Dopo il clamore mediatico che ha accompagnato Spider-man 3, questa settimana in sala esce anche il chiacchierato e controverso 7 km da Gerusalemme: in ritardo di circa venti giorni - rispetto all'uscita prevista per il weekend pasquale – a causa delle polemiche dovute al caso Coca Cola (indignata perché in una scena il personaggio di Gesù si fa testimonial della nota bibita), il film tratto dal romanzo di Pino Farinotti racconta un viaggio spirituale in Terrasanta di un pubblicitario in crisi (l'intenso Luca Ward) che incontra Gesù (Alessandro Etrusco) proprio a sette chilometri da Gerusalemme.

La vita (in rosa) di Edith Piaf
Direttamente dall'ultimo festival di Berlino arriva una biografia d'artista, genere ultimamente molto battuto, con l'originale e appassionato ritratto della cantante francese Edith Piaf. Diretto con sentimento e umanità dal regista francese Olivier Dahan e interpretato con intensità dalla bellissima Marion Cotillard di Un'ottima annata, La vie en rose, ambientato tra Praga e Parigi, ripercorre con disinvoltura e passione la vita (non solo in rosa) di quest'icona della musica francese nel mondo.

Suspence e mistero per Ray Liotta
I thriller americani sono sempre graditi. Ecco dunque arrivare, poco dopo l'interattivo Perfect Stranger, la Doppia ipotesi per un delitto di Wayne Beach: intrappolato in un misterioso caso di omicidio da risolvere in ventiquattr'ore è Ray Liotta, questa volta vero "bravo ragazzo" nei panni del procuratore distrettuale Ford Cole, impegnato a salvare la vita alla sua assistente e fidanzata Nora Timmer.

Il ritorno del figlio d'arte Lamberto Bava
Gli appassionati di cinema di genere esulteranno alla notizia del ritorno del figlio d'arte Lamberto Bava al grande schermo: Ghost Son, sua ultima fatica, si preannuncia come un appassionante "thriller romantico" con un cast internazionale che va da Peter Postlethwaite (Nel nome del padre) a John Hannah (Sliding Doors). Una storia d'amore e fantasmi fuori dal tempo in cui realtà e immaginazione si confondono.

Storie tormentate da Argentina e Germania
Di produzione argentina è invece Cronaca di una fuga – Buenos Aires 1977 dell'uruguayano Adrian Caetano, ispirato a fatti realmente accaduti in Argentina nel '77, quando degli agenti al servizio del governo militare incarcerarono e torturarono un calciatore totalmente estraneo al movimento rivoluzionario, e altri tre giovani, anch'essi presunti oppositori della dittatura.
Dalla Germania arriva Quattro minuti di Chris Kraus, pellicola sul rapporto allieva-insegnante (di pianoforte) ambientata tra le mura di un carcere, la cui locandina è già un'opera d'arte.

Piccoli gioielli di casa nostra
Questa settimana di uscite internazionali si conclude con due opere italiane che speriamo abbiano degna distribuzione: Le ferie di Licu di Vittorio Moroni, docufiction su un ragazzo bengalese di adozione romana che decide di sposarsi seguendo la tradizione, e L'estate di mio fratello, una sofferta storia di colpe e peccati firmata dall'esordiente Pietro Reggiani. Ci auguriamo che il cinema di casa nostra riesca a tener testa ai supereroi d'oltreoceano.