Dopo le sfilate delle cattive ragazze di Tarantino e Ferrara, finalmente ieri la passerella di Cannes è stata una gioia per il pubblico femminile. È stato George Clooney il protagonista assoluto della Croisette: il più bello, il più elegante, il più disponibile con i fans, e soprattutto il più desiderato dalle donne. In particolar modo dalla moglie di un ricco produttore americano che è arrivata a spendere 350.000 dollari per aggiudicarsi all'asta un bacio della star.
Accompagnato dai colleghi di set di Ocean's 13 e dal regista Steven Soderbergh, il carismatico divo, arrivato direttamente dall'Italia, sua seconda patria, si è lanciato nel pieno dei festeggiamenti passando da un party all'altro, e privilegiando naturalmente l'attesissimo evento di beneficenza targato Sharon Stone a favore delle popolazioni del Darfur: "Ci siamo divertiti molto nel fare il film e siamo felici di averlo portato a Cannes che è un grande palcoscenico internazionale. Ci è sembrato giusto sfruttare l'opportunità di essere qui anche per raccogliere fondi e stimolare le coscienze per i temi che ci stanno a cuore. Tutti noi stiamo cercando di fare entrambe le cose".

In occasione della conferenza stampa quasi tutte le domande sono per Clooney, il quale smentisce le voci riguardo a un seguito di Ocean's 13. Anche se solo due giorni prima aveva spiritosamente dichiarato a una televisione che con Angelina Jolie e Monica Bellucci avrebbe potuto fare anche Ocean's 14 e 15: "Anzi, perché non facciamo il 14 con me protagonista insieme a tutte le ragazze? Angelina Jolie, Julia Roberts, Monica Bellucci..."
Il film di Soderbergh, terzo e conclusivo capitolo della saga dedicata a Danny Ocean & soci, ha visto nel cast una new entry come il "cattivo" Al Pacino, grande assente sulla Croisette, e dopo l'esclusiva anteprima fuori concorso a Cannes, si prepara a sbarcare prossimamente sui grandi schermi italiani, a partire dall'8 giugno.
Tra feste, aste di beneficenza e superdivi del calibro di Clooney, Brad Pitt, Matt Damon e Andy Garcia, poco spazio è rimasto per i film di nicchia, come il bellissimo Alexandra del maestro russo Sokurov, e il nuovo Auf der Anderen Seite di Fatih Akin, mentre per la giornata di oggi si attende l'indipendente americano James Gray, che dopo The Yards torna a lavorare con i talentuosi Joaquin Phoenix e Mark Wahlberg in We Own the Night, un'altra storia maledetta tra traffico di droga e mafia russa.
Nella Parigi della prima metà dell'800 è ambientato invece il nuovo film di Catherine Breillat, Une Vieille Maitresse, terzo film del Festival con la conturbante Asia Argento, qui nei panni di una scandalosa e seducente cortigiana, figlia di una duchessa e di un torero. Un ruolo tagliato apposta per l'attrice che ieri ha scandalizzato Cannes con il suo bacio a un rottweiler nel film di Ferrara.