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Giovanni Testori

Giovanni Testori ha lavorato come scrittore, sceneggiatore, è nato il 12 maggio 1923 a Milano (Italia) ed è morto il 16 marzo 1993 all'età di 69 anni a Milano (Italia).

Narratore, drammaturgo e critico d'arte italiano. Esordì nella narrativa nel 1954 con il racconto lungo Il dio di Roserio, che anticipa nel linguaggio dialettale e nelle tinte espressionistiche il mondo delle opere maggiori. Il racconto è poi confluito nella raccolta Il ponte della Ghisolfa (1958), primo libro del ciclo «I segreti di Milano», cui appartengono anche un secondo volume di racconti La Gilda del Mac Mahon (1959), due commedie, La Maria Brasca (1960) e L'Arialda (1961, che subì un processo per scandalo), e il romanzo Il fabbricone (1961). I personaggi e l'ambientazione sembrano collegare questo ciclo al filone neorealistico; ma il violento impasto di lingua, lingue e dialetti, l'affollarsi di neologismi, deformazioni e recuperi linguistici, l'atroce visione della realtà, più biologica che sociale, fanno pensare piuttosto a una coltissima forma di espressionismo barocco. Nella stessa linea si colloca la produzione di T. come critico d'arte; di tenore anticlassicista, è incentrata, da un lato, sulla pittura lombarda del '500 (G. Ferrari e l'arte valsesiana, cui è dedicato Il gran teatro montano, 1965, ripreso nel volume che raccoglie gli scritti di storia e critica d'arte dal '400 al '700 uscito postumo nel 1995), del '600 (F. Cairo, Tanzio da Varallo, G.B. Cerano) e del '700 (Fra Galgario, Ceruti) e, dall'altro, sulla pittura europea, nella quale acquistano particolare rilievo i nomi di Grünewald, Géricault, Van Gogh, Picasso, Matisse e Bacon. Ma lo spirito religioso e anarchico a un tempo di T. si esprime soprattutto nel teatro dove egli smonta e ricompone, in un gioco tragicomico, tra rito e dissacrazione, temi biblici e classici (Erodiade, 1969 e 1984; le parodie di Ambleto, 1972, Macbetto, 1974, Edipus, 1977, Sfaust, 1990, sdisOrè, 1991). La produzione drammaturgica di T. comprende anche drammi di ispirazione più marcatamente religiosa: Conversazione con la morte (1978), Interrogatorio a Maria (1979), Factum est (1981), Post-Hamlet (1983), Confiteor (1985), il romanzo-dramma In exitu (1988) e Tre lai (postumo, 1994), grandiosa rappresentazione sacra lombarda, una delle sue opere più alte e compatte. Per la produzione narrativa di T., diradatasi negli anni a favore di quella teatrale, si ricordano ancora La Brianza e altri racconti (1962), i romanzi La cattedrale (1974), Passio Letitiae et Felicitatis (1975), Gli angeli dello sterminio (1992) e Nebbia al Giambellino (1995, postumo). Tra le raccolte di poesie si segnalano I trionfi (1965), Nel tuo sangue (1973), Ossa mea (1983), Diadémata (1986), ... et nihil (1989).

Ultimi film

Drammatico, (Italia - 1971), 99 min.
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