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Dopo decenni di solitudine, una famiglia benestante che vive in una miniera di sale entra in contatto con una ragazza sconosciuta. Espandi ▽
Anni dopo una catastrofe climatica che ha estinto la vita sulla Terra, una famiglia di ex capitani d'industria vive ancora nel bunker sotterraneo. In un ambiente elegante e confortevole, la Madre, il Padre, un'amica di famiglia, il maggiordomo, il medico e una cameriera si occupano principalmente dell'educazione del Figlio, che ha una ventina d'anni e non ha mai conosciuto la vita di prima. L'arrivo di una ragazza da fuori, sopravvissuta al tentativo della sua famiglia di raggiungere il bunker, porta scompiglio. Come difendere, dunque, un mondo strenuamente costruito?
Joshua Oppenheimer, autore di uno dei documentari più scioccanti degli anni Duemila (L'atto di uccidere), esordisce nel cinema di finzione con un musical che immagina un'umanità oltre la fine del mondo, condannata a vivere senza prospettive. Immerso in atmosfere stranianti per eleganza e composizione figurativa, il film sfiora a più riprese il kitsch per come cerca di dare forma simbolica allo spirito millenaristico di cui è imbevuto.
The End è un film senza subbio coerente. E forse ci dice, non tanto chi saremo o chi potremmo essere, ma chi siamo. Recensione ❯
Cinema aderente all'iniziativa Cinema Revolution Dal 13 giugno al 20 settembre, in tutti i cinema aderenti Biglietto a €3,50 per tutti i film italiani ed europei Maggiori info su cinemarevolution.it
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Un film che si adagia nella comfort zone dell'immaginario dei prolungati e stiracchiati anni '80. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2025. Durata 134 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'intramontabile serie di Jurassic si evolve verso una nuova e sorprendente direzione. Espandi ▽
Cinque anni dopo gli eventi di Jurassic World - Il dominio, l'ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimanenti sono confinati in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quello in cui una volta prosperavano. Le tre creature più colossali di terra, mare e aria all'interno di quella biosfera tropicale contengono, nel loro DNA, la chiave di un farmaco che potrebbe portare miracolosi benefici salvavita all'umanità. Per prelevarlo viene inviata in missione segreta e illegale una squadra parecchio eterogenea.
Non sono trascorsi nemmeno tre anni dal precedente Jurassic World - Il dominio ma la storia de La Rinascita inizia cinque anni dopo nel tentativo di chiudere un ciclo per aprirne un nuovo che torna all'originale di Spielberg con il suo sceneggiatore David Koepp. Ma sono passati più di 30 anni...
Chissà forse non è nemmeno giusto chiedersi se da produzioni così mastodontiche, tanto per restare in tema, ci si debba aspettare di più oppure la comfort zone dell'immaginario dei prolungati e stiracchiati anni '80 debba bastarci. Nella speranza però che una certa noia non si impossessi di noi. Recensione ❯
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Realizzato in collaborazione con la Formula 1®, un film immerso nell'esilarante e cinematografico mondo della F1. Espandi ▽
Il pilota ultracinquantenne Sonny Hayes non bada più al circuito in cui corre, pensa solo ad accelerare e arrivare primo. Quando l'ex compagno di scuderia e amico Ruben lo contatta per tornare in Formula Uno e salvare la situazione del suo team APEXGP, Sonny inizialmente rifiuta. Poi ci ripensa e torna a salire su una monoposto, come seconda guida di Joshua, un talentuoso giovane pilota dominato da irruenza e arroganza.
Osservandolo come "operazione" anziché come film tout court, come mescolanza di marketing applicato al brand Formula Uno e oggetto di entertainment che prova a coniugare, nella maniera più virtuosa, spettacolarizzazione hollywoodiana e emozione dello spettatore, F1 - Il film svolge benissimo il suo sporco lavoro.
Considerate le perniciose commistioni di marketing industriale e contenuto di intrattenimento a cui abbiamo assistito in questi tempi di turbocapitalismo, poteva andarci molto peggio. Con F1 almeno il divertimento è garantito. Recensione ❯
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Una narrazione a rotta di collo, sospesa nello spazio e in sfida con le leggi della gravità, che affronta questioni esistenziali. Animazione, Avventura, Commedia - USA2025. Durata 99 Minuti.
Elio è un ragazzino di 11 anni che si ritrova trasportato attraverso la galassia e che viene scambiato per l'ambasciatore intergalattico del nostro pianeta Terra. Espandi ▽
Elio Solis ha perso i genitori da bambino e il suo più grande desiderio è ora quello di essere trasportato dagli alieni verso i confini del cosmo e oltre. Sulla terra si sente infatti disperatamente solo, nonostante la presenza di sua zia Olga, che è Maggiore dell'aviazione americana con un incarico di analista orbitale. Il compito di Elio invece è captare i segnali dello spazio, e il messaggio che manda attraverso un'apparecchiatura radio improvvisata miracolosamente raggiunge il Comuniverso, un'organizzazione pangalattica che unisce le menti più evolute del cosmo, ma che ha bisogno di un capo alternativo al violento e collerico Lord Grigon, che intende dominare con la forza. Il Comuniverso preleverà Elio dalla Terra scambiandolo per un ambasciatore intergalattico, e l'undicenne troverà il su primo e unico amico in Glordon, il figlio di Lord Grigon, che non ci tiene affatto a diventare una macchina da guerra come vorrebbe suo padre, con cui la comunicazione è a dir poco problematica. Elio si pone un compito molto attuale, ovvero affrontare la più profonda delle domande esistenziali: Siamo soli in questo mondo? La sua storia parte da una condizione in cui si trovano molti giovanissimi, soprattutto oggi: quella di non appartenere al proprio pianeta e di non sentire alcun legame con i suoi abitanti. La dimensione spettacolare della storia è amplificata dal 3D e davvero la trama non si ferma un secondo, trascinandoci con sé in una narrazione a rotta di collo, sospesa nello spazio e in sfida continua con le leggi della gravità. Recensione ❯
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Un film calato nella contemporaneità, dall'estetica immersiva molto coinvolgente. E per questo sconvolgente. Horror, Thriller - Gran Bretagna, USA2025. Durata 115 Minuti.
Il regista premio Oscar Danny Boyle e lo sceneggiatore Alex Garland si riuniscono per raccontare una terrificante storia ambientata nel mondo di 28 Giorni dopo. Espandi ▽
Sono passati quasi tre decenni da quando il virus della rabbia è fuoriuscito da un laboratorio di armi biologiche e ora, ancora in una quarantena forzata e brutale, alcuni sono riusciti a sopravvivere in mezzo agli infetti. Un gruppo di sopravvissuti vive su una piccola isola collegata alla terraferma da un'unica strada protetta anche dall'alta marea che la ricopre. Quando uno di questi lascia l'isola per una missione diretta nel profondo della terraferma, scoprirà segreti, meraviglie e orrori che hanno mutato non solo gli infetti ma anche gli altri sopravvissuti.
Siamo nel mondo creato nel 2002 da 28 giorni dopo in cui si riunisce l'affiatata coppia formata da Danny Boyle e Alex Garland, regista e sceneggiatore. 28 anni dopo è un film calato nella contemporaneità che utilizza un'estetica immersiva e molto coinvolgente.
Il film decide di dedicare una parte molto ampia nella sua economia - scelta encomiabile perché estrema ma non priva di una certa debolezza - al secondo viaggio iniziatico del figlio con la madre malata alla ricerca disperata di una cura. Recensione ❯
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Una straordinaria reinterpretazione live-action del film che ha dato inizio alla saga amata in tutto il mondo. Espandi ▽
Sulla selvaggia isola di Berk, dove vichinghi e draghi sono stati acerrimi nemici per generazioni, Hiccup è diverso dagli altri. Figlio geniale ma sottovalutato dal capo Stoick l'Immenso, Hiccup sfida secoli di tradizione stringendo un'insolita amicizia con Sdentato, un temibile drago Furia Buia. Questo legame inaspettato rivela la vera natura dei draghi, mettendo in discussione le fondamenta stesse della società vichinga.
Primo film in live-action che Dreamworks realizza da un suo felice prototipo di animazione, Dragon Trainer ne ricalca filologicamente storia, atmosfere, sceneggiatura e dialoghi.
Dean DeBlois firma completamente, anche come produttore, questo remake che convince pienamente nel suo essere un'opera che comunque riflette ontologicamente su se stessa, immaginando nuovi spettatori, in un'operazione di filologia e di recupero da un'opera a un'altra realizzata dallo stesso regista che ne ha voluto conservare e preservare l'autenticità. Recensione ❯
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Uno dei più convincenti live action Disney, che riafferma un messaggio mai stucchevole di inclusività e di pace. Avventura, Azione - USA2025. Durata 108 Minuti.
Il remake live action del film d'animazione Lilo & Stitch del 2002. Espandi ▽
Una solitaria bambina hawaiana di nome Lilo, sorellina di Nani, stringe un forte legame di amicizia con un alieno a cui dà il nome Stitch credendo si tratti di un cane. In realtà l'esperimento 626 è stato creato dallo strambo scienziato Jumba Jookiba come arma di distruzione. Ora che Stitch è giunto sulla terra per sfuggire al controllo del suo creatore dovrà vedersela sia con gli umani che con gli alieni che lo inseguono. Disney prosegue il progetto di portare sul grande schermo, in live action, i suoi classici di animazione. Questo remake di Lilo & Stitch del 2002 risulta essere uno dei più convincenti. Sarà la forza innovativa della storia già presente nell’originale animato, sarà la visione del regista Dean Fleischer Camp già autore dello splendido lavoro in stop motion Marcel the Shell, sarà la scelta azzeccata delle interpreti delle due sorelle protagoniste, fatto sta che Lilo & Stitch in versione live action funziona soprattutto perché ancorato in un certo modo alla realtà. Come nell’originale, la forza del racconto contemporaneo trova piena soddisfazione nell’ambientazione delle isole Hawaii che, nell’immaginario collettivo, richiamano gli echi di una cultura atavica. Perché è sempre il tempo di un film Disney in cui (ri)affermare un messaggio di inclusività e di pace che è naturale, e per questo mai stucchevole. Recensione ❯
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Dopo il successo del primo capitolo, tornano i protagonisti di M3GAN. Espandi ▽
Sono passati due anni dai tragici eventi quando si era scatenata la furia omicida della bambola M3gan prima di essere distrutta. Ora la sua tecnologia viene rubata da una potente azienda, l'Unità Innovazione della Difesa, per creare un'altra bambola ancora più letale, Amelia. Ben presto diventa un pericolo numero uno perché è sempre meno disposta a seguire gli ordini degli umani. Per fermarla deve tornare in azione Gemma, che nel frattempo è diventata una figura di spicco nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale.
Con un budget di 12 milioni di dollari e un incasso di 180 M3gan, uscito nel 2022, è stato un successo inaspettato. Rispetto al primo film, questo sequel privilegia le forme del cyberthriller rispetto all'horror soprattutto per il modo in cui anche gli umani possono muoversi con le sembianze di una macchina.
M3GAN 2.0 è certamente più spettacolare ma anche fin troppo meccanico, svuotato da quella tensione progressiva e incalzante che aveva caratterizzato il primo capitolo. Ma soprattutto è più appesantito e proprio per questo offusca anche alcune intuizioni riuscite. Recensione ❯
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Allucinato, misterico, allegorico, un film dall'imponente potenza visiva e con tantissimi momenti di grande cinema. Drammatico, Russia2024. Durata 157 Minuti.
Tratto dal romanzo di Michail A. Bulgakov capolavoro della letteratura russa del Novecento. Espandi ▽
Negli anni '30, nella grigia e repressiva Mosca staliniana, un giovane scrittore finisce travolto dallo scandalo: la sua pièce teatrale, colpevole di rappresentare Cristo con troppa umanità, viene censurata e stroncata dalla critica. Emarginato e disperato, trova conforto nell'incontro con Margherita, una donna bellissima e sposata, con cui nasce un amore travolgente e proibito. Spinto da questa passione, lo scrittore dà vita a un nuovo romanzo: una Mosca visitata dal diavolo, Woland, un enigmatico personaggio accompagnato da un seguito di figure grottesche e irresistibili. Con ironia e crudeltà, Woland spariglia le carte della realtà, seminando il caos e offrendo vendetta a chi è stato ingiustamente punito. Ma mentre giustizia e amore sembrano finalmente a portata di mano, i confini tra realtà e immaginazione si dissolvono, confondendo il mondo con la pagina scritta. Recensione ❯
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Tre amiche (Joan, Alice e Rebecca), i loro mariti, compagni e amori nelle diverse variazioni del sentimento. Espandi ▽
La Francia, come è noto, è la patria del marivaudage, quella forma teatrale in cui l’intreccio d’amore assumeva forme leggere, eleganti e al contempo anche molto raffinate. Il cinema ha trovato tra i suoi profondi cultori Eric Rohmer e oggi ha in Mouret il più qualificato estimatore.
È con grande sensibilità che vengono descritti e sviluppati i protagonisti legati da reciproca conoscenza che è data da legami di coppia, di amicizia oppure generati da nuovi incontri. Ognuno ha un mondo interiore ed affettivo che spesso si trattiene dal rendere noto, per i più diversi motivi, a chi è più vicino. Mouret ne osserva i nascondimenti, le rivelazioni, le fughe in avanti e il bisogno di stabilità spesso in agguato e desideroso di vantare la propria sussistenza.
Lo fa senza mai giudicare, piuttosto mettendosi a fianco di ognuno di loro disposto ad ascoltarne le ragioni e a comprenderne gli errori che sono dettati dal bisogno di dare un nuovo senso a quella parola (Amore) che si riteneva ormai definita e che invece presenta continuamente nuove possibili letture. Recensione ❯
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Una storia di vendetta che vede come protagonista una ballerina dal passato turbolento. Espandi ▽
Un gruppo di uomini e donne con uno strano marchio sul polso, l'omicidio del padre, la fuga per la vita - questo è tutto quello che la piccola Eve ha impresso del suo passato. Dopo anni di addestramento in coreografici balletti con e senza la pistola grazie alla protezione della Ruska Roma, Eve è pronta a prendersi il suo posto nel mondo come Kikimora, figura leggendaria del folklore slavo e assassina di punta del clan.
In una delle sue missioni, però, Eve si imbatte di nuovo in quel marchio al polso, e una volta che la Direttrice si rifiuta di rivelarle cosa sa, la Kikimora imbocca il suo sentiero di vendetta, disposta persino ad incontrare il Boogeyman in persona, cioè John Wick.
C'è il mondo di John Wick, c'è Keanu Reeves stesso e c'è anche una sequenza action con i lanciafiamme da annotare. Ballerina parte come side-project, poi si trasforma in spin-off e infine diventa cross-over, cercando contemporaneamente di erigere una propria mitologia e di espandere il racconto fondativo da cui prende le mosse. Recensione ❯
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Il valore dell'amicizia in una commedia che racconta di una famiglia speciale. Espandi ▽
Melissa e Sabrina sono migliori amiche fin dall'infanzia. Condividono tutto da sempre, e neanche a farlo apposta le gravidanze del loro primo figlio avvengono nello stesso periodo, e le nascite dei due maschietti praticamente nello stesso momento. Purtroppo però le due giovani donne sono insieme anche nel finire vittime di un incidente stradale, e i loro mariti Giorgio e Alessandro si ritrovano soli con i neonati Samuele e Michele.
Dopo qualche mese di battaglia individuale fra notti insonni e montagne di pannolini i due decidono di condividere l'appartamento di Alessandro insieme ai rispettivi figli: dunque Samuele e Michele crescono insieme ai loro papà e affrontano i primi quattro anni di vita come una insolita ma armoniosa famiglia. Quando però Noelle entra nella vita di Giorgio e, a differenza delle avventure casuali di Alessandro, prospetta per lui un cambiamento di vita, i due papà dovranno capire qual è la differenza fra condivisione e codipendenza.
Come fratelli si lascia seguire piacevolmente e mostra le corde recitative soprattutto di Centorame, nonché il lavoro di squadra dell'intero cast e del regista che riesce a creare un'atmosfera di intimità, di leggerezza e di allegria (a dispetto delle circostanze) che scalderanno il cuore degli spettatori. Recensione ❯
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Ethan Hunt deve fermare un'IA ribelle che controlla tutto e minaccia l'umanità. Per farlo, deve recuperare il suo codice sorgente da un sottomarino affondato. Espandi ▽
La fine del mondo è vicina ma Ethan Hunt non è lontano e riparte da dove aveva lasciato. Recuperata una preziosa chiave crociata, deve raggiungere adesso il Sevastopol, un sottomarino nucleare russo, distrutto dall’Intelligenza Artificiale, che giace sotto la calotta polare. La chiave gli permetterà di recuperare il ‘codice sorgente’ dell’IA e di disinnescarla. Mentre Hunt cerca una soluzione, l’IA prende progressivamente il controllo delle armi di distruzione di massa. Il tempo stringe, non resta che correre. Ancora e ancora. Dopo aver salvato il cinema, Tom Cruise salva il mondo. Non stiamo esagerando, perché la sua nuova missione impossibile manifesta un (buon) senso di onnipotenza. Mai come in Mission: Impossible personaggio e uomo coincidono. Isolati dal sistema, è a loro che i servizi segreti come Hollywood ricorrono per garantire la longevità del pianeta o del cinema. E alla chiamata nessuna delle due star può resistere, offrendo lo struggente spettacolo di sé in due movimenti prodigiosi che rendono obbligatorio vedere The Final Reckoning sul grande schermo. Recensione ❯
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Il viaggio di un uomo attraverso l'Estremo Oriente e della sua fidanzata che cerca di raggiungerlo. Espandi ▽
Miguel Gomes ha contribuito in maniera determinante a rendere una materia sempre più fluida la commistione di cinema documentario e di finzione. Grand Tour continua un discorso personale e lo porta in Estremo Oriente: la componente di finzione è ambientata nel passato ma è evidentemente girata nel presente, spesso in interni, anche a causa del lockdown da Covid-19. La suggestiva monocromia della fotografia e l’utilizzo di tecniche come l’iris rimandano però a un’epoca lontana del cinematografo. A rappresentare gli esterni sono invece immagini catturate da Gomes durante viaggi recenti in quei luoghi e il montaggio di vecchio e nuovo, bianco e nero e colore, documentario e finzione provoca l’effetto ossimorico desiderato dall’autore. Un effetto complessivo straniante, agevolato da un ritmo lento e suadente e dall’immersione in una vegetazione lussureggiante che culla lo spettatore in uno stato semi-onirico.Forse è cinema per iniziati, ma vale la pena provare ad avvicinarsi al culto del regista portoghese per poterlo apprezzare appieno. Recensione ❯
Cinema aderente all'iniziativa Cinema Revolution Dal 13 giugno al 20 settembre, in tutti i cinema aderenti Biglietto a €3,50 per tutti i film italiani ed europei Maggiori info su cinemarevolution.it
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La quintessenza di un film di Mike Leigh: un racconto intimo e sconvolgente su relazioni famigliari distorte dai segreti. Commedia, Drammatico - Gran Bretagna, Spagna2024. Durata 97 Minuti.
Le dinamiche familiari, le fragilità umane e la ricerca di un senso di appartenenza nel mondo. Espandi ▽
Pansy è una donna segnata dal dolore dopo la morte della madre e da una vita di privazioni, che ha trasformato quel dolore in rabbia e in una capacità quasi inesauribile di insultare e offendere il prossimo, compresi il marito e il figlio, ma anche i totali sconosciuti che incontra per strada. La sorella minore Chantelle fa del suo meglio per arginare la furia verbale ed emotiva di Pansy, comprendendo fino in fondo la fonte primaria della sua collera. Ma Pansy non riesce ad affrontare le scomoda verità su se stessa, e prosegue nelle sue esternazioni al vetriolo, alienandosi l'affetto e l'empatia di chiunque abbia la sventura di avere a che fare con lei. Per fortuna Chantelle non molla, e forse riuscirà ad aprire un varco nella corazza inscalfibile che Pansy si è costruita per poter continuare a sopravvivere.
Scomode verità è la quintessenza di un film di Mike Leigh: un racconto intimo e sconvolgente su relazioni famigliari distorte dai segreti e le bugie che l'uno ha rispettivamente nascosto o propinato agli altri. Recensione ❯
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Un ex spia deve tornare in azione quando la misteriosa vicina di stanza scompare. Espandi ▽
In un grand hotel sulla Costa azzurra, l'anziano agente speciale John rimane affascinato da una giovane donna e ricorda i suoi giorni da spia negli anni '60. Quando la donna scompare misteriosamente, l'uomo è preda delle sue fantasie e rivive le avventure del passato, tra furti di gioielli, rapimenti e torture, arrivando a temere che forse i suoi nemici del passato sono tornati. John vive la sua vita, o forse ha sempre fatto parte di un mondo di fantasia, segnato dall'immaginario del cinema d'avventura d'un tempo?
Al limite tra memoria, cinefilia e delirio, i due registi belgi Hélène Cattet e Bruno Forzani arrivano al punto di non ritorno della loro estetica postmoderna ispirata al mondo dei gialli italiani, non solo cinematografico.
Il film è un omaggio soprattutto a Diabolik e al genere spionistico anni '60, dunque non solo cinema ma anche romanzi gialli e fumetto. E rappresenta un cinema ipertrofico, ipercolorato, ipercitazionista, iperconsapevole, anche iperviolento. Recensione ❯
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Il film ha aperto con ben 921mila euro e oltre 115mila spettatori, un dato che mette il film in condizione di entrare nella top ten assoluta della stagione. Continua»