Il felino letale per le star dal viso pallido ha la grazia e i riflessi di Halle Berry: "gatta" senza Batman e mutante "burrascosa" degli X-men. Deposti i superpoteri e il carattere esagerato delle sue (super)eroine, Halle Berry indossa i panni più consueti di una giornalista a caccia di scandali. Rowena Price, una "perfetta sconosciuta" perfetta.
di Marzia Gandolfi
In Perfect Stranger interpreta tre personaggi in uno solo. Qual è stata la maschera più difficile da indossare?
Tutte e tre, in realtà. La vera difficoltà è stata dover interpretare tre personaggi diversi in uno solo. Ma ho accettato la sfida. Nella mia carriera non avevo mai fatto un'esperienza simile: essere un personaggio che ne interpreta un altro. Dovevo soprattutto tener conto del pubblico, del personaggio che rappresentavo ai loro occhi e contemporaneamente pensare al mio personaggio relativamente a quello di Bruce Willis...
Quanto conta il fascino in questo film e per il suo personaggio?
Non ho affrontato il film e il mio ruolo in questa prospettiva, ma questo è un punto di vista che appartiene indubbiamente allo spettatore. Quando approccio il mio personaggio mi concentro sulla sua vita interiore e poi procedo verso l'esterno. Non ho mai fatto l'inverso.
In Perfect Stranger indossa i panni di una giornalista ambiziosa. Fino a che punto può spingersi un giornalista in un'inchiesta e qual è il suo rapporto con la stampa?
Ho un ottimo rapporto con la stampa, per scelta e non certo perché mi abbiano mai risparmiata. Su di me sono state scritte molte cose, quasi sempre pettegolezzi e menzogne. Ma ripeto, per mia scelta il rapporto con la stampa è buono, non mi tiro mai indietro davanti alle critiche. Rispetto il vostro lavoro.
È felice della sua "stella" sulla Walk of fame?
Sono molto emozionata, è un bellissimo riconoscimento per il lavoro svolto. La mia stella è vicina a quella di Steven Spielberg, sono davvero in ottima compagnia.
Superati gli "anta" ad Hollywood c'è la tendenza a impegnare le attrici in ruoli sofisticati o cattivi, come vede il suo futuro?
Sono vent'anni che lavoro nel cinema, quando ho cominciato non c'era mai un ruolo, neanche piccolo, per una donna di colore, ma adesso ho finalmente trovato il mio posto. Vorrà dire che passerò i prossimi venti a cercarne uno adatto al mio futuro. Ma vi assicuro che non sarò mai cattiva e magari lavorerò fino a ottant'anni.