ha comprata, Il rabdomante di Fabrizio Cattani parla di emarginazione, lotta per la vita (e per l'acqua) e di una terra, la Basilicata, che si fa protagonista al pari delle figure umane. Merito della fotografia di Francesco Carini, in grado di dare spessore al film al pari delle musiche di Louis Siciliano, delle interpretazioni di Pascal Zullino e Andrea Osvart, e dell'occhio del regista, cresciuto alla scuola di Ferreri, Archibugi e Ozpetek.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati