Grande scrittore di opere teatrali rappresentate sui palcoscenici di tutto il mondo, Neil LaBute si è distinto anche nei panni di regista, produttore e sceneggiatore cinematografico. Un esordio incisivo e tagliente ha dato il via ad una carriera altalenante in cui ottime commedie si sono alternate a drammi meno interessanti. Proseguendo con il mestiere di drammaturgo si è dilettato in diversi generi teatrali, ma ora ritorna al cinema con un noir d'eccezione, ricco di colpi di scena e azione. Riuscirà a vincere la sfida?
L'esordio cinematografico con gli yuppies
Il suo interesse per il mondo della settima arte nasce già alla Brigham Young University, dove si laurea in scrittura drammatica, dopo aver studiato diverse forme artistiche, dal teatro alla letteratura. In questi anni entra a far parte della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Nello stesso periodo diventa anche grande amico del collega universitario Aaron Eckhart, che diventerà negli anni successivi attore feticcio di molti suoi film. Nel 1986 partecipa al piccolo film horror High Spirits in qualità di attore protagonista, poi decide di passare alla scrittura e alla regia. Compone il dramma Nella società degli uomini nel 1993, lo presenta alla sua vecchia università e visti i consensi ricevuti, ne realizza la versione cinematografica quattro anni dopo. Il film segna il suo debutto dietro la macchina da presa: il racconto è il ritratto di due yuppies annoiati che adescano una giovane indifesa per sedurla e poi abbandonarla, un gioco malvagio simbolo di una mentalità maschilista e senza scrupoli. Già nel suo esordio chiama in qualità di protagonista l'amico Aaron Eckhart.
Commedie accattivanti
Nel 1998 realizza Amici & Vicini con Nastassja Kinski, Ben Stiller e nuovamente Eckhart, anche stavolta un film incentrato sulle implicazioni sessuali dei rapporti tra uomini e donne. La pellicola risulta meno convincente del lavoro precedente ma con il successivo Betty Love (2000) si riscatta e inserisce il suo nome tra i nuovi promettenti registi di Hollywood. Filtrato dal punto di vista femminile di Renée Zellweger, una cameriera appassionata di soap opera, LaBute realizza una commedia colorata di rosa, dove la coppia comica formata da Morgan Freeman e Chris Rock fa faville. L'anno dopo dirige il drammatico Bash: Latter-Day Plays, un film per la tv interpretato da Calista Flockhart e Ron Eldard.
Lo scivolone de Il prescelto
Allenta la forza caustica con il sentimentale Possession - Una storia romantica (2002) con Gwyneth Paltrow ed Eckhart, due innamorati dolci e senza grande personalità. Il film si rivela un successo commerciale maggiore rispetto ai film precedenti, più autoriali e polemici nei confronti delle brutture contemporanee. Riesce a portare al cinema un altro suo scritto teatrale, The Shape of Things (2003), prodotto e interpretato da Rachel Weisz, dopodiché dirige Il prescelto (2006) con Nicholas Cage. Il film è un fiasco totale, è recitato male e scritto con sufficienza, e l'originale The Wicker Man del 1973 di cui è il remake, al confronto primeggia da tutti i punti di vista. Nel 2008 ci prova con il genere noir in La terrazza sul lago, mescola suspense e azione, chiama Samuel L. Jackson e lo veste da poliziotto spione poco tollerante e con la predilezione a torturare la quiete dei vicini.