Avvistate due pellicole nuove in laguna!
La 64° Mostra del Cinema di Venezia si aggiorna. È cominciato il conto alla rovescia per la partenza della manifestazione ma il programma non è ancora definitivo. Nel giro di pochi giorni il direttore Marco Müller ha preso la decisione di ampliare la già ricca rassegna, dimostrando di avere sensibilità verso l'attualità e verso le ultime vicende che hanno visto la scomparsa di grandi maestri del cinema. Nella sezione Fuori Concorso – Maestri è stato inserito Disengagement del regista israeliano Amos Gitai, autore protagonista al festival veneziano per la dodicesima volta. Il film è una storia fatta di piccoli sentimenti che, nell'evoluzione di un dramma privato fa uscire la tragedia della storia. Protagonista della pellicola è Juliette Binoche, una donna francese di origini israeliane, immersa in una vicenda ambientata nel 2005, l'anno in cui Israele si vide costretta ad abbandonare la striscia di Gaza.
La seconda novità della mostra è il film Callas assoluta di Philippe Kohly presentato in Orizzonti Eventi, un omaggio alla famosa cantante lirica con l'intento di ricostruire il percorso interiore della diva, da cantante lirica a mito. Si comincia dalle prime esperienze nella New York degli anni 30, passando per la drammatica vicenda dell'occupazione di Atene, toccando l'Italia musicale degli anni 50 per arrivare poi alla Parigi degli anni 70. Una pellicola che si va ad aggiungere agli altri lungometraggi dedicati alla musica: Io non sono qui di Todd Haynes, Die stille vor Bach di Pere Portabella e Lou Reed's Berlin di Julian Schnabel.
Due aggiornamenti significativi anche nella sezione Fuori Concorso Eventi: verranno proiettati tre cortometraggi-documentari di Antonioni (N. U. Nettezza urbana, Vertigine e Lo sguardo di Michelangelo) come simbolico riconoscimento dell'opera artistica del maestro italiano, pluripremiato in laguna con il Leone d'Argento nel 1955 per Le amiche, Leone d'Oro nel 1964 con Deserto Rosso e Leone d'Oro alla carriera nel 1983. Nella stessa sezione viene presentato Autoritratto Auschwitz/L'occhio è per così dire l'evoluzione biologica della lagrima, opera ultima di Alberto Grifi, scomparso lo scorso 22 aprile.