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5x1: Johnny Depp, Jack Sparrow per sempre?

È un campione di incassi annunciato Il terzo capitolo de "I Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo"
di Stefano Cocci

Tutti si danno da fare per salvare il capitano Sparrow ma Depp lo vuole salvare?

martedì 15 maggio 2007 - Celebrities

Tutti si danno da fare per salvare il capitano Sparrow ma Depp lo vuole salvare?
È caccia grossa a Jack Sparrow dal 23 maggio. Non ci riferiamo semplicemente all'inseguimento che i protagonisti di Ai confini del mondo dovranno realizzare per sconfiggere l'Olandese Volante e ritrovare il loro amico Jack. E nemmeno all'inseguimento al box office da parte di tutti quei concorrenti che vorranno contrastare la marcia a film più ricco alla storia del cinema che qualcuno ha appioppato al terzo capitolo della saga diretta da Gore Verbinski. È caccia grossa a Jack Sparrow perché, volente o nolente, dal talento di Johnny Depp – attore a volte scomodo ed autore di scelte anche artisticamente coraggiose – è uscito un personaggio capace di ammaliare grandi e piccini, adulti e fanciulli e non siamo poi tanto sicuri che ci sia la voglia di rinunciare alla gallina dalle uova d'oro. Certamente, il pirata più famoso di tutti i tempi non è certo la sola maschera di valore indossata dal suo alter ego. Johnny Depp ci ha fatto sognare diverse volte. Ecco le migliori cinque interpretazioni.

La fabbrica di cioccolato
In ordine di tempo, è l'ultimo frutto della collaborazione e dell'amicizia artistica tra Depp e Tim Burton, un caso per come il film sia stato bellamente ignorato dall'Academy agli Oscar 2005, se non per i costumi di Gabriella Pescucci. È un altro adattamento della storia di Roald Dahl dopo quel Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato del 1974 con Gene Wilder. La cifra del film di Burton, però, è completamente differente. Qui la sua fantasia dislessica la fa completamente da padrone nella ricostruzione della fabbrica, e l'istrionismo di Depp è il suo contraltare: dipinge un Willy Wonka in parruccone nero e pelle sbiancata, un incrocio fra un dandy di inizio XIX secolo e un Michael Jackson, capace di costruire il proprio paese dei balocchi, Neverland.

Neverland
Rimaniamo in tema. Non sono i chiaroscuri della casa-parco divertimenti della star del pop. Stiamo scrivendo di Neverland – Un sogno per la vita, in cui Depp è JM Barrie. Il nostro eroe riscrive le vicende alla base della nascita di uno dei capolavori immortali della storia della letteratura, quel Peter Pan che affascina grandi e piccoli, un po' come Jack Sparrow, del resto. Depp/Barrie ripercorre le vicende che hanno portato lo scrittore inglese a immaginare l'isola che non c'è, Wendy e Peter Pan. Johnny tratteggia un uomo solo apparentemente sottotono e imprigionato nelle convenzioni della Londra dell'inizio del '900, un uomo che non accetta questa gabbia e con coraggio sceglie di liberarsene. Uno scrittore che tiene viva in tutti noi la speranza di tornare bambino o la voglia di restarci. Lo fa raccontandoci un sogno e Johnny Depp è la sua icona.

La vera storia di Jack lo squartatore
Un altro chiaroscuro, un altro personaggio perso dietro le sue paure e le droghe. Forse perché sembra che da giovanissimo il nostro Depp le abbia provate un po' tutte ma, personaggi come l'ispettore Frederick Abberline, chiusi tra la ricerca della verità e la dedizione all'assenzio, gli riescono perfettamente. Abberline è l'uomo che dà la caccia a Jack lo squartatore, il serial killer che ha lasciato una traccia indelebile nella storia dell'umanità e del cinema. Sempre in bilico sul suo lato oscuro, disposto a cadere nel baratro dell'oblio, Abberline è un appassionato del ragionamento indagatore. Il personaggio alla fine morirà, vittima dell'assenzio e delle sue malinconie perdute.

Ed Wood
Sempre Burton, sempre Depp. Un altro capitolo di questa affiatata impresa artistica, dopo Edward Mani di Forbice, Il mistero di Sleepy Hollow, La Sposa cadavere. Qui il protagonista viaggia su più dimensioni, a cui Depp riesce a dare una nota d'ironia, senza diventare macchietta, e di tristezza, senza cercare la lacrima. Il disegno più vivido è senz'altro quello di un artista mediocre che crede di essere un grande. Poi c'è la dimensione personale, di un uomo in cerca non solo del successo ma di una propria dimensione, che indossa vestiti da donna e che vive di ambiguità. Poi c'è l'amicizia con il grande Bela Lugosi, anche questa corrosa dalle droghe e la perdizione. Un grande film da gustare, magari in lingua originale.

Pirati dei Caraibi – La maledizione della prima Luna
Esagerando possiamo spingerci a dire che Jack Sparrow è il più grande personaggio della storia del cinema. Come Tyrell Durden, come Don Vito Corleone o il colonnello Kurz, Jack Sparrow ha costruito una nuova iconografia di genere. Il suo ideatore, Depp ovviamente, si schernisce e dà tutto il merito alla quantità incredibile di cartoni animati visti con i figli, che avrebbero definitivamente influenzato la nascita di Sparrow. Che sia vero o sia leggenda, resta una figura che è un peccato vedere incastrata nella celluloide, l'amico con cui vorremmo andare a fare una gita (magari in barca a vela). Divertente, affascinante, spericolato, capitan Jack ha sempre un piano, ama il rhum e le donne, è un pirata ma, per dirla con Julio Iglesias, è un signore. Cosa volete di più dal cinema?

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