Giulio Scarnicci ha lavorato come scrittore, sceneggiatore, co-sceneggiatore, assistente alla regia, è nato il 5 maggio 1913 a Firenze (Italia) ed è morto il 13 luglio 1978 all'età di 65 anni a Roma (Italia).
Laureato in Giurisprudenza, svolse nel dopoguerra un'intensa attività come autore di riviste per la radio e per il teatro, in collaborazione con Renzo Tarabusi (1906-1968), con il quale aveva stretto, fino dai tempi dell'Università, un sodalizio artistico destinato a durare un ventennio. Il loro primo lavoro teatrale, Chi vuol esser lieto sia, fu premiato con la Maschera d'Argento, a testimonianza dell'apprezzamento dei critici per la commedia musicale, la nuova forma di spettacolo che stava nascendo. Durante gli anni Cinquanta, il loro successo come autori di riviste e di commedie musicali continuò, ottenendo lusinghieri successi di pubblico e di critica, grazie anche all'opera dei migliori attori del genere, come Erminio Macario, Carlo Dapporto, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello. I due si cimentarono, con ottimi risultati, anche in televisione, ideando vari slogan pubblicitari per Carosello, e furono autori di varietà di successo, il primo dei quali fu Un, due, tre, del 1954, con la celebre coppia Ugo Tognazzi - Raimondo Vianello. Autori di piacevoli testi comici, non privi talora di graffianti risvolti ironici e satirici, Scarnicci e Tarabusi lavorarono saltuariamente nel cinema, collaborando al soggetto e alla sceneggiatura di alcuni film comico-leggeri; fra questi si distinguono i due magistralmente diretti e interpretati da Ugo Tognazzi: Il mantenuto (1961) e Il fischio al naso (1967).