Da dove è venuta l'ispirazione per 300?
Quando ho visto la prima versione filmata ero un bambino di 6 o 7 anni. Avevo accanto mio fratello, appena più grande, e non capivo chi stava vincendo, tanto che lo chiesi a mio padre! Lui mi spiegò che i buoni sarebbero morti e io ridefinii completamente la mia idea di eroe.

Come hai scelto gli interpreti?
Ho pensato a quello che avevo disegnato. Serse doveva avere il fisico sottile e l'abbigliamento esotico proprio di una figura orientale molto ricca. È diventato sempre più alto, per esempio. Questo doveva contrastare con gli spartani, solidi di corporatura, ma tozzi e severi, in confronto a lui.

Molti hanno detto che la ricostruzione storica non è corretta.
Non mi è mai interessato che fosse corretta. Non è il mio scopo. Per i persiani mi sono chiesto quale fosse l'armata orientale più spettacolare e ho scelto quella giapponese. E gli elefanti, per uno spartano, dovevano davvero sembrare immensi. Penso che prendersi queste libertà in realtà aiuti a ricostruire meglio il senso storico.

E le immagini? Ricalcano lo storyboard?
Sottintendono che l'originale è un disegno. Abbiamo speso meno di quello che potevamo, utilizzando un ibrido tra l'animazione e l'azione reale. È la cosa più vicina al portare in vita un fumetto.

C'è qualcosa nel film che avresti voluto mettere anche nel fumetto?
Inizialmente ero infuriato con Zack per la quantità di scene di battaglia. Poi, quando ho visto gli Immortali, mi sono sentito un vero principiante... comunque no, non c'è nulla che ruberei al film per cambiare il fumetto.