Insieme a Gong Li alla corte dei Tang
Il maestro del cinema cinese Zhang Yimou, recentemente nominato presidente della giuria del prossimo Festival di Venezia e regista responsabile delle cerimonie di apertura e di chiusura dei Giochi Olimpici di Pechino nel 2008, torna dietro la macchina da presa con La città proibita, un film che parla di una delle dinastie più illustri della storia della Cina, i Tang: un ritratto corale che, concentrandosi sulla famiglia imperiale, mostra come dietro gli sfarzi si celi una realtà oscura e misteriosa. Un film che anche visivamente ha fatto della magnificenza, dell'utilizzo potente del colore oro e dei costumi pomposi la sua cifra distintiva. Così Yimou, affiancato dalla sua inseparabile musa ispiratrice Gong Li, come sempre eterea e quasi imperscrutabile, continua a confermarsi uno degli autori contemporanei più interessanti.

In viaggio con Neil Jordan tra Londra e Irlanda
Arriva nelle sale italiane, con un ritardo di quasi due anni rispetto alla maggior parte dei paesi del mondo, anche il film, datato infatti 2005, di Neil Jordan, scrittore e regista irlandese, da sempre osservatore attento della sua società: con Breakfast on Pluto Jordan firma una black comedy dal sapore dolce amaro; sullo sfondo di un'Irlanda impaurita e soggiogata dall'Ira, un ragazzo che si vuole e si sente donna si trasferisce nella swinging London alla ricerca sia della madre sia di un posto in cui le sue diversità vengano serenamente accettate. A vestire i panni del ragazzo il conturbante e ambiguo Cillian Murphy che interpreta il ruolo con una partecipata sensibilità. Tratto dal romanzo dell'irlandese Patrick McCabe, strizzando palesemente l'occhio al Candido di Voltaire, il film riesce sapientemente a mescolare i vari elementi di cui è composto, spaziando dal glamour al rock, fino alla psichedelia.

Nel college di Londra
Basato su una commedia che ha sbancato a Broadway, vincendo numerosi Tony Award, esce nelle sale The History Boys, pellicola che s'infila nel filone delle commedie d'ambientazione scolastica, raccontando le vicende di un gruppo di talentuosi ma poco disciplinati alunni britannici che si trovano alle prese con due insegnanti dai metodi didattici completamente opposti. Ambientato negli anni Ottanta il film, diretto da Nicholas Hytner, che lo ha prima messo in scena al National Theatre di Londra, si avvale di una sceneggiatura brillante, di una colonna sonora fresca e vivace e di un'ottima dose di umorismo, facendosi così commedia provocatoria e mordace, in cui vengono affrontate questioni politicamente scorrette.

Tra Africa e Italia
Multipla coproduzione (Ciad, Francia, Belgio e Austria) per Daratt, piccola pellicola di Mahamat-Saleh Haroun: il film è ambientato nel 2006 in Ciad, paese devastato dalla guerra civile dal 1965, e racconta proprio le conseguenze di un tale disastro umano, di come si possa costruire un futuro avendo ereditato una situazione storica e sociologica di dimensioni enormi.
In arrivo nelle sale anche una piccola produzione italiana Il punto rosso, film diretto da Marco Carlucci e interpretato, fra gli altri, da Francesco Venditti e Ernesto Mahieux: in un'Italia stanca dei soliti politici si affaccia sulla scena un comico cabarettista, Riccardo Simeoni, appoggiato dalla gente comune. Un film che ricorda il recentissimo L'uomo dell'anno di Barry Levinson, in cui è Robin Williams a farsi da anchorman a uomo politico.