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Quentin Tarantino: un regista rock

In attesa che esca Grindhouse - A prova di morte abbiamo ripercorso, musicalmente, la filmografia tarantiniana.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Le Iene

mercoledì 23 maggio 2007 - News

Le Iene
Il linguaggio scurrile, la violenza e la musica sono gli ingredienti che hanno fatto la fortuna del cinema di Quentin Tarantino. "Ve lo dico io di cosa parla Like A Virgin" è la battuta iniziale di Mr. Brown, interpretato dallo stesso regista al suo esordio dietro la macchina da presa. "Parla di una ragazza che rimorchia uno con una fava così. Tutta la canzone è una metafora sulla fava grossa". "No, macché" ribatte Mr. Blonde/Vic Vega (Michael Madsen). "Parla di una ragazza vulnerabile che se la sono sbattuta di sopra e di sotto, ma poi incontra un tipo sensibile..." e via a discutere sui significati delle canzoni di Madonna. Che poi, a parlare di metafore, successi discografici e classifiche sia un gruppo di rapinatori spietati in giacca e cravatta sembrerebbe un paradosso. Ma non per Tarantino. Subito dopo la voce del dj K-Billy della trasmissione radiofonica "SuperSound degli anni '70" introduce il primo pezzo del film, A Little Green Bag di George Baker Selection, che accompagna la sfilata dei Nostri sulle strade di Los Angeles. Era il 1992 quando Le Iene venne presentato al Sundance Film Festival e immediatamente segnalato dalla critica come un'opera rivoluzionaria. Madonna, pur amando il film, disse di non essere d'accordo sull'interpretazione di Tarantino di Like A Virgin. Regalò al regista una copia dell'album Erotica, con tanto di dedica: "A Quentin. Non parla di fave, ma d'amore".

Pulp Fiction
Formula vincente non si cambia. È ancora un lungo dialogo tra malviventi in una caffetteria ad aprire il secondo film di Tarantino. Non appena Honey Bunny e Pumpkin tirano fuori le armi e danno il via alla rapina, sulle note di Misirlou di Dick Dale & His Deltones ha inizio Pulp Fiction. E di nuovo è una radio sintonizzata su Jungle Boogie dei Kool & The Gang che ci introduce ai killer in giacca e cravatta Vincent Vega (fratello di Vic Vega delle Iene) e Jules Winnfield. La musica sprizza da tutti i pori anche nei dialoghi, non è un caso che Mia (Uma Thurman) dopo essersi "incipriata il naso" dica - nella versione originale - "I said goddamn, goddamn": è un omaggio alla canzone degli Steppenwolf The Pusher, utilizzata in apertura del cult movie Easy Rider. Come nel caso della colonna sonora delle Iene, anche Pulp Fiction contiene i dialoghi del film e le canzoni che ne fanno parte, un condensato di surf, rock, funk e blues. A chi gli ha chiesto perché avesse usato la musica surf nonostante odi tutta la cultura surfistica, Tarantino ha risposto: "Non so cosa abbia a che vedere quel tipo di musica con le tavole da surf. Per me suona rock'n'roll, come anche la musica di Morricone".

Four Rooms/Jackie Brown
Nel quarto episodio di Four Rooms - "L'uomo di Hollywood", diretto da Quentin Tarantino - la musica non viene utilizzata affatto. A creare il ritmo ci pensa la regia, i dialoghi insensati, il tintinnio dei bicchieri da champagne e il suono di una trombettina da capodanno, oltre al brano lounge dei Combustible Edison, intitolato Vertigogo, che accompagna l'uscita di scena del fattorino di Tim Roth dalla suite Penthouse. Al contrario Jackie Brown straripa di musica. Il personale omaggio di Tarantino alla blaxploitation vede come protagonista Pam Grier nei panni di una donna avvenente che arrotonda lo stipendio da hostess contrabbandando denaro per conto di un noto malvivente. Il nome del personaggio principale è un diretto riferimento a Foxy Brown di Jack Hill, con la Grier nel ruolo della protagonista. Nonostante il film sia stato accolto tiepidamente, è indiscutibile l'uso del tutto innovativo della musica. Le ambientazioni del terzo lungometraggio di Tarantino si muovono su ritmi old-school soul anni '70 e il brano Longtime Woman, che si può sentire quando Jackie Brown viene rinchiusa in prigione, è cantato dalla stessa Pam Grier.

Kill Bill Vol. 1 e Vol. 2
Prima che Kill Bill Vol. 1 e Vol. 2 uscissero in sala - a sei anni da Jackie Brown - Tarantino aveva anticipato che si trattava di un film per il pubblico. "L'ho immaginato come un concerto rock che facesse ballare tutta la sala", aveva detto. La musica è utilizzata non solo come commento sonoro ma anche come omaggio al cinema con il quale il regista è cresciuto e si è formato. The Grand Duel di Luis Bacalov è preso da Il grande duello di Giancarlo Santi; Twisted Nerve di Bernard Hermann, il motivo fischiettato lungo il corridoio d'ospedale da Elle Driver (Daryl Hannah), è preso da I nervi a pezzi di Roy Boulting; Run Fay, Run di Isaac Hayes da Uomini duri di Duccio Tessari; Green Hornet Theme di Al Hirt è la sigla della serie televisiva Il calabrone verde con Bruce Lee. Lo stesso vale per il Vol. 2 che contiene, tra gli altri brani, Il tramonto di Ennio Morricone da Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone, Summertime Killer di Luis Bacalov da Ricatto alla mala di Antonio Isasi Isasmendi, L'arena e A Silhouette of Doom di Ennio Morricone presi rispettivamente dai film di Sergio Corbucci Il mercenario e Un dollaro a testa e Malaguena Salerosa di Chingon, già tema portante di C'era una volta in Messico dell'amico fraterno Robert Rodriguez. La musica e la settima arte sembrano muoversi in simultanea nell'immaginario di Quentin Tarantino, tant'è che quando è stato criticato per l'eccessiva violenza messa in scena in Kill Bill il regista ha dichiarato: "Certo che Kill Bill è un film violento, ma è un film di Tarantino. Non vai a vedere un concerto dei Metallica e gli chiedi di abbassare la musica!".

Grindhouse - A prova di morte
Per mantenere lo stesso effetto datato dei cosiddetti "grindhouse" Tarantino sceglie una colonna sonora di brani meno conosciuti pescati dal repertorio anni '60 e '70. "Non appena mi viene un'idea esplosiva corro nella mia stanza/discoteca che sembra un negozio di dischi usati, e cerco qualcosa che diventi il suono del mio prossimo film. Se nella mia collezione trovo il brano perfetto per i titoli di testa allora lo faccio, altrimenti no". Ad aprire Grindhouse - A prova di morte ci pensa The Last Race di Jack Nitzsche che col suo motore rombante e il ritmo incalzante sembra descrivere minuziosamente il personaggio di Stuntman Mike (Kurt Russell) che uccide le sue vittime al volante della sua auto. Non mancano gli omaggi al cinema italiano con la presenza di brani di Morricone e Pino Donaggio, ma soprattutto Tarantino si diverte ad autocitarsi, riutilizzando nel film Misirlou, il tema d'apertura di Pulp Fiction, che viene suonato dal jukebox di un bar. Ma non è solo la musica a dare ritmo all'opera cinematografica. Come sempre sono anche i dialoghi a fornire ulteriore andamento alle immagini. Entusiasta della sceneggiatura il regista ne ha voluto mandare una copia al suo mito Bob Dylan convinto che il celebre cantautore sarebbe rimasto impressionato dai dialoghi. "Ho pensato che potesse apprezzare il gioco di parole, il ritmo dialogico, la struttura stessa del copione". Parola di uno che qualche tempo fa ammise di voler essere per il cinema quello che Bob Dylan è per la musica, "una specie di eroe da imitare, in un altro campo".

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