La 63ª edizione della Mostra di Venezia passerà alla storia come una delle più tranquille (per non dire noiose) in assoluto dalla nascita della kermesse. A nulla sono valsi gli avvistamenti fantasma dei giorni scorsi che hanno beffato anche i quotidiani più autorevoli, né i ritardi, le provocazioni e gli ospiti dell'ultima ora in sala conferenze (l'interminabile domanda di Barbara Alberti all'omonima regista di Falling, l'allegra strafottenza di David Lynch, la lettera di Jean-Marie Straub e la presenza fuori sink di Enrico Ghezzi che ne elogiava "la stupefacente scelta di far parlare il film da solo"). Man mano che il festival faceva il suo corso i giornalisti in cerca di scoop si sono sentiti sempre più frustrati cercando invano di cavare qualche gossip dai fotografi appostati in passerella. E visto che domani si consuma l'ultimo giorno della Mostra, non rimane che sperare in un fuori programma.

Quello di cui forse davvero si è sentito la mancanza in questi giorni è il contorno scenografico che ci si aspetterebbe da un evento tanto importante come quello di Venezia, lo spettacolo spettacolare messo in scena in Moulin Rouge!, quello che a Hollywood viene chiamato "that's entertainment!" e che non ha niente a che vedere con il mood sottotono delle (poche) star presenti qui al Lido. Le stesse che mentre ancora passavano i titoli di coda della pellicola, sono corse fuori dalla sala per volare verso nuove destinazioni e sfoggiare gli stessi sorrisi, gli stessi gioielli, magari anche gli stessi abiti sulle passerelle di qualche altro festival. Certo, anche questo fa parte del carrozzone spettacolare dello spettacolo.

Nel frattempo, tra ieri e oggi sono approdati al Lido Manoel de Oliveira, Jackie Chan, Giuseppe Bertolucci, Daniele Vicari, Vincenzo Amato, Peppe Servillo, Aurelio De Laurentiis (che domani consegnerà il Premio Opera Prima Luigi De Laurentiis - Leone del Futuro) e tra gli altri anche Charlotte Gainsbourg, protagonista del film di Emanuele Crialese Nuovomondo, che questa mattina è stato accolto da un'ovazione al termine della proiezione riservata alla stampa. Buon segno, considerato che l'Italia non si era ancora fatta notare del tutto in questa edizione (fatta eccezione per l'interpretazione di Castellitto, tra i vincitori indiscussi di Venezia 63). Italiano è anche il film presentato tra gli eventi speciali della sezione Orizzonti Il mio paese, di Daniele Vicari che questa sera festeggia l'anteprima internazionale alla Discoteca Pachuka sulla spiaggia di San Nicolò, dove verrà assegnato il premio CinemAvvenire al Miglior film in concorso Venezia 63. Sempre meglio di niente…