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Film nelle sale: weekend a prova di morte

Dalle cattive ragazze di Tarantino alle turiste in pericolo di Stockwell.
di Chiara Renda

A prova di Tarantino

giovedì 31 maggio 2007 - Rubriche

Dopo tanta attesa, torna lo scatenato Tarantino! Ci ha fatto aspettare quattro anni dopo la sanguinosa e geniale vicenda pop della Sposa vendicativa, ma ecco finalmente tornare il re della citazione, questa volta in puro stile b-movie.
Protagoniste del nuovo Grindhouse – A prova di morte, sono tre ragazze texane, provocanti e scatenate, che si lanciano alla conquista della notte nel locale più malfamato di Austin. Tra gli uomini che le osservano c'è anche il pazzo Stuntman Mike, un ormai non più giovanissimo ribelle carico di cicatrici, che ha il volto grinzoso di Kurt Russell.
Con l'abituale stile colto e citazionista che è ormai un marchio di fabbrica, Tarantino ci regala questa volta un'opera che ha il fascino vintage delle pellicole degli anni '70, in una storia di donne e motori che farà impazzire i fans. Una curiosità: in occasione del provino il cineasta feticista ha imposto alle attrici l'obbligo di indossare shorts e infradito!

Fobie e follie umane
E mentre l'amico di Tarantino, Eli Roth, annuncia l'imminente arrivo dell'horror vacanziero e molto splatter Hostel 2, questa settimana la vacanza del terrore è ambientata in Brasile nel film di John Stockwell Turistas: una pellicola poco sanguinolenta, ma tesa e ben costruita, un thriller sulle fobie umane.
Dalle fobie alle follie umane si passa al singolare The Darwin Awards – Suicidi accidentali per menti poco evolute, film indipendente che racconta il Darwin Award, il premio più bizzarro del mondo, conferito (post mortem) a chi dà il proprio contributo nel tentativo di migliorare il pool genetico, autoeliminandosi in modo spettacolarmente stupido. Tra gli interpreti molti volti indie del cinema USA: Winona Ryder, Joseph Fiennes, David Arquette, fino alla neo-rocker Juliette Lewis.

Mistici viaggi indiani
Dall'India tornano due cineasti impegnati: Mohsen Makhmalbaf, che nel suo Viaggio in India racconta la luna di miele indiana di una coppia divisa dalla fede (lei credente e lui ateo), e la più hollywoodiana Mira Nair che, in attesa di dirigere Johnny Depp in Shantaram e un documentario sui Beatles (in cantiere), firma un film sull'integrazione tratto dal romanzo di Jhumpa Lahiri: Il destino nel nome – The Namesake, storia di un ragazzo indiano d'adozione americana che, dopo un incidente, decide di partire per andare alla ricerca delle sue origini.

Piccoli opere di casa nostra
Dall'Italia questa settimana due piccoli film da non sottovalutare: Cardiofitness, convincente opera prima di Fabio Tagliavia, vede la bella "ex velina mucciniana" Nicoletta Romanoff alle prese con l'amore per un ragazzino molto più giovane di lei (Federico Costantini), mentre Terapia Roosevelt – La giusta terapia per la tua timidezza di Vittorio Muscia racconta la storia di un giornalista televisivo estremamente timido (Giampiero Ingrassia) che riuscirà a superare la sua emozione paralizzante grazie allo strambo metodo di un eccentrico psichiatra inglese.

Dai Beatles al brutto anatroccolo
Aspettando il documentario sui Beatles della Nair, questa settimana potremo apprezzare U.S.A. contro John Lennon, film di David Leaf e John Scheinfeld che racconta l'ostilità politica e culturale dell'America ai tempi dei Beatles. O meglio del più famoso dei Beatles, John Lennon, il quale si vide più volte negata la cittadinanza americana perché considerato "sovversivo".
Le uscite della settimana si concludono infine con un cartone animato a misura di bambino, Nome in codice: brutto anatroccolo, una produzione tutta europea che rielabora e aggiorna la celebre storia del brutto anatroccolo. La rivincita di un nerd del mondo animale.

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